Divisione Peugeot

Toyota Auris - Aurea Mediocritas


In 2007 è stato un anno foriero di interessanti novità ed uno degli eventi più attesi del primo semestre era indubbiamente l'uscita sul mercato europeo della nuova vettura Toyota di segmento C. La casa automobilistica nipponica si proproneva un obiettivo decisamente ambizioso, quello di riuscire a creare un veicolo in grado di arginare il dominio dei marchi francesi (Citroen, Renault e Peugeot) e tedeschi (Volkswagen, Ford Europa ed Opel) nel campo delle auto medie/compatte.
Tagliando i ponti con un passato glorioso contrassegnato dal successo mondiale dell'ottima Corolla (l'automobile più venduta nel mondo), nasceva così la Toyota Auris, vettura dalla linea piuttosto simile a quella della sua "sorella minore", la piccola ma geniale Yaris. Cresciuta di pochissimo rispetto alla Corolla, la Auris risulta lunga 4,22 metri, alta 1,52 e larga 1,76; il passo resta di 260 centimetri. Proposta a 3 ed a 5 porte, è equipaggiata con cinque motori diversi: due a benzina, "1.4 VVT-i" da 97 CV e "1.6 Dual VVT-i" da 124; tre turbodiesel "D-4D" di 1.4, 2.0 e 2.2 litri (rispettivamente da 90, 126 e 177 CV). Inutile rilevare che, eccetto il 1.4 diesel, le cilindrate superiori risultano proibitive per gli utenti italiani, schiacciati dagli aumenti esponenziali delle assicurazioni per i veicoli di cilindrata superiore ai 1.9.Gli interni appaiono piuttosto innovativi, soprattutto per quanto riguarda la consolle, piuttosto gradevole alla vista e studiata ergonomicamente per permettere un facile utilizzo del cambio e degli altri comandi. Le plastiche usate, però, sono di qualità non troppo eccelsa. La posizione della leva del freno a mano è del tutto originale: verticale invece che orizzontale, dev'essere tirata dal guidatore verso di sé invece che verso l'alto.
Le 5 stelle ottenute al crash test EuroNcap sono indicative di una notevole sicurezza ed i motori Toyota rappresentano da soli una forte garanzia su un prodotto che vanta una discreta qualità di contenuti. Resta il rimpianto di fondo per la struttura della carrozzeria, decisamente poco filante ed armoniosa. Dal primo costruttore automobilistico del mondo era lecito attendersi qualcosa in più.VOTO: 6,5