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TEMPI DURI


L’Europarlamento ha approvato il Rapporto Gallo con 328 voti favorevoli, 245 contrari e 81 astenuti. Ma quale nuovo scenario delinea il semaforo verde al Rapporto Gallo in materia di proprietà intellettuale? Ecco cosa comporta l’approvazione da parte del Parlamento riunito in sessione plenaria a Strasburgo. Il Rapporto Gallo innanzitutto apre le porte alla dottrina Sarkozy (detta dei “tre colpi”: con sanzioni penali per chi scarica violando il copyright) in tema di tutela del diritto d’autore in rete; inoltre imprime una svolta nella lotta alla pirateria digitale.I deputati di centrosinistra denunciano che non vi distingue fra business illegali e uso privato. Il Rapporto Gallo, sposando la linea dura della Legge Hadopi francese, punta invece a mettere la pirateria online all’indice, in quanto causa danni economici non solo alle Major, ma anche ai dipendenti dell’industria dell’intrattenimento e agli artisti.a il dibattito sulla proprietà intellettuale è quanto mai aperto: c’è chi vuole tutelare ad ogni costo il copyright e chi considera obsoleto il diritto d’autore nell’era dei bit. L’associazione di Confindustria, Fimi, plaude al nuovo scenario in ambito europeo. Invece l’opposizione contesta “le misure di inasprimento penale contro gli utenti della rete” (Luigi Berlinguer del Pd) in quanto potrebbero porre ostacoli il diritto all’informazione e all’accesso ai saperi. In Francia il regista Jean-Luc Godard è a capo del fronte degli intellettuali per il “libero download“. Anche 140 gruppi e cantanti britannici (capitanati da Radiohead, David Gilmour dei Pink Floyd, Peter Gabriel e Mick Jones dei Clash) sono contro la cyber-repressione e a favore della ricerca di nuovi modelli di business.La nuova Europa che apre alla lotta contro la pirateria online dovrà dunque affrontare le divisioni culturali fra i detentori del copyright e i difensori dei cyber-rights? Presto per dirlo. Tuttavia la mancanza di distinzioni sul piano penale fra organizzazioni criminali e utenti casalinghi, è una novità controversa.Fonte: http://www.itespresso.it/copyright-ue-cosa-cambia-in-europa-con-il-rapporto-gallo-47910.htmlPochissime considerazioni a caldo:a) equiparare il ragazzino che scarica brani ad una organizzazione criminale è da idiotib) i nostri parlamentari di centro-destra cosi' ossessionati dal diritto alla privacy per quanto concerne le intercettazioni telefoniche quando vanno a Bruxelles se ne dimenticano velocemente....c) da un punto di vista pratico qualsiasi inasprimento è destinato a fallire, come si legge      nell'intervista a Guido Scorza, avvocato ed esperto di diritto ed internet : http://www.wired.it/news/archivio/2010-09/24/l-armata-antipirateria-avanza,-con-qualche-scivolone.aspx