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Mondo Jazz

Il Jazz da Armstrong a Zorn. Notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video.

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martedì 9 ottobre 2018 alle 20.30

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JAZZ & WINE OF PEACE

Pipe Dream

violoncello, voce, Hank Roberts

pianoforte, Fender Rhodes, Giorgio Pacorig

trombone, Filippo Vignato

vibrafono, Pasquale Mirra

batteria, Zeno De Rossi

Registrato il 26 ottobre 2017 a Villa Attems, Lucinico (GO)



 

 

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Messaggi del 03/05/2013

EINAUDI RIEDITA IL CAPOLAVORO DI GEOFF DYER

Post n°2780 pubblicato il 03 Maggio 2013 da pierrde
 


Natura morta con custodia di sax

Storie di jazz


2013
Stile libero Big
pp. X - 334
€ 15,00
ISBN 9788806212490

Traduzione di Riccardo Brazzale
Traduzione di Chiara Carraro

«Per un po' mi sono domandato se non fosse doveroso segnalare i passi in cui prestavo ai personaggi frasi da loro effettivamente pronunciate nella realtà. Alla fine, attenendomi al principio che ha guidato tutte le altre mie scelte in questo lavoro, ho preferito evitarlo. È normale che i jazzisti si citino a vicenda nei loro assolo: avvertirlo o meno dipende dalla nostra competenza musicale. Qui capiterà la stessa cosa. In linea di massima considerate che quanto leggerete è stato inventato o modificato, non riportato. Per tutto il libro mi sono proposto di presentare i musicisti non com'erano ma come me li immagino e, ovviamente, fra le due versioni può esserci un abisso: piú che descrivere i musicisti in azione, ho cercato di proiettare a ritroso di trent'anni - fino al momento in cui la loro musica fu concepita - la mia esperienza di ascoltatore contemporaneo».

Geoff Dyer, Natura morta con custodia di sax

 

Natura morta con custodia di sax. Storie di jazz è un libro di Geoff Dyer del 1991, pubblicato in Italia nel 1993 dalla Instar Libri.

È composto di sette storie, ognuna incentrata sulla biografia di un famoso personaggio della storia del jazz, intervallate dalla narrazione di un viaggio di trasferimento di Duke Ellington e del suo sassofonista Harry Carney. Il libro cerca di comunicare un quadro di riferimento estetico ed esistenziale ove situare l'esperienza e la storia della musica jazz, l'autodistruzione e l'ispirazione che fanno da corona alla creatività. Il senso del libro è anche discusso nella postfazione, in sette parti, che è essenzialmente un saggio sul jazz scritto dall'autore.

Il titolo originale ("But Beautiful": "Però bello") fa riferimento allo standard omonimo, composto da Johnny Burke e Jimmy Van Heusen che vanta moltissime registrazione da parti di famosissimi jazzisti.

Il titolo italiano si riferisce alla famosissima fotografia di Herman Leonard ("Cappello e custodia del sax di Lester Young") che è riportata sulla copertina.

Il libro è corredato da una discografia, a cura di Luciano Viotto.

Si tratta di una delle opere più famose di Dyer, che ha vinto il Somerset Maugham Award nel 1992 e del quale il pianista Keith Jarrett disse:

"L'unico libro attorno al jazz che ho consigliato ai miei amici. Una piccola gemma contraddistinta anche dal fatto di essere "attorno"' al jazz piuttosto che "sul" jazz. Se un grande assolo è definito dall'intensità con cui il suo materiale è percepito dall'autore, il libro di Dyer è un assolo

Fonte: Wikipedia

 
 
 

STRANGE FRUIT

Post n°2779 pubblicato il 03 Maggio 2013 da pierrde

 

Gliela facevo cantare come ultimo pezzo e, per quanto gli applausi scrosciassero, le avevo ordinato di non tornare in scena neppure per un inchino.

Volevo che la canzone penetrasse a livello emotivo, sopratutto perchè chiudeva ogni show. La sala era completamente al buio, il servizio si interrompeva, al bar, dappertutto, e tutto era buio tranne un piccolo faro puntato sul suo volto.

Ecco tutto. Quando cantava Strange Fruit non si muoveva. Le lacrime non interferivano mai con la sua voce, ma le lacrime arrivavano e tramortivano tutti i presenti.

(Barney Josehpson, titolare del Cafè Society Downtown)

 

(EN)
« Southern trees bear a strange fruit,
blood on the leaves and blood at the root,
black body swinging in the Southern breeze,
strange fruit hanging from the poplar trees. »
(IT)
« Gli alberi del sud danno uno strano frutto,
sangue sulle foglie e sangue sulle radici,
un corpo nero dondola nella brezza del sud,
strano frutto appeso agli alberi di pioppo. »

 

Moltissime notizie sulla storia, testo, compositore, interprete, esecuzione ed accoglienza del brano negli Stati Uniti cliccando qui:

 http://it.wikipedia.org/wiki/Strange_Fruit_(brano_musicale)

 
 
 

OVER THE RAINBOW

Post n°2778 pubblicato il 03 Maggio 2013 da pierrde

 

Dove termina l'arcobaleno
Deve esserci un luogo, fratello,
Dove si potrà cantare ogni genere di canzoni,
E noi canteremo insieme, fratello,
Tu ed io, anche se tu sei bianco e io non lo sono,
Sarà una canzone triste, fratello,
Perchè non sappiamo come fa,
Ed è difficile da imparare,
Ma possiamo riuscirci, fratello, tu ed io.
Non esiste una canzone nera.
Non esiste una canzone bianca.
Esiste solo musica, fratello,
Ed è musica quella che canteremo
Dove termina l'arcobaleno.

(RICHARD RIVE )

 
 
 

I VINCITORI DEI JJA JAZZ AWARDS 2013

Post n°2777 pubblicato il 03 Maggio 2013 da pierrde


2013 JJA Jazz Awards Winners: Music

Wayne Shorter


Lifetime Achievement in Jazz:
Wayne Shorter




Wadada Leo Smith
Musician of the Year:
Wadada Leo Smith




Maria Schneider
Composer-Arranger of the Year:
Maria Schneider




Aaron Diehl
Up and Coming Artist of the Year:
Aaron Diehl




Centennial  Record of the Year:
Centennial: Newly Discovered Works of Gil Evans
(ArtistShare), Ryan Truesdell



ECM
Record Label of the Year:
ECM


Vedi e leggi tutti gli altri cliccando qui:
 
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Emeritus Jazz Artist/ Beyond Voting
Sonny Rollins more info

 
 
 
 

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