Mondo Jazz

Ah... Io non ho proprio nulla da dire. Arrivato quasi a sessant'anni e, per dirla in francese, avendo ben altri cazzi per la testa, posso permettermi di fare spallucce. Nella vita, come tutti, ho preso, e forse continuerò a prendere, la mia giusta o meno giusta razione di sberle, anche da persone di gran lunga più qualificate e ammirevoli di me, per cui ho imparato, laddove è il caso, a non farne un dramma. Le critiche vanno e vengono, a volte a torto e a volte a ragione: sono un po' come lo spread... Amen.

mi è venuto improvvisamente in mente l'articolo sul jazz italiano in gran salute. sarà buona la salute ma l'umore è pessimo.

beh il jazz italiano non sarà certo rappresentato da Gualberto e G.Gatto

Mai avuta tale pretesa. Anzi, con il jazz italiano, come mi è stato più volte rimproverato, ho ben poco a che fare...

una piccola polemichetta con Gatto la devo fare: non sono "polemista di professione" ed ho partecipato alla discussione credo in maniera equilibrata e mi sento un po' preso a calci in culo da Gatto, alla faccia della democrazia dei blog. La sua polemica è tutta interna agli addetti ai lavori, alla faccia della democrazia dei blog, e gli altri sono pregati di discutere altrove...

Addetti ai livori, volevi dire...

Anche i calci in culo sono un po' come lo spread...

nel senso che devo mettere a posto il mio bilancio familiare.

A chi lo dici...

Green Hill deve chiudere! Cuccioli di cani condannati a soffrire per tutta la loro esistenza perchè nati per morire. Ti prego, anzi ti imploro di firmare la petizione. Se vuoi fare di più entra nel mio blog e copia il codice ed incollalo in un box del tuo profilo. Ti prego :) FIRMA PER FAVORE CLICCA

Capisco tale richiesta (che condivido). D'altronde, avranno pensato: se stanno così sulle scatole a un... Gatto, dovranno per forza amare i cani.

Ho letto la lettera di Gatto. Mi par di cogliere una certa dose di infantilismo di ritorno nel modo piccato di polemizzare con la controparte. Non ho molto da dire oltre se non riscontrare il solito livello di permalosità tipico dell'ambiente jazz italico a tutti ilivelli, sostanzialmente perché sempre più ristretto (purtroppo). Per il resto par di cogliere del livore personale eccessivo che va oltre l'episodio della recensione. Rimane il fatto che quando ci si espone pubblicamente con un proprio scritto bisogna saper mettere in conto se non accettare critiche e lodi altrui (a volte si beccano persino insulti, ma di quelli veri...) ,sia che provengano da polemisti, di professione o meno poco importa, o amici e leccapiedi acritici vari, viceversa se non si è in grado, bisogna evitare di farlo e cercarsi qualcosa d'altro da fare. Vale per chiunque e per qualsiasi lavoro che comporti l'esposizione pubblica.

Direi che nello scritto di Gatto vi è, in effetti, un tono un po' piccato, che poi ha travalicato nel personale, con una furia degna di miglior causa. Avrà sicuramente i suoi motivi per reagire in questo modo. E' ovvio che in una dimensione di questo tipo le posizioni si radicalizzano. Pazienza. Io continuerò a pensare che sono state scritte strepitose corbellerie nel contesto di una recensione claudicante, altri continueranno a predicare che ai blog tutto va concesso, incluse le corbellerie (fa un po' sorridere questo rivendicare l'ipotetica "innocenza" dei dilettanti (quando fa comodo: dei re taumaturghi all'incontrario, insomma, per parafrasare Bloch), altri ancora troveranno Stravinskij un autore molto mistico e vi sarà chi, come Gatto, nello scritto "incriminato" annuserà la quintessenza della Tarda Scolastica e del trivio (io, purtroppo, del triviale). A ciascuno il proprio Lancillotto e la propria Ginevra. Inutile, perciò, agitarsi tanto, anche quando si innalzano alti lai come i colerosi di Accra. Conosco Gerlando Gatto da anni, se ne ha fatta una questione personale avrà i suoi buoni motivi. Importante è avere una causa in cui credere. Comunque, va a suo onore la difesa ad oltranza di una collaboratrice come la Dott.ssa Floris.

Questo è, comunque, un Paese dove il gusto per il barare porta a delle esagerazioni inutili. Su Twitter v'è una sorta di chiamata alle armi da parte della Dott.ssa Floris: "Gerlando Gatto risponde agli attacchi mediatici subiti dal blog e, soprattutto, da, ecc., ecc." Mah... Attacchi "mediatici"? Addirittura... Subiti dal blog... Persino...! Forse sarà il caso di ricuperare il senso della misura: questioni così banali non credo meritino il clima del Macbeth. Però, via, in fin dei conti viene anche un po' da ridere. Se questi fossero i veri problemi della vita: invidio chi può concedersi tali lussi, fra geremiadi, vittimismi, complottismi e quant'altro. Una risata ci seppellirà.

Gentile (?!) Gualberto. Io ho rilanciato un "twitt" che è stato messo in rete non da me, ma dalla redazione. Non è una chiamata alle armi, è la diffusione su twitter della lettera di Gerlando Gatto. Tutti gli articoli del blog di Gerlando vengono lanciati anche su Twitter, è una prassi. Il testo non è mio, che sto tacendo, lasciando la parola a voi esperti. Chi esagera continuando a parlare (oramai da solo) sulla questione mi sembra sia Lei, che ci intrattiene usandoci come rampa di lancio per le Sue sempre più dotte citazioni, ad imbellire concetti non poi di così alto livello. Sono contenta di esserLe utile! Buona giornata.

Gentile dottoressa, è il testo del Twitter che mi pare un po' esagerato, Lei che dice? E poi, se parlo da solo, che fastidio può darLe? E poi, e poi... e poi, finiamola qua. Oltre ad annoiare gli altri rischiamo, cosa ancora più grave, di annoiarci.

una risata mi sta seppellendo per davvero! rido tanto. Grazie. Ci voleva. Ho scomodato addirittura la Treccani. Viva!!

ok,però sta storia ha un po' rotto e la reazione scritta di Gatto mi è parsa decisamente fuori misura. Poi, per inciso, tra chi esibisce cultura e chi ignoranza per iscritto francamente ho preferenza per il primo genere di persone e in Italia in materia di Jazz non ve ne sono molte. Che piaccia o no a Gatto o ad altri Gualberto e Conti qualcosa da dire l'hanno e non certo da adesso e a me certo non danno fastidio nonostante qualche "apprezzamento" in passato l'abbia ricevuto anch'io per ciò che penso e scrivo. A avecene...

Ci manca solo che uno dei due dica "...si, ma ha cominciato lui..." e poi è esattamente una scena di lite tra i miei 2 figli... che per inciso hanno entrambi meno di 10 anni... Faccio come farei con loro: "Vediamo chi è il più intelligente dei due che smette per primo".

SIPARIO! SIPARIO!