Montezuma

Vogliamo l'indulgenza


Italiani peccate: l'indulgenza plenaria è assicurata dai nove miliardi di euro che lo Stato italiano elargisce (sotto forma di versamenti, ma anche di mancati introiti) alla Chiesa cattolica. I 4 miliardi di Euro riportati oggi da Repubblica sono sbagliati per difetto. A fare i conti in tasca allo Stato Pontificio ci ha pensato il matematico Piergiorgio Odifreddi che in un saggio intitolato "Perché non possiamo sentirci cristiani (e meno che mai cattolici)" oltre a fare le pulci alle Sacre Scritture si è preso la briga di fare due conti utilizzando naturalmente fonti ufficiali. Cominciamo dall'8 per mille che ammonta (dati Cei 2006) a circa 1 miliardo di Euro (991 milioni). Solo in 20 per cento di questa somma è destinato al Terzo Mondo e a interventi caritativi. Un altro miliardo è destinato a vario titolo dallo Stato italiano (senza contare il contributo delle amministrazioni locali e delle Regioni). Poi ci sono gli interventi pubblici nel settore sanitario : alle strutture cattoliche arriva circa un altro miliardo di euro. E siamo a quota tre miliardi. Ma sono le esenzioni fiscali godute dalla Chiesa a fare la parte del leone: i miliardi che non entrano nella casse dello Stato sono sei. Quindi il conto finale annuo arriva a nove miliardi di euro. Odifreddi "sconta" anche un paio di miliardi l'anno quale contributo dello Stato alle scuole cattoliche e a ospedali in quanto lo Stato dovrebbe comunque farsene carico per proprio conto. E' probabile che si tratti di un caso unico al mondo, per cui é legittimo aspettarsi da Papa Benedetto XVI un occhio di riguardo verso i suoi contribuenti. Per esempio una bella indulgenza pleanaria annuale da celebrarsi in pompa magna a Piazza San Pietro in diretta mondiale. La scelta della data la lasceremmo al Santo Padre: a lui non costerebbe nulla e noi avremmo le porte del Paradiso aperte.