Mondo Jazz

RENAUD GARCIA FONS - MEDITERRANEES (ENJA) 2009


«Il progetto di un viaggio musicale è cresciuto lentamente in me e credo che abbia a che fare con le mie radici spagnole e italiane. Il viaggio che intraprendiamo qui inizia dalla punta più meridionale della Spagna, avanza lungo la costa settentrionale del Mediterraneo, fino a raggiungere il Bosforo, svolta a sud verso il Libano, l'Egitto e poi finisce sul lato nordafricano dello stretto di Gibilterra. Non c'è nulla di etnomusicale o turistico in questo viaggio, ma semplicemente il desiderio di essere portato in un percorso appassionante sospinto dalle melodie. La melodia è in ogni caso l'anello di congiunzione di tutti i popoli del Mediterraneo! Ho iniziato ogni composizione con melodie semplici, a volte solenni, ma anche gioiose, ballabili o meditative - ogni volta una nuova possibilità di esplorare un’emozione, un profumo o un'atmosfera. Ad ogni passo un ritmo nuovo, una nuova orchestrazione, bozzetti di immagini, frammenti di vite diverse. Questo viaggio è un'esplorazione del legame che unisce oriente e occidente come l’antico linguaggio Aljamiado (lingua parlata in spagnolo, ma scritta in lingua araba) a cui il primo pezzo è dedicato». (Renaud Garcia Fons)Formazione: Claire Antonini (liuto barocco, theorbo, tar, zither, bozouki), David Venitucci (fisarmonica), Kiko Ruiz (chitarra flamenco) Adel Shams el-Din (rik, derbouka), Bruno Caillat (zarb, rik, daf), Bruno Sansalone (clarinetti), Henri Tournier (flauto bansuri, basso e ottobasso) Reanud Garcia Fons (contrabbasso), Solea Garcia Fons (voce)Difficile aggiungere altro al commento di questo tredicesimo e bellissimo album del contrabbassista francese. Il suono del suo strumento, al quale è stata aggiunta una quinta corda, è unico e personalissimo, riconoscibile all'istante per tensione, ritmo ed ispirazione. Il viaggio musicale sulle sponde del Mediterraneo è condotto con rigore, sfrondato da ogni orpello, prosciugato fino all'essenza della musica. Lontano da qualsiasi cartolina new-age o tentazione world, il compositore prende dalle musiche popolari quello che serve per costruire suggestioni, melodie e ritmi. Una evidente e sottile tensione permea tutto l'album, rilasciando a tratti colori e aromi, il tutto trasfigurato da una immaginifica creatività che utilizza la libertà creativa di un linguaggio aperto e apparentato alla musica improvvisata. V A L U T A Z I O N E : *  *  *  *