I sogni...

Post N° 11


11.Le disse di non chiamarlo pių. L'amava troppo. E, non avendola, non era felice. Il senso di sentirla senza poterla avere gli sfuggiva.Preferiva il buio di un silenzio che sapeva di lontananza... Non poteva fare altrimenti.Ma quei momenti di chiusura, come fosse l'ultimo attimo di una vita insieme, erano stati tanti nella vita che li aveva uniti e poi divisi.Si.Quello era il modo peggiore per sentirsi.Chiamare una persona per sapere come stava, cosa faceva... Non c'č amicizia in un campo d'amore.E lui coltivava un sentimento che lei non poteva pių dargli.Seminava in un campo sterile. Si.L'unico modo per continuare a respirare, seppur senza di lei e con l'affanno di un'esistenza senza poterla toccare, baciare, parlarle, sussurrarle le sue emozioni... No.Doveva chiudere. Drasticamente chiudere ogni contatto che la portava a lei.Sapeva di farle male... dopotutto lei gli voleva bene...No... non era amore...No. Non doveva e non poteva accontentarsi...Si... lo faceva per il suo bene.No... lo faceva per entrambi.Avrebbe preferito morire... non accontentarsi...Una nuova vita... no, voleva quella vecchia...Perchč vivere una nuova vita se non si č deciso di cambiarla?Perchč finire se si vorrebbe continuare?Iniziare e poi finire...Finire per ricominciare...Ricominciare cosa? se non era lei, chi? No... non le interessava chi...Voleva star sereno. Ma il pensiero di lei tra le braccia di un altro... No.No. Questo non lo tollerava. Quel corpo che lui aveva esplorato per primo...Impazziva.Il cuore... no, quello no...Rimaneva aperto. Sanguinante...