Mondo di Alice

VARIE, SENZA NE CAPO NE CODA...

Il mio cervello ha i suoi ritmi vorticosi e mi porta per delle strade che a volte nemmeno io vorrei percorrere. Ieri notte sono stata turbata da un sogno che ho fatto, che praticamente il mio io coscente conosce e crede superato, ma che nel profondo forse tanto superato non è.

Partiamo dal principio: nel mio progetto di vita non rientra solo un bimbo, se Dio vorrà ne vorrei 2 e se il portafoglio lo permetterà oppure il sentimento vincerà sulla ragione, magari anche 3. Ora non saprei dire a che età farò il secondo perché mi rendo conto che avere un fratello ora per Lorenzo sarebbe un dramma, è gelosissimo. Non sono in grado di affrontare questo adesso perché lo capisco al 100% io ero gelosissima di mia mamma anche a 10 anni... Forse sarebbe stato meglio fossi rimasta incinta quando lui aveva un anno, così sarebbe stato meno consapevole e sarebbero davvero cresciuti insieme, ma all'epoca non ero nelle condizioni ne' fisiche ne' mentali per affrontare un'altra gravidanza. Errore o no, tant'è.
Sarei indicativamente propensa ad aspettare un paio di anni e poi fare il secondo cucciolo, con tutte le aggravanti del caso, dato che mi hanno già prospettato un cerchiaggio in 14° settimana, una dieta ferrea priva di sale e carboidrati fin dall'inizio per scongiurare una seconda nascita prematura per via della polidramnios (troppe acque, tanto da obbligare l'utero ad aprirsi e a dare il via al parto). Quindi sarebbe una gravidanza a riposo, con mille esami perché estremamente a rischio. Ovvio che farò tutto quanto in mio potere per scongiurare un secondo parto prematuro.  

E se non basta?

Delle volte piombo nel terrore di volere egoisticamente mettere al mondo un altro figlio sebbene inadeguata a portare a termine una gravidanza. Ho paura di rivivere la disillusione del sogno romantico che ognuna ha del momento del parto e dell'attaccamento madre figlio, che a causa del parto prematuro, della sensazione di colpa, di inadeguatezza, di dolore, di disperazione che mi hanno fatto cadere in depressione e mi hanno fatto perdere i momenti più belli dei primi mesi che per quanto duri, sono fondamentali. Io li ho persi, mio figlio no perché per forte senso del dovere ho fatto tutto e anche di più per lui, ma senza trasporto e con tanto dolore dentro. Quindi lui, nonostante io sia stata incapace di garantirgli una permanenza normale in pancia e una nascita normale e non traumatica (leggi terapia intensiva neonatale), mi ama, è geloso di me e mi sembrerebbe forse di tradirlo facendo un altro bimbo.

L'altra sera si parlava con mia mamma che se mio marito ingranasse coln le pizze e questo diventasse il suo 1° lavoro lo stipendio sarebbe tale che forse potrei fare anche 6 ore invece di 8. Lei con la solita delicatezza mi ha detto che prima di fare un altro figlio dovevo sentire a lavoro se mi davano 6 ore. La cosa mi ha indispettito perché io lo voglio a prescindere e non sarà certo il dover lavorare a fermarmi. Come si puo' permettere? Secondo lei devo aspettare che lorenzo abbia 7 anni come minimo, insomma, ha già deciso per me. Certo so che lei una volta entrato Lore all'asilo si vuole aprire un'attività (con che soldi non lo so) e che questo lo dice anche perché il prossimo secondo lei me lo devo guardare io (secondo la sua filosofia le mamme devono stare a casa e guardare i figli, senno' non li fanno, i mariti sono buoni solo se possono mantenere le mogli e questo perché ha avuto il culo che mio babbo ha sembre guadagnato bene). Certo non puo' essere nemmeno quello a fermarmi, se non ci sarà lei, lo mettero' al nido, anche se questo per mia mamma è riprovevole. Devo rinunciare a un altro figlio perché devo lavorare? Sono meno mamma per questo? Non ci voglio credere, non è giusto, io voglio essere ancora mamma.

Dopo queste riflessioni la notte ho sognato che ero incinta e che riuscivo a tenere il bambino fino a 36 settimane, poi 38, ma quando nasceva era comunque piccolissimo, sembrava prematuro e doveva stare in ospedale. Mi sono svegliata in preda alla disperazione, con la sensazione di non essere stata brava nemmeno questa volta, di aver fallito ancora... Questo che mi porto dentro mi impedisce di sentirmi in diritto di essere una brava mamma, non lo so spiegare, ma è una sensazione di inadeguatezza e senso di disistima incredibile, certo mia mamma non mi aiuta per la didistima... Comunque a prescindere da lei, forse nella mia testa qualcosa ancora non va e la paura di soffrire di nuovo è grande anche se dentro di me non so rinunciare a sognare un altro bimbo.

Sono abbastanza contorta.

Un abcio a tutti, ALice