Mondo Jazz

CHIUDE IL FESTIVAL DI CALGARY A DUE GIORNI DAL VIA


In Italia tiene ban
co, almeno in rete e sui pochi blog degli appassionati e grazie all'appello della Sidma, la chiusura inopinata del Ceglie Open Jazz Festival. Se ne sono occupati Sergio Pasquandrea su http://ruminazioni.blogspot.com/ e Roberto, in maniera doviziosa e con una intervista a Pierpaolo Faggiano su http://jazzfromitaly.splinder.com/ . Più ne leggo e più mi convinco che la sciagurata scelta di buttare alle ortiche un patrimonio formidabile è di escusiva natura politica. Miopi e poco intelligenti, ma vincenti e investiti della "volontà popolare", sindaco e assessore tagliano un festival "costoso e per pochi" e promettono di sostituirlo con uno adeguato alle casse comunali ed ai gusti della maggioranza . Poveri noi, c'è da aspettarsi un surrogato di festival con nomi che nulla hanno a che vedere ne con il jazz ne probabilmente con un minimo di qualità. Suggerirei comunque ai volenterosi politici Pupo e Filiberto, garanzia di folla entusiasta, ed il mitico Enrico Fava di fiorelliniana memoria. Almeno, in entrambe le proposte, si ride.....  
Incredibile anche quello che è successo a Calgary, Canada.Ieri avrebbe dovuto iniziare il festival che nell'arco di sette giorni proponeva diversi nomi, molti anche di livello assoluto (Chick Corea, Cedar Walton, Joshua Redman....). Invece sabato gli organizzatori hanno proclamato il black-out: troppi debiti pregressi dalle scorse edizioni, poche prevendite, pochi finanziamenti ed il grosso timore di dover sospendere il festival dopo i primi concerti. Inconcepibile però che si sia arrivati a festival organizzato ed ad un soffio dal via per accorgersi di tutti questi problemi. La cronaca dei fatti ed i risvolti della vicenda sul blog a tema jazzistico del quotidiano di Ottawa.  http://communities.canada.com/ottawacitizen/blogs/jazzblog/default.aspx