Montezuma

L'Intoccabile


Mentre leggo le notizie sulla polemica innescata dalle parole conduttore Andrea Rivera durante la manifestazione del Primo Maggio, mi vengono in mente i risultati di una ricerca su base mondiale condotta sulla presenza del Papa e della Chiesa nei media. Ebbene, il nostro Paese si colloca di gran lunga al primo posto. Ho appreso questa "verità" il giorno di Pasquetta ed effettivamente guardando la tv quel giorno era impossibile sottrarsi al bombardamento ecumenico: preti dappertutto. Dico questo perché dare del "terrorista", come ha fatto L'Osservatore Romano oggi, a un povero cristo che ha approfittato di quell'attimo di notorietà per dirne quattro sacrosante al Papa è veramente troppo. Sua Santità ogni domenica (e forse anche di più) dà dei depravati e rovinafamiglie a milioni di persone che non la pensano come lui senza che accada nulla. Al massimo si becca qualche buffetto. Anche i vari monsignori ci mettono del loro e; come da ricerca citata prima, tutto viene amplificato dai giornali e tv. Costoro, Papa incluso, dovrebbero usare come segnalibro nel breviario la lettera che Zapatero scrisse al Papa in occasione dell'approvazione della legge sui matrimoni gay in Spagna. Un capolavoro che Repubblica pubblicò in prima pagina. E che anche Prodi dovrebbe rileggersi. Nel caso vi fosse sfuggita la missiva, vi basti rileggere quanto scritto a Benedetto XVI appena un anno fa dall'ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede Francisco Vazquez: "L'esecutivo governa per tutti i cittadini e non domanda prima quale sia la loro condizione, l'esecutivo non può occuparsi più del catechismo che del programma. La Spagna è uno stato aconfessionale. La Spagna non imporrà mai l'insegnamento della religione ai bambini che non lo vogliano". Quando si dice linguaggio diplomatico...