Mondo Jazz

MONARCHIE


Spazio sui maggiori quotidiani e in rete sui siti di news per la scomparsa di Joe Morello, ottantaduenne ex batterista nel formidabile quartetto di Dave Brubeck e Paul Desmond.All'età di 6 anni iniziò a studiare il violino e a 9 anni fece il suo debutto suonando il Concerto per violino ed orchestra di Felix Mendelssohn, con la Boston Symphony Orchestra. Abbandonò il violino a quindici anni, per intraprendere lo studio della batteria, avendo come maestri dapprima George Lawrence Stone, (autore di Stick Control for the Snare Drummer) e poi il percussionista Billy Gladstone.Joe Morello è conosciuto principalmente per aver fatto parte del The Dave Brubeck Quartet. Fu lui, con il sassofonista Paul Desmond - che di "Take Five" era l'autore -, ad ispirare Brubeck durante la realizzazione in studio di Take Five, uno dei grandi, (e dei più eseguiti), classici del jazz.Fatto questo breve ritratto del bravo Morello non mi rimane che rimarcare come la quasi totalità dei titoli sulla scomparsa del nostro parli di "ultimo re del jazz".  Credo sia superfluo far notare l'inverosomiglianza di tale affermazione: Joe fu un buon musicista ed un ottimo patner di Brubeck ma non certamente una figura fondamentale nella storia del jazz. Altri grandi ancora viventi, con la speranza che possano rimanere tali ancora  a lungo, avrebbero titoli di nobiltà ben maggiori da mostrare. Penso a Sonny Rollins, Roy Haynes, Lee Konitz, Ahmad Jamal, lo stesso Dave Brubeck, e sono soli i primi che mi sovvengono....