Mondo Jazz

ADDIO SOLOMON


E' morto all'aeroporto di Amsterdam Solomon Burke, il cantante soul conosciuto soprattutto per "Everybody Needs Somebody to Love". Burke, vincitore di diversi Grammy, aveva 70 anni. Una sua esibizione era in programma marted in un noto club della città olandese. Re del soulNato a Filadelfia, 21 marzo 1940,  membro della Rock and Roll Hall of Fame, Solomon Burke  è spesso chiamato "il Re del Rock'n'Soul".Cresciuto come reverendo a Filadelfia, iniziò presto a condurre uno spettacolo radiofonico di musica gospel, per poi firmare negli anni sessanta un contratto con la Atlantic Records.Il suo primo successo è "Just Out Of Reach Of My Open Arms", cover di una canzone popolare country, seguito nel 1962 da Cry to Me. Nel 1966, compone ed incide per la prima volta la celeberrima "Everybody Needs Somebody To Love", resa famosa dal film The Blues Brothers alcuni anni dopo, nel 1980.Dopo alcuni album minori, uno dei quali registrato a Napoli, presso gli studi della Sold out (Etichetta discografica indipendente dei Planet Funk), Solomon Burke riconquista le scene nel 2002, in seguito al grande successo dell'album Don't Give Up on Me, nel quale canta canzoni scritte appositamente per l'occasione da grandi artisti come Elvis Costello, Bob Dylan, Van Morrison e Tom Waits.Nel 2008 ha duettato con Zucchero in "Diavolo in me". Qualcuno da amareSe c'e' un motivo che spinge alla danza sfrenata solo al pensiero del titolo, quello e' "Everybody needs somebody to love", piu' un manifesto di vita che un semplice refrain: "...Quando incontrate qualcuno, tenete quella persona, amatela, tenetela stretta, stringetela a voi...".Solomon Burke la incise nel 1966. I Rolling Stones ne fecero una cover lo stesso anno, poi la fece propria anche Wilson Pickett. Era gia' un classico, tanto che i Blues Brothers la ripresero e regalarono alla generazione successiva. Elwood e Jake (Dan Aykroyd e John Belushi) ballano e cantano sul palcoscenico nella scena finale del film, e la tentazione e' quella di mollare la poltrona del cinema, alzarsi in piedi e ballare insieme con gli spettatori del concerto. Era il 1980.Fonte : Rainews24