I sogni...

Post N° 23


23.Capì che stava crescendo troppo per quel sogno. E che i sogni rimangono tali. Possono essere grandi o piccoli. Ma immodificabili. E quel giorno ne ebbe la conferma. Scoprì che la sua età stava diventando un vestito troppo pesante per l'estate che stava giungendo. "Ora... non voglio dirle che è vecchia. Ma sicuramente, prima di lei, ci sono state ragazze più giovani a cui si preferito dare la precedenza."Quelle parole le risuonarono nella mente per più volte. Rimase incredula. E le ammortizzò per il quieto vivere. Quale quieto vivere?, si chiese.All'improvviso si sentì la vecchia gallina che si trova al posto sbagliato, al momento sbagliato. Si vergognò anzi un pò per essersi intromessa ancora in un sogno per il quale lei stava crescendo.Si diede una motivazione per cui si trovava lì quel giorno. Una motivazione che prescindesse da quella ufficiale data alla selezionatrice che, davanti a lei, si arrogava il diritto di capire a fondo il suo stato d'animo. Stava tentando di continuare. Di continuare ad entrare.Ad entrare il quel mondo.In quel mondo che prima l'aveva accolta e poi l'aveva respinta.Ad entrare il quel mondo che più volte le aveva detto si. E lei aveva rinunciato per le ragioni di una vita. Perchè, appunto, stava crescendo. Perchè non le conveniva vivere in un sogno che, una volta esaudito, si sarebbe trasformato nei contorni della realtà.Un amore e odio di spinte e respinte. Di abbracci e di abbandoni. Il tutto irrorato di lacrime di perdita. Si alzò da quella sedia dalla quale era rimasta a fissare una cartina di un mondo che non avrebbe mai percorso. Tolse il disturbo con il garbo di uccello ferito. Una volta colorato. Ora spennato.