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ISMITA

Post n°102 pubblicato il 02 Gennaio 2013 da panasonicfz3

Felicità dei soprannomi

Colombino mio, ma in russo
gli ha scritto la sua nuova morosa
e lui che pensava di non esser più cosa,
di non avere più neanche una rosa nel cuore
e di seccarsi piano,
sta ismito e felice nella festa dei soprannomi
su un viale di Pinarella
come se fosse a Hollywood in mezzo ai nomoni
delle star
o come un trombonista nella banda che a lui non tocca mai
ma sta in mezzo al frastuono
senza far niente, sereno come un pollo
in un silenzio di cuore
diventato buono come se tutti attorno lì

suonassero per lui
che a guardar bene, dai, sembra pure bello


Davide Rondoni
da Rimbambimenti. Poesie di tipo romagnolo (Raffaelli 2011)

 
 
 

Inizio 2013

Post n°101 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da panasonicfz3

Finalmente anche questa festa si è conclusa
manca la Befana e chiudiamo il libro per un altro anno!
mattinata bella fresca il -3 si sopporta!
 l'alba si è tinta di rosso sangue ...si tutto sommato si procede....
ah dimenticavo per poche ore sono stato anche padrone di un bel lagotto romagnolo bianco preso via dalla statale dove correva impaurito di botti
il primo incontro del 2013 è stato un simpatico cagnolino!meno felice il mio gatto quando lo ha visto mangiare tutti i suoi croccantini!

 
 
 

Cyrano

Post n°100 pubblicato il 18 Dicembre 2012 da panasonicfz3

Vivo di sole
ma danzerò sotto la pioggia
sotto la pioggia battente
danzerò
su di me goccia a goccia che mi spogli dei ricordi
perchè così che possa
tornare a vivere
nuovo
rinato come sotto un torrido sole di Spagna
io con spirito nuovo
ma
per sempre tuo

Cyrano

 
 
 

pensiero

Post n°99 pubblicato il 11 Dicembre 2012 da panasonicfz3

Quanta magia si condensa sotto la luna!

 
 
 

passione

Post n°98 pubblicato il 18 Ottobre 2012 da panasonicfz3

Una passione può essere indicibilmente bella quando torna a nascere cieca, avventata, dalla domesticazione, dall'ordine e dalla consapevolezza.
Si salva proprio perchè minaccia distruzione.
Chi vive senza passione non vive; chi la padroneggia sempre, vive a metà; chi in essa va in rovina, ha per lo meno vissuto; chi la ricorda ha futuro, e chi l'ha bandita non ha altro che passato."
E.M. Cioran

 
 
 

Di quei per sempre...faccio finta di niente.

Post n°97 pubblicato il 12 Ottobre 2012 da panasonicfz3
Foto di panasonicfz3



Non esiste una persona giusta per noi. Esiste una persona che, se ti fermi un attimo a pensare, è in realtà la persona sbagliata. Perché la persona giusta fa tutto giusto, arriva puntuale, dice le cose giuste, fa le cose giuste, ma non abbiamo sempre bisogno delle cose giuste. La persona sbagliata ti fa perdere la testa, fare pazzie, scappare il tempo, morire d’amore. Verrà il giorno in cui la persona sbagliata non ti cercherà e sarà proprio in quel momento in cui vi incontrerete che il vostro donarsi l’un l’altra sarà più vero. La persona sbagliata è, in realtà, quello che la gente definisce una persona giusta. Quella persona ti farà piangere, ma un’ora dopo ti asciugherà le lacrime. Quella persona ti farà perdere il sonno, ma ti darà in cambio una notte d’amore indimenticabile. Quella persona forse ti ferisce e dopo ti riempie di gentilezze chiedendo il tuo perdono. Quella persona potrà anche non essere sempre al tuo fianco ma ti penserà in continuazione. È bene che ci sia una persona sbagliata per ognuno di noi perché la vita non è sicura, niente qui è sicuro, quello che è proprio sicuro è che dobbiamo vivere, ogni momento, ogni secondo, amando, sorridendo, piangendo, emozionando, pensando, agendo, desiderando, ottenendo.

 

 

il tutto preso in prestito....da internet

 
 
 

incubo

Post n°96 pubblicato il 22 Giugno 2012 da panasonicfz3

Voli di Rondini si incrociano sullo sfondo di nubi nere

Musica rock a palla

Aria densa

Succo di notti insonni torna alla mente

Notti a Beirut o Kabul sapore di polvere da sparo e cibo scadente

Topi impazziti corrono lungo i fossi alla ricerca di tane sicure

Li aspettano Cicogne dal lungo becco arancio

seminano la morte

In chi guarda la strage prevale il senso del sollievo al disgusto

L’immondo topo ucciso dalla nobile cicogna che nell’immaginario collettivo da portatrice di vita diventa nemesi.

Ucciso da nobile, ma sempre di morte si parla e si scrive

Unica salvezza la fuga, creare distanze incolmabili rassicuranti mentre  il cuore esplode in petto

Intanto lungo il fosso si mescola l’odore del fango a quello del sangue

Merli neri come becchini zampettano nel colore indefinibile

Intanto iniziano a cadere gocce di pioggia che provano a nettare il terreno

Fantasmi di eventi lontani si presentano alla soglie del sogno

lo seccano con la loro crudeltà e si aprono crepe da cui i ricordi scappano e nella rete rimane solo l’incubo del rumore di mattoni rotti, spezzati su cui in equilibrismo architettonico costruire un nuovo muro

 
 
 

fremito

Post n°95 pubblicato il 02 Aprile 2012 da panasonicfz3

"il fremito è un pensiero che all'inizio ti sfiora ,appena appena poi finisce per essere la sola cosa a cui riesci a pensare ..
Quando una donna diventa fremito...smette di essere una donna e diventa una forma di tormentato piacere ....
    donna ...sei un Fremito

 
 
 

Oggi

Post n°94 pubblicato il 10 Marzo 2012 da panasonicfz3

io sto con la FIOM!!!

 
 
 

la foto

Post n°93 pubblicato il 08 Febbraio 2012 da panasonicfz3

"L'invidia per i fotografi m'era cominciata in Vietnam quando si tornava dal fronte e quelli, avendo già fatto il loro lavoro, andavano dritti al bar, mentre a me toccava ancora mettermi con angoscia davanti al foglio bianco, allora infilato in una Olivetti Lettera 22, a cercare di descrivere con mille parole il bombardamento, la battaglia o il massacro del giorno che loro - i fotografi bravi almeno - avevano già raccontato in una sola immagine. Quella di cogliere il nocciolo di una storia con un clic è un'arte che mi ha sempre attirato. Per questo forse, da allora, sono sempre andato in giro con una vecchia Leica al collo quasi a rassicurarmi che, se mi fossero mancate le parole, una traccia di ricordo mi sarebbe rimasta nella pellicola".
Tiziano Terzani

 
 
 

25000

Post n°92 pubblicato il 27 Novembre 2011 da panasonicfz3

DA Repubblica

Io avevo 23 anni....e cazzeggiavo...in riviera...

ma nel mondo...

 

LONDRA - L'India minaccia di boicottare le Olimpiadi dell'estate prossima, a causa di uno degli sponsor dei Giochi. La clamorosa protesta dipende da una sponsorizzazione relativamente piccola, per 7 milioni di sterline (poco più di 8 milioni di euro) su un totale di oltre 700 milioni, da parte della Dow Chemical, il colosso industriale chimico che alcuni anni fa ha acquisito la Union Carbide, società responsabile del disastroso incidente alla centrale pesticida di Bhopal, in India, in cui nel 1984 morirono 25 mila persone e ne rimasero gravemente intossicate più di mezzo milione.

 
 
 

debito....

Post n°91 pubblicato il 17 Agosto 2011 da panasonicfz3

Il recente attacco speculativo allo Stato ed alle banche italiane ha portato, per riprendere la formulazione ripetuta da molti commentatori, ad un commissariamentodel nostro paese da parte di potentati esteri. La Banca Centrale Europea (BCE),d’accordo con USA, Francia e Germania, ha cominciato ad acquistare titoli di debito pubblico italiano sul mercato, ma chiedendo in cambio pesanti contropartite.

La “politica di risanamento” che la BCE pretende dall’Italia nasconde dei palesi secondi fini, e non potrebbe essere altrimenti vista la regia – neppure tanto occulta – di potenze estere nella vicenda. L’ormai famosa lettera di Jean-Claude Trichet e Mario Draghi a Berlusconi è rivelatrice in tal senso. Il duo rappresentante della BCE avrebbe infatti indicato come misura prioritaria la privatizzazione del patrimonio pubblico italiano.

Ora, non esiste un singolo esempio storico in cui le privatizzazioni abbiano portato ad una significativa riduzione del debito d’uno Stato. Il caso italiano dei primi anni ’90 è significativo. Allora lo Stato procedette, tra le altre cose, alla dismissione di una mega-corporazione industriale-finanziaria, l’IRI: la settima maggiore società al mondo per fatturato, che a lungo era stata la più grande azienda al di fuori degli USA. Ebbene,l’erario incassò in totale 198.000 miliardi di lire, pari ad appena l’8% del debito pubblico (2.500.000 miliardi di lire). Se sollievo vi fu, fu di breve durata, perché oggi il debito pubblico italiano è di oltre 1.900 miliardi di euro, ossia quasi 3.700.000 miliardi di vecchie lire.

Mario Draghi dovrebbe conoscere bene questo caso, dal momento che all’epoca delle privatizzazioni degli anni ’90 era direttore generale del Tesoro e partecipò alla tristemente nota riunione sul panfilo “Britannia” di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra. Dovrebbe ricordarsi anche di come le privatizzazioni (che già erano cominciate negli anni ’80) abbiano portato, alfine, al declino industriale dell’Italia. Infatti, cosa rimane oggi di quell’Italia in cui la Olivetti produceva calcolatori elettronici (oggi noti come computer, proprio perché noi uscimmo anzitempo dal settore lasciandolo in mano agli anglosassoni) o in cui la Montedison era all’avanguardia nella sperimentazione degli organismi geneticamente modificati? Queste amare considerazioni potrebbero spingerci a farne d’ancora più aspre circa la scelta del governo Berlusconi di barattare con Sarkozy la Libia e la Parmalat pur d’avere il via libera francese alla nomina di Draghi a prossimo presidente della BCE: in tempi non sospetti notevamo che l’ex dirigente di Goldman Sachs appare più vicino alla finanza anglosassone che al sistema economico italiano.

Ma se le privatizzazioni sono inefficaci, perché Trichet e Draghi, ma anche le cosiddette “parti sociali” italiane (Confindustria e sindacati), pongono l’enfasi su di esse? Probabilmente perché rimangono oggi alcuni bocconi ghiotti, aziende solide ed in attivo come ENI, Finmeccanica e Poste Italiane. Aziende che sono però strategiche per lo Stato italiano, perché operative, rispettivamente, in settori come l’approvvigionamento energetico, la produzione d’armamenti, la banca e le comunicazioni.

Al di là della preoccupante prospettiva di perdere il controllo d’industrie strategiche, lasciando in futuro settori vitali dell’economia e della potenza italiana in mano altrui, la “politica di risanamento” impone altri pesanti oneri e sacrifici alla società: la finanziaria recentemente annunciata dal Governo ne è un chiaro esempio.

La logica, ancora una volta, è quella di spostare la ricchezza dai produttori agli speculatori, ossia dai cittadini lavoratori ed imprenditori alle banche ed ai giocatori di borsa, dal profitto e dai salari alla rendita. È la stessa logica insita nel quantitative easing perseguito negli USA, ma risponde ad una tendenza di più lungo periodo, quella della finanziarizzazione dell’economia occidentale, in cui per l’appunto la rendita e la speculazione hanno preso il sopravvento sull’economia reale e produttiva. Il professore Steve Keen, economista australiano, ha parlato del «più grande trasferimento di ricchezza della storia». L’economista statunitense Dean Baker ha scritto di una«massiccia redistribuzione del reddito agli azionisti ed agli alti dirigenti delle banche». Gli economisti Hossein Askari e Noureddine Krichene hanno affermato che «il potere d’acquisto è sottratto a lavoratori, pensionati e correntisti e donato a debitori e speculatori».

Non si tratta solo d’un problema di equità o iniquità, ma anche di efficienza e pragmatica. Gli stessi padri del liberismo, gli economisti politici classici dell’Inghilterra sette-ottocentesca, sottolineavano il ruolo negativo giocato dalla rendita nella crescita economica. Politiche che favoriscono la rendita sul profitto e sul salario, la speculazione sulle attività produttive, sono del resto cominciate ben prima della crisi del 2008, in parallelo con la finanziarizzazione (e deindustrializzazione) dell’economia occidentale.

Misure di “risanamento” che, per salvare speculatori e rentier, colpiscono i produttori, finiscono col dilapidare il capitale umano della nazione. Pensiamo ai tagli al sociale: un cittadino meno istruito e meno sano apporta minore beneficio alla nazione. Inoltre, il pericoloso sommarsi di riduzione dei servizi ed aumento della pressione fiscale genera malcontento, ed i recenti esempi dei paesi arabi, dell’Inghilterra e della Francia dovrebbero far suonare un campanello d’allarme. L’inasprirsi del conflitto sociale e l’esplodere di tumulti raramente è una buona notizia per un paese, quasi mai lo è per la sua economia.

Inoltre, la diminuzione della spesa pubblica può incidere negativamente, oltre che sui servizi, anche sugl’investimenti produttivi, come la costruzione di nuove infrastrutture. Non si vuol qui negare l’opportunità di ridurre la spesa pubblica, ma si contesta che, lungi dal puntare agli sprechi, si opti per tagli salomonici, e che le ristrettezze di bilancio siano dettate e commisurate agl’interessi da pagare ai rentier.

Il rischio è che, se tra qualche decennio l’Italia avrà interamente pagato il suo debito, l’avrà però fatto a costo dell’immobilismo e della stagnazione, ritrovandosi così retrocessa nel “secondo mondo”, o addirittura più indietro.

Alternative possibili ci sono, benché se ne parli di rado. Salvatore Cannavò è uno dei pochi giornalisti ad averne proposta una: ricorrere alla tesi del “debito illegittimo” dell’economista francese François Chesnais per disconoscere o rinegoziare una parte del debito, come fatto dall’Ecuador nel 2007. Nel 2005 l’Argentina fece di più, ristrutturando per intero il proprio debito: ossia rinegoziando gl’importi e gl’interessi coi creditori, di fronte all’oggettiva impossibilità di ripagarlo per intero. Si tratta di provvedimenti più moderati del puro e semplice “default sovrano” (ossia la bancarotta e la cancellazione tout court del debito), ma non meno efficaci.

Ristrutturare il debito non ha avuto che effetti benefici sui paesi che l’hanno fatto. L’Ecuador nel 2008 fece segnare una crescita record del PIL per il paese, pari al 6,5%, ed anche dopo il duro colpo della crisi mondiale oggi cresce d’oltre il 3% l’anno. Dal 2006 ad oggi il PIL pro capite del paese è cresciuto d’oltre il 70%, e la popolazione sotto la soglia di povertà è diminuita di quasi il 15%. In Argentina la crescita del PIL post-ristrutturazione si è assestata attorno al 9% e, dopo il rallentamento in coincidenza con la crisi mondiale, è tornata al 7,5%. Il reddito pro capite dal 2004 ad oggi è cresciuto di quasi un quinto. Dal 2004 al 2010 la popolazione sotto la soglia di povertà è passata dal 44,3% al 13,9%.

A titolo di raffronto, dal 2004 in Italia il reddito pro capite è aumentato solo del 10%, il PIL è cresciuto, quando è cresciuto, di poco più dell’1% all’anno. Nella Grecia catturata dalla spirale debitoria un quinto della popolazione vive sotto la soglia di povertà, il reddito pro capite è in calo dal 2007, il PIL è sceso del 2% nel 2009 e del 4,5% nel 2010.

Alla luce di questi dati, non resta che da domandarsi: chi vuole imitare l’Italia? La Grecia e le sue ferali prestazioni economiche, oppure l’Argentina che, sgravatasi dal peso del debito pubblico, sta crescendo a ritmi “cinesi”?

 
 
 

da Carl Sagan.....Riflessioni su un granello di polvere

Post n°90 pubblicato il 01 Agosto 2011 da panasonicfz3
Foto di panasonicfz3

Siamo riusciti a fare questa foto: se la guardate, vedete un puntino. Quello è qui. Quella è casa. Quelli siamo noi. Ogni persona che amate, che conoscete, di cui avete sentito parlare, ogni essere umano mai esistito, ha vissuto la sua esistenza su quel puntino. Le nostre gioie e dolori messi insieme, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche sicure del fatto loro, ogni cacciatore o preda, ogni eroe o codardo, ogni creatore o distruttore di civiltà, ogni re o pezzente, ogni giovane coppia di innamorati, ogni madre o padre, ogni bimbo pieno di speranze, inventore ed esploratore, ogni maestro di morale, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "leader supremo", ogni santo o peccatore nella storia della nostra specie, ha vissuto lì: su un chicco di polvere sospeso in un raggio di sole.

La Terra è un piccolo podio nell'immenso teatro del cosmo. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori perché, nella gloria e nel trionfo, potessero momentaneamente diventare i signori di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di quel puntino sugli abitanti a malapena distinguibili di qualche altro angolo: a quanto siano frequenti le loro incomprensioni, a quanto siano desiderosi di uccidersi l'un l'altro, a quanto sia fervente il loro odio. Le nostre pose, la nostra immaginaria importanza, l'illusione di avere qualche posizione privilegiata nell'universo, sono messe alla prova da questo punto di luce pallida.

Il nostro pianeta è un granello solitario circondato dal grande buio cosmico. Nella nostra irrilevanza, in tutta questa immensità, non c'è alcun indizio che da qualche altro posto possa arrivarci un aiuto che ci salvi da noi stessi. Finora, la Terra è l'unico mondo noto che ospiti la vita. Non ce n'è un altro, almeno nel prossimo futuro, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, certo. Ma non ancora stabilircisi. Che ci piaccia o no, per il momento è la Terra il posto dove si gioca il nostro destino. Si dice che l'astronomia sia un'esperienza che rende umili e forma il carattere. Forse non c'è migliore dimostrazione di quanto sia folle l'autocompiacimento umano di un'immagine del nostro minuscolo mondo visto da lontano. Per me, ciò rafforza la nostra responsabilità di trattarci l'un l'altro con più gentilezza e compassione, e di avere cura di quel puntino blu chiaro, l'unica casa che abbiamo mai avuto.

 
 
 

Eco Ombrellone

Post n°89 pubblicato il 30 Luglio 2011 da panasonicfz3

 

 

Un altro colpo fa saltare una tessera nel mosaico che la storia ha costruito sulla Riviera Romagnola.

L’Ombrellone elettrico.

Con un telecomando si aprono tutti gli ombrelloni della spiaggia.

Cambio epocale nella tecnica “ acchiappistica intortatrice “

Con l’ombrellone elettrico, naturalmente ECO perché alimentato da un pannello fotovoltaico inizia la fine di un’epoca

Quella del:- “ Bagnino mi apre l’ombrellone?”

Una tattica consolidata da anni e anni di prove e precise movenze, una danza tantrica per agganciare, iniziare il discorso, alludere insomma iniziare l'intortamento!

Al limite era solo un semplice…scambio di chiacchiere, ma sappiamo bene che sulla sabbia l’acchiappo…è dominante!

Il bagnino intortatore invece ora viene messo in buca da un telecomando made in China che viagristicamente alza la tela, rigorosamente high tech, a protezione delle tenere carnagioni nordiche, ma squaglia ogni velleità di aggancio, specie con le più timide che nascondendosi dietro la mancanza di forze e tecnica aprivano gli occhi mentre i bicipiti forgiati da ore e ore di palestra aprivano l’ombra artificiale!

ed ora...cosa verrà a mancare...dopo questo??

 
 
 

pensiero

Post n°88 pubblicato il 29 Giugno 2011 da panasonicfz3

  Gli egoisti stanno tutti in fila
La fede sta nella loro speranza,  di comprarsi il tempo 
Io capisco ad ogni singolo respiro,
che possiedo solo la mia mente

Il nord sta al sud come  l’orologio sta al tempo 
C’è l’est e c’è l’ovest e c’è vita ovunque
So che sono nato e so che morirò
Ciò che sta in mezzo è mio, io appartengo a me

E il sentimento che ne resta l’innocenza rotta col passar del tempo 
Siamo diversi dietro agli occhi degli altri,
non c'è bisogno di nasconderlo s
tanotte siamo al sicuro 

L’oceano è pieno perché tutti piangono,
la luna piena cerca amici quando c'è alta marea 
Il dolore diventa più grande quando ti nega qualcosa 
Io conosco solo la mia mente
Io appartengo a me.
(traduzione "I am mine", Pearl Jam)
  

 
 
 

estate

Post n°87 pubblicato il 22 Giugno 2011 da panasonicfz3

  

Queste giornate così lunghe sono bellissime, mi sembra ci stia dentro più vita, più respiri.

 
 
 

Post N° 86

Post n°86 pubblicato il 01 Giugno 2011 da panasonicfz3
Foto di panasonicfz3

....Compagni dai campi e dalle officine....

si cantava negli anni 70

ora gli operai non esistono più, i contadini diventati invisibili per il nostro governo

rimaniamo però...COMPAGNI!!!

e al referendum mettiamo.....4 bei SI

acqua libera in libero mondo naturalmente denuclearizzato!

 

 

 

 
 
 

esistono

Post n°85 pubblicato il 11 Maggio 2011 da panasonicfz3

Esistono vari tipi di umani.

Sono divisi da geografia, religione, politica , colore e mille altre cose.

Fondamentalmente però si dividono solo in due categorie,

quelli che costruiscono muri e quelli che cercano di abbatterli.

A me piace pensare di stare nei secondi, cercare di fare di tutto per riuscirvi.

Nessun confine che sia geografico, religioso o politico

Solo razza umana

 
 
 

luci

Post n°84 pubblicato il 22 Marzo 2011 da panasonicfz3

ombra che per un attimo attraversa i tuoi occhi

mia dannazione

non essere riuscito a leggerla

 
 
 

lunabianca

Post n°83 pubblicato il 05 Febbraio 2011 da panasonicfz3

La luna bianca

La bianca luna si affaccia e crea ombre sui muri

Legge tra le pieghe della vita, però non si accorge del Carnevale

I coriandoli possono creare un mosaico, ma possono nascondere sotto i colori verità che lei non vuol sapere.

C’è sempre allegria nel Carnevale dove i colori si mescolano, le parole si usano le verità di fondono.

Non esiste distinzione fra bene a male nel Carnevale.

 

 
 
 
 
 

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