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Crisi delle borse mondiali?


Certamente i mercati in questa fine del primo trimestre del 2007 non stanno dando grandi soddisfazioni. Con gli ultimi ribassi il nostro mercato è tornato in pochi giorni alla quotazione di novembre dello scorso anno, qualcuno nel mondo ha fatto meglio anche se di poco ma molti hanno fatto peggio (vedi borse asiatiche). E' chiaro che situazioni di questo tipo creano apprensione e timori alcune volte fondati negli investitori privati, ma è altrettanto vero che alti e bassi sono una caratteristica essenziale per non dire irinunciabile dei mercati finanziari. Ciò che ogni volta mi lascia perplesso, dopo quasi 15 anni dedicati a questo
mondo, è che sempre più spesso giornali e tv enfatizzano situazioni negative con notizie scioccanti del tipo:"bruciati 223 miliardi di euro oggi a piazzaffari", diffondendo panico e frustrazione in buona parte delle case degli italiani. La mia domanda in questi casi è sempre la stessa: ma dove erano giornali e tv quando questi 223 miliardi di euro a piazzaffari invece sono stati guadagnati? Perchè se oggi sono stati persi, ieri o qualche altro giorno prima di ieri sono stati guadagnati!!. Un'altra riflessione è d'obbligo a mio parere: i giornali in modo particolare e le televisioni sono controllati dai poteri forti, questo è fuori discussione, mentre le borse vengono spinte al rialzo o al rialzo dalle cosiddette mani forti, cioè grossi investitori istituzionali: le due parti vi sembrano così distanti??. A buon intenditor poche parole, ma soprattutto leggete tra le righe dei giornali, quando tutto è perduto voi comprate e quando non c'è nessun motivo per non comprare allora voi vendete e aspettate: basta questo per farvi arricchire in pochi anni. Mi sembra inutile dilungarmi oltre e chiudo con un consiglio, valido solo dopo che Voi avrete riflettuto sulla prima parte: investite una parte leggera del vostro capitale nel lungo periodo, cioè comprando oggi per tenere le posizioni per molti anni, visto che nel lungo termine i rendimenti azionari non sono certo molto più redditizi di quelli obbligazionari, soprattutto se si confrontano i rischi immensamente più alti di investire sulle società che non sugli stati di indubbia solidità come il nostro (almeno fino ad ora). Utilizzate invece la parte più consistente per investire nel breve periodo, da un paio di settimane a pochi mesi, cercando di sfruttare i momenti di negatività ingiustificata e incassando i guadagni non appena assumono una certa importanza. Ricordatevi che guadagnare  mediamente il 5% ogni 3 mesi cambiando spesso investimento vi permette di raddoppiare il capitale investito ogni 4 anni e di abbattere notevolemente il rischio assunto. Via auguro buon trading e buona continuazione.