Confessioni Lunari

SIAMO SOLI????


Ognuno nella propria vita conosce attimi di solitudine. Talvolta questa solitudine è cercata e voluta, è la risposta ad un esigenza di raccoglimento e riflessione, ad un bisogno di stare a faccia a faccia con se stessi, qualunque cosa ciò possa significare.A volte, invece, la solitudine è un atto subito, involontario, un isolamento che gli altri decidono per noi senza preoccuparsi che la cosa ci stia bene oppure no.Questi sono i momenti in cui ci si sente veramente smarriti, persi nella propria forzata condizione di “isolati” dal mondo ed uscirne non è sempre semplice.Che sia un caldo rifugio in cui scegliamo di rintanarci in alcuni momenti o che sia una fredda prigione in cui siamo condannati a vivere contro la nostra volontà, la solitudine è un sentimento che l’animo umano conosce assai bene e con il quale ha un rapporto contrastante.Amica dell’analisi e della conoscenza di se stessi o pesante fardello da cui si sogna, un giorno, di potersi liberare, essa è presente in tanti momenti della nostra vita.C’è chi dice addirittura che “siamo nati soli e soli ce ne andremo”, che nonostante i 1000 e più incontri e forme di socializzazione (più o meno durature) che avvengono nell’arco della nostra esistenza alla fine la condizione di base nella quale nasciamo e nella quale moriremo è di completa e assoluta solitudine.Siamo davvero soli in questo nostro viaggio? Me lo sono chiesta spesso. Mi sono chiesta se tra due persone si può davvero instaurare un rapporto che abbatta le barriere della solitudine in cui, a quanto pare, sono destinati a consumarsi l’animo umano e la vita stessa. Forse siamo davvero nati soli ma credo che da questa condizione di isolati si possa uscire.La vita non è necessariamente un viaggio che dobbiamo compiere da soli. Il destino (o la volontà umana per chi al fato non crede) ci mette davanti a degli incontri, alcuni insignificantie alcuni importanti che durano nel tempo. Ognuno di noi ha uno o più compagni con cui confrontarsi e crescere durante il viaggio. Ognuno di noi ha conosciuto almeno una volta nella vita qualcuno con il quale non si è sentito solo. La solitudine è una presenza a cui possiamo scegliere di aprire o chiudere le porte del nostro animo. Se lo vogliamo essa entrerà, altrimenti ne resterà fuori. Anche quando subiremo un isolamento non voluto da parte di chi ci sta accanto avremo sempre la possibilità di porre fine a questa condizione. Con la volontà, guardando il mondo con gli occhi di chi vede in esso infinite possibilità, infiniti percorsi. Se ad un dato momento della nostra vita ci accorgeremo di essere rimasti soli,  gli unici a percorrere una certa strada e soffriremo per questo, saremo sempre liberi di percorrere strade diverse, di incontrare nuovi compagni di viaggio che percorrano con noi un pezzo di vita. Quanto lungo sia il viaggio che faremo insieme e la strada che percorreremo dipenderà da noi, da quanto saremo contenti del percorso intrapreso e della compagnia che avremo al nostro fianco.Riporto una poesia molto bella di Herman Hesse che, a differenza della sottoscritta, non vedeva la solitudine come una condizione da cui potersi liberare. Nonostante non la pensi come lui voglio comunque riportare questo suo testo che è stato la fonte di queste poche righe di riflessione su di un argomento tanto vasto e complesso (e che per queste ragioni non ho la benché minima intenzione di considerare in alcun modo esaurito).Un bacio a tutti ^-^Nella nebbiaStrano, vagare nella nebbia.E' solo ogni cespuglio ed ogni pietra,né gli alberi si scorgono tra loro,ognuno è solo.Pieno di amici mi appariva il mondoquando era la mia vita ancora chiara;adesso che la nebbia calanon ne vedo più alcuno.Saggio non è nessunoche non conosca il buioche lieve ed implacabilelo separa da tutti.Strano, vagare nella nebbia.Vivere è solitudine.Nessun essere conosce l'altroognuno è solo.                                    H. Hesse