Mondo Jazz

NELSON FARIA CHIUDE LA STAGIONE DEL QUADRATO MAGICO


 Mentre nelle grandi cittā sabato sera si sono potuti gustare grandi personaggi del jazz contemporaneo, nel piccolo teatro Frassati di Regoledo si č esibito il quartetto italo-brasiliano di Nelson Faria. Spesse volte le migliori sorprese provengono da musicisti poco o per niente conosciuti, e infatti la serata valtellinese č stata divertente e ricca di ottima musica. Ha iniziato il chitarrista e cantante sardo Francesco  Piu con un set breve ma intenso, all'insegna del blues visto con l'occhio scafato e ricco di passione di un giovane europeo. Divertito e divertente il chitarrista ha mostrato una perfetta conoscenza dei meccanismi della comunicazione oltre ad una tecnica chitarristica assolutamente rimarchevole. Faria ha iniziato in trio con i due connazionali Reinaldo Santiago alla batteria e Alfredo Paixao al basso elettrico, e, in maniera assolutamente spassosa, alla comunicazione verbale. Una sequenza di originals e standards pescati prevalentemente dal repertorio brasiliano hanno messo in luce un chitarrista versatile, tecnicamente ferrato e particolarmente attento ad una rilettura personale in chiave jazzistica di evergreens sudamericani. Il trio ha mostrato empatia e ottima interscambiabilitā tra i due strumenti a corde, sempre sollecitati dal drumming elastico e pressante del batterista. L'ingresso del sassofonista Gaetano Partipilo ha irrobustito notevolmente il sound complessivo, portando colore, varietā timbrica ed una cospicua cifra stilistica. Concerto pienamente riuscito e, per una volta, anche con il giusto apporto di pubblico. Quadrato Magico ha allestito l'ennesimo ottimo programma; la mia speranza č che si continui nelle prosime edizioni ad esplorare i  versanti meno battuti del jazz internazionale, operazione che nel nostro paese vanta scarsa concorrenza ma che, appunto, riserva splendide sorprese.