Mondo Jazz
Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.
IL JAZZ SU RADIOTRE
martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30
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JAZZ & WINE OF PEACE
Pipe Dream
violoncello, voce, Hank Roberts
pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig
trombone, Filippo Vignato
vibrafono, Pasquale Mirra
batteria, Zeno De Rossi
Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)
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Track Listing: Minas Tirith, The River Of Anyder, Ararat dance, Return To Bensalem, Nowhere Song, Sham-bha-Iah, Bensalem, Anagoor, Ararat prayer, Anywhere Song. Stefano Battaglia, pianoforte; Salvatore Maiore, contrabbasso; Roberto Dani, batteria «Mi sono sforzato di scrivere canzoni e danze senza essere influenzato dall'evoluzione dei linguaggi musicali contemporanei, cercando di dare forma a pezzi che avrebbero potuto essere suonati su strumenti arcaici un migliaio di anni fa». (Stefano Battaglia) Quarto lavoro di Battaglia per l'etichetta di Monaco, dedicato a luoghi mitologici e letterari come si evince dai titoli e dalle note del libretto, dove il pianista da corpo innanzitutto alla sua felice vena compositiva in un progetto che non ha niente da spartire con un patchwork musicale ispirato alle diverse tradizioni culturali a cui si ispira ma al contrario mantiene una propria felice personalità espressiva oramai facilmente riconoscibile. L'album racchiude melodie limpide e venate di fresco lirismo sorrette da una formidabile coerenza strumentale ed una mirabile coesione tra i tre musicisti. L'influenza di Jarrett è percepibile chiaramente non solo nel tocco di Battaglia ma anche nell'impatto complessivo del trio, ma il pianista milanese ha da tempo raggiunto una dimensione personale sullo strumento ed il rapporto con Maiore e Dani da vita ad un combo suggestivo che interagisce con profondità e sicurezza su un materiale tematico originale. Rimarchevole il lavoro di Roberto Dani, percussionista dall'approccio strumentale personalissimo e inconsueto, qui formidable nell'uso dei piatti . Puntuale il lavoro di sostegno e interscambio di Salvatore Maiore. The River of Anyder è contraddistinto da atmosfere piuttosto uniformi e tempi medio lenti, la forma ballata predomina e le ariose melodie disegnate da Battaglia hanno la proprietà di suonare conosciute fin dal primo ascolto, arricchendosi poi ad ogni successivo passaggio fino a svelare trame e preziosità nascoste. V A L U T A Z I O N E : * * * * |
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