Arte Montefeltro

Festa sulla vetta del Sasso di Simone


Una folla straordinaria alla Festa del centenario della croce del Sasso di Simone, proveniente dai Comuni e dalle parrocchie del Montefeltro, della Valtiberina ma anche dalla costa romagnola e dal pesarese.Ben 7 sacerdoti a celebrare la messa solenne, ai piedi della croce, con il coro “Santa Maria-Altavalmarecchia”, che ha offerto anche canti della montagna. Una lunga processione si è snodata sulla pianura sommatale fino al dirupo, come nei primi tempi del Novecento, con stendardi di Compagnie religiose e figuranti in costume nel segno delle antiche signorie limitrofi al Sasso di Simone. Una festa religiosa, collegata all’anno costantiniano e ai suoi valori sempre attuali e all’anno della fede- ha illustrato il vicario della diocesi di Arezzo Mons. Giovacchino Dallara- ma anche un appuntamento per riflettere sui valori della montagna e su un suo nuovo ruolo oggi. “Spesso dimentichiamo- se guardate da lontano ma da qui si scopre gran parte dell’Italia centrale – che queste montagne, ricche di storia e di culture, hanno una parte fondamentale anche nel contesto delle crisi di oggi- ha commentato l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli nel suo intervento. L’incontro di oggi, con tante autorità e tanti partecipanti ci ammonisce a guardare sopra i municipalismi e a ridare un ruolo propulsivo alle aree montane”. All’unisono, si può dire, con il messaggio del presidente dell’Uncem Toscana, Oreste Giurlani, che ha parlato di “governance” e “sostenibilità” come sfide per il futuro della montagna non solo toscana. Un tema ricorrente, negli interventi dell’assessore della Provincia di Arezzo, Carla Borghesi, del sindaco di Sestino Elbo Donati; del sindaco di Carpegna e commissario dell’Ente parco interregionale, Angelo Francioni; del Sindaco di Pennabilli, Lorenzo Valenti: “Festeggiamo oggi questo traguardo – ha ripetutamente parlato il sindaco Valenti- attendendo che anche la Riserva Naturale toscana entri a far parte del parco interregionale Marche-Romagna”. L’Assessore Borghesi anch’essa ha sottolineato il valore di questa “poliversa” riserva naturale e dell’opportunità che tutti gli Enti e i territori entrino in un “sistema solidale”. La Croce del Sasso è stato e ancora è un simbolo di “comunanza e di religione”, ha chiosato il celebrante mons. Dallara e ieri come oggi sia segno di speranza e di un avvenire migliore per noi e per questi territori, abitati da gente che ha radici umane profonde”. La presenza dei molti sacerdoti ha visibilmente sottolineato il carattere del “centenario” della croce, ma si è intrecciato con i ricordi e le esperienze di vita degli stessi. E alla fine, è stato un convincimento comune: “Questo 11 agosto 2013 non è la conclusione ma l’avvio di un nuovo percorso di attività e di programmi”, alcuni dei quali già pronti o individuati. Tre sindaci e Regione Toscana , province, Unione dei Comuni montani della Valtiberina, Associazione “Città della Chianina”, hanno scoperto insieme la targa ricordo: un segno di volontà congiunte. Una artistica pergamena, appositamente disegnata dall’artista Andrea da Montefeltro, è stata firmata dalle centinaia di persone che hanno preso parte all’evento, per inserirla nella base della croce.a cura di Giancarlo Renzi