Divisione Peugeot

Peugeot 309


All'inizio degli anni '80, si vociferava di una presunta vettura di classe medio-bassa che avrebbe dovuto sostituire la Talbot Horizon. Conosciuta inizialmente come Progetto C28, trapelarono in seguito voci secondo le quali la vettura avrebbe dovuto chiamarsi Talbot Arizona, un nome la cui assonanza con Horizon tradiva quella che avrebbe potuto essere una vettura che continuasse il percorso tracciato dalla Horizon stessa. In realtà, la Talbot, in quegli anni di proprietà del Gruppo PSA, navigava in cattive acque: i suoi prodotti non vendevano granché e le maggiori flessioni si ebbero con le Talbot Solara e Tagora, dalle grandi ambizioni e dagli scarsissimi risultati commerciali.
Pertanto, mentre si accavallavano le congetture su questa "futura Talbot", la Peugeot si convinse sempre più di dover accantonare il marchio Talbot a favore di quello del Leone Rampante, e dopo che nel 1984 la Talbot fu estinta dal Gruppo PSA, il progetto C28 proseguì prendendo a prestito il pianale della Peugeot 205, vettura di classe bassa nata poco tempo prima e che stava riscuotendo grandissimi consensi in tutta Europa. La nuova vettura fu presentata solo nell'ottobre del 1985 ma la commercializzazione effettiva partì solo all'inizio del 1986: nacque così la Peugeot 309. Si trattava di una vettura di classe medio-bassa, disponibile unicamente con carrozzeria a due volumi e mezzo. Per questo motivo, la sua vera antenata può essere considerata, più che la Horizon, la Peugeot 204, uscita però di produzione 10 anni prima.Inizialmente fu offerta solo a cinque porte. Tra le caratteristiche principali della 309 vi erano il basso coefficiente di penetrazione aerodinamica e le sue dimensioni compatte che consentivano comunque una buona abitabilità grazie alla larghezza aumentata rispetto ad una 205 con la quale condivideva gran parte della componentistica. Le motorizzazioni erano inizialemte quattro: 1.1, 1.3, 1.6 e 1.9 litri. Nel 1987 fu lanciata anche la 309 GTI, dotata dello stesso 1.9 da 130 CV che equipaggiava anche la 205 1.9 GTI. La gamma si arricchì inoltre con l'arrivo della versione equipaggiata da un piccolo motore da 1.1 litri. Più o meno nello stesso periodo arrivarono anche le versioni a gasolio sia aspirate che turbocompresse, dotate rispettivamente di un 1.9 diesel e di un 1.8 turbodiesel. Nonostante la gamma piuttosto ricca, la 309 faticò a riscuotere successi, specie all'estero. Pertanto nel luglio del 1989 vi fu un restyling che ne rinfrescò alcuni caratteri, tra cui la strumentazione interna, il frontale e i fari posteriori.
Nel 1990 arrivò la vera versione di punta: utilizzando il motore della 309 GTI, ma modificandolo in modo da avere una distribuzione bialbero a 4 valvole per cilindro, fu creata la 309 GTI 16v, una vettura che contribuì a risollevare leggermente le sorti della 309, grazie alle sue eccezionali doti stradali. La 309 divenne una delle vetture preferite nelle competizioni minori di quell'epoca. Nel 1992, la gamma adottò l'alimentazione ad iniezione e nel 1993 anche il catalizzatore ma la 309 uscì definitivamente di produzione l'anno successivo.