Mondo Jazz

1 MAGGIO : CONCERTONE . SAREBBE TEMPO DI CAMBIARE


Come ogni anno mi ritrovo a guardare le immagini alla televisione e a pensare e poi scrivere le stesse considerazioni. Il concertone è stata una bella idea, ora sarebbe tempo di cambiare. Meno retorica, meno grandeur, niente televisione: palchi nelle più importanti città italiane, spazio ad altre musiche oltre al pop più consunto, perchè per fortuna non tutti i giovani ascoltano solo musiche commerciali. C'è la classica, la lirica, il jazz, il folk. Coinvolgere le scuole di musica, i musicisti di strada i musici del mondo che vivono e lavorano (spesso in nero) in Italia . Lasciare a casa big o presunti tali, e investire quei fondi per coinvolgere più città possibili nel paese. Tutto questo naturalmente ha un senso se la preoccupazione principale fosse avvicinarsi al pubblico giovane e condividerne istanze e problemi. Se invece serve l'evento televisivo per riaffermare logiche e personaggi consunti allora come non detto. Guardiamoci l'ennesima sfilata di cantanti e pop band (perlopiù scadenti qualitativamente) e riascoltiamo per l'ennesima volta discorsi polverosi e sempre più lontani dalla realtà. E' vero, quest'anno qualche timida novità si è vista: un'orchestra sinfonica, una jazz band, tanta musica di estrazione popolare, una presentatrice. Non credo possa  bastare.Non equivocate, sono nel sindacato da sempre e per un ventennio ho ricoperto cariche a livello provinciale. Oggi più che mai il ruolo del sindacato è importante per la difesa delle conquiste e dei diritti dei lavoratori, messi quotidianamante in discussione da un liberismo selvaggio e disumano sostenuto da una classe politica inadeguata.Credo però che la crisi di valori che investe il tessuto sociale riguarda anche il sistema sindacale. Cambiare è sempre più difficile in questo nostro paese, proviamo almeno a cambiare la musica.......