Mondo Jazz

NATALE IN MUSICA E.....IN BICICLETTA


Natale in musica ma purtroppo solo televisiva. In questi ultimi anni si è creata la tradizione del concerto natalizio ed i vari canali si sbizzariscono nelle diverse proposte. La notte della vigilia ho provato con tutta la mia buona volontà ad assistere al Concerto di Natale proposto da Rai2: il programma affastellava varie cose, dalla canzonetta senza pretese a nomi che qualche speranza la infondevano. A presentare il tutto la querula Mara Venier, vajassa ad honorem, dai toni sovraeccitati e dal commento disarmante per inconsistenza e incompetenza. Mal disposto ho assistito ad un duetto tra Mario Biondi e Gigi D'Alessio, il telecomando era ovviamente pronto a trasportarmi lontano appena la mia insofferenza avesse raggiunto il tormento. Ci ho riprovato più tardi trovando un Al Jarreau che mi è parso ancora provato fisicamente dopo il collasso avuto l'estate scorsa. Poi qualche buon nome (Cesaria Evora, Noa) impegnato per troppo poco tempo e a seguire molte canzoncine di dubbio gusto. Ho rapidamente messo fine alla sfilata di inutilerie e, round mignight, ho provato a vedere su Skyuno la registrazione del concerto di Ludovico Einaudi alla Royal Albert Hall. Per me continuano a rimanere misteriosi i motivi del grande successo di questo musicista. Non discuto sulla preparazione accademica del nostro, mi limito a contatarne la vacuità musicale: due ore di estetismi, melodie dal corto respiro, minimalismo banalizzato, musica senza passione, senza sangue, senza sudore, senza idee che vadano oltre semplicissime linee melodiche.Forse sono un inguaribile ingenuo, e proprio quelli che per me sono i limiti costituiscono la forza di questa musica: non impegna, non costringe a nessuno sforzo, scivola come acqua sulla mente di ascoltatori distratti e superficiali che evidentemente in tanta pochezza si riconoscono e si beanoDi altra pasta il Concerto di Natale dalla Basilica di San Francesco ad Assisi trasmesso all'ora di pranzo su Rai1: per quanto il repertorio non potesse uscire da un binario tradizionale e scontato gli interpreti erano perlomeno all'altezza. Ho ascoltato un Michael Bolton ispirato ed attorniato da un quartetto femminile di indubbio fascino, poi diverse pagine orchestrali attinte dal repertorio classico (Vivaldi, Grieg) eseguite con gusto e passione.Per rifarmi definitivamente la bocca ho infine attinto a Classica, il canale Sky che per tutte le festività sarà in chiaro, e che nel pomeriggio ha trasmesso la Carmen di Bizet.Ho santificato il mio Natale in mattinata grazie alla tregua concessa dal maltempo: consueta uscita solitaria in bicicletta su percorso montano. Cinque chilometri di salita al 8% con l'I-Pod acceso sulle Variazioni Goldberg: una estasi musicale e paesaggistica. Buon Natale a jazzofili e ciclisti.