Titoli nelle prime pagine sui maggiori quotidiani, servizi alla tivu', riflessioni di eminenti politologi: Carlà non voterà più la sinistra.Preso da sconforto ho cercato invano di ricordare quando la first lady francese si fosse schierata politicamente. Molto mi ha aiutato il corsivo di Massimo Gramellini sulla Stampa di cui allego il link, non senza riportare un decisivo contributo: "Ma certo il suo passaggio nell’area del non voto, se non addirittura fra le file del marito destrorso, va festeggiato come un momento di libertà. Sì, libertà di dire che i suoi dischi sono di una noia pazzesca, senza più correre il rischio di passare per insensibili."Ecco, pane al pane e vino al vino: Carlà come musicista è una nullità.E già che ci siamo, i film di Alvaro Vitali ed Edvige Fenech erano cagate pazzesche (solo per adeguarmi al linguaggio del ragionier Ugo Fantozzi) trent'anni fa e ne più e ne meno lo sono anche oggi. Alla faccia del revisionismo.
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