Mondo Jazz

AI POLITICI NON PIACE LA MUSICA


Suoni e Visioni 2010Dopodiciannove anni di storia gloriosa, nei quali la manifestazione ha assunto unruolo centrale nella proposta musicale nazionale, “Suoni e Visioni” è statacancellata con una secca dichiarazione rilasciata il 28 aprile al quotidiano LaRepubblica dall’assessore alla cultura e vicepresidente della Provincia diMilano, Novo Umberto Maerna (PdL).“Suoni e Visioni” era nata con lo scopo di rappresentare una frontieraartistica in cui legare l’alta qualità musicale con l’universo dell’immagine,per un legame simbiotico e interdisciplinare, di stretta relazione tra i duecampi, nell’elaborazione dei generi e nell’incontro dei linguaggi: un festivaldi ricerca e di indagine fuori dal perimetro commerciale, con molti spettacolie performance nati appositamente e in esclusiva per la nostra rassegna, oraridotta al silenzio da un nuovo esempio di cattiva politica e diamministrazione sorda, indifferente al ruolo di proposizione culturale.Nellasso di tempo – ormai quasi un anno – intercorso dal suo insediamento, nél’Assessore, né dirigenti della Provincia o suoi assistenti, hanno mai indicatola volontà di chiuderci e neppure è stato mosso alcun rilievo circa i contenutiospitati nelle diciannove edizioni sinora approntate. E nemmeno è statorigettata alcuna ipotesi disegnata per il 2010: frutto di sollecitazioni erichieste periodiche, le scalette di concerti e appuntamenti opzionati perl’edizione numero venti (Natalie Merchant, Alan Stivell, Henry Threadgill, eHairy Bones, il nuovo progetto di Peter Brotzmann erano tra gli artistitrattati, a ribadire la trasversalità, lo sguardo a 360° garantito sempre da“Suoni e Visioni”), sono state raccolte e messe in un cassetto.Nel segnalare difficoltà di bilancio, ci è maistato chiesto di provvedere a un’edizionein economia e sicuramente tutte le soluzioni individuate andavano in tal senso,con un brusco, sostanziale taglio dei costi (nei preventivi superiore al 60-70%rispetto al 2009).Untale rigore non è bastato, a dimostrare che la volontà non andava certo nelsenso di un salvataggio di “Suoni e Visioni”, ma di un suo ingiustificatoazzeramento: ancora più grave se si considera che dal 1991 giunte e assessoridi diverso colore politico si sono succedute, senza mai mettere a rischio losvolgimento della rassegna. Tali scelte, miopi e prive di alcun criterioartistico, non sono mai state comunicate (o discusse) a chi il festival l’haideato e diretto sin dalla sua fondazione: e ora la città, gli appassionati,gli operatori del settore e la critica che ci hanno sempre robustamente eaffettuosamente sostenuti, sono privati di una voce che nel tempo è stata distimolo, suggerimento per tante altre manifestazioni.Ilfuturo messo così duramente a repentaglio è ancora fosco e incerto, ma ogniimpegno sarà profuso, anche senza il sostegno della Provincia di Milano, permantenere e rilanciare il marchio e lo spirito di “Suoni e Visioni”: che non èproprietà esclusiva di un assessore, ma appartiene ai musicisti, al pubblicoche li ha ascoltati e applauditi, a chi l’ha pensata e guidata con passione inquesti anni.Enzo Gentile (ideatore e direttore artistico ditutte le diciannove edizioni)Giusto per fornire una sommaria, rapida e incompleta panoramica sugli artisti ospitati a “Suoni e Visioni”, spesso inesclusiva o per la prima volta in Italia, ecco un elenco indicativo, in ordinecronologico: Philip Glass, Abdullah Ibrahim, Terry Riley,  Steve Reich, John Lurie/Lounge Lizards,Elvis Costello, Jan Garbarek, Chieftains, Michael Nyman, Penguin Cafè Orchestra,Diamanda Galas, Italian Instabile Orchestra, Joe Jackson, Bill Frisell, HenrykGorecki, Kodò, Baden Powell, Klezmatics, Arvo Part, Fugs, John Cale, DervisciRotanti di Konya, Ludovido Einaudi, Goran Bregovic, Bert Jansch, Bang on a Can,Compay Segundo, Enrico Rava/Richard Galliano, Wim Mertens, Balannescu Quartet,Angelique Kidjo, Joan La Barbara, Bryan Ferry, Youssou ‘N Dour, Marc Ribot,Renè Aubry, Mick Taylor, Popa Chubby, Archie Shepp, Elliott Sharp, Don Moye,John Surman/Jack De Johnette, Brian Eno, Nigel Kennedy, Manu Dibango/RayLema, Orchestra Baobab, Jon Hassell, Randy Newman, Meredith Monk, Hot Tuna,Nicola Piovani, Antony and the Johnsons, Bobby Previte,  Pink Martini, Tuxedomoon, Adrian Belew,Toumani Diabate, Robert Plant, Anthony Braxton/William Parker, Dirty DozenBrass Band, Trilok Gurtu, Hector Zazou, Natasha Atlas, Fatima Miranda, BillLaswell, Evan Parker, Roscoe Mitchell/Wadada Leo Smith, Bettye Lavette, TomVerlaine, Richard Thompson, Tony Levin, Omar Sosa, Donovan, Eric Andersen, FredFrith, Seun Kuti, David Byrne, Scott Matthew, Kurt Rosenwinkel, Bat for Lashes.Un viaggio che non può, non deve concludersi qui…