I sogni...

Post N° 14


14.Si sedette.Il sangue era gelidamente caldo nelle sue vene. Aveva bisogno di pace.Si sedette sulla sua poltrona. E, come aveva sempre fatto, prese il gomitolo della lana e cominciò a sfilarlo. E mentre quei colori si alternavano tra le sue mani, altrettante immagini le si accavallavano nella mente.Guardò ai giorni sfilati con la pallida malinconia delle cose passate. Che, seppur perse, non mancano ad alcuno.
Un anno era andato via.E di quei giorni trascorsi come un respiro non atteso, ricordò ogni cosa. Senza che le rimase nulla.Molto aveva dato. Ma molto aveva perso.La sua esistenza era cambiata in quella manciata di giorni... molto più che in un paio di manciate di anni della sua vita.Stava facendo un bilancio?No. Era solo una rassegna di quel che era diventata. Di come era cambiata. Degli insegnamenti che quella gran signora della Vita le aveva lasciato tra le mani.Prese i ferri della lana e cominciò ad intrecciare come le trame della sua vita  si erano intrecciate con quelle di vite altrui...Pensò a chi se ne era andato... A chi aveva lottato per trattenerla... ma, alla fine, aveva ceduto...A chi se ne era andato nel silenzio, senza la più piccola lacrima per averla persa...Pensò alle mani che non avrebbe più sfiorato...Alle tane che non avrebbe più accesso...Pensò di aver perso...
E di aver riacquistato...Di aver ripreso a sorridere...Di aver ripreso a sentire il suo cuore passeggiare su nuvole di dolcezze...Odorò le nuove fragranze dell'Amore...Pensò a quando disse magiche parole dopo gli anni di letargo che, miseramente, gliele avevano ibridate in fondo al cuore.Infine si ritrovò ad intessere nuove trame di un qualcosa che non aveva ben chiaro.Moderna Penelope di antichi canti...***
Il gomitolo della vita si arrotolò su se stesso...