Morrigan

Non imparerò mai...


L'elaborazione delle cose è sempre soggettiva. Ognuno lo fa a modo suo.Conosco persone che per una multa presa o un graffio sulla macchina stracciano l'esistenza al malcapitato che gli chiede incautamente "Come va?".Oppure persone che hanno il padre che combatte con la droga da quando sono piccole, senza una sicurezza economica o un appoggio di qualsiasi tipo ( pratico o emotivo), eppure sorridono spensierate come se la vita scorresse nel più sereno dei modi possibili, non dando così a nessuno il sospetto di quel che stia succedendo.Quelle che si sentono vittime del mondo e si flagellano da mattina a sera, vedendo una realtà distorta attraverso un vetro-sfiga che si sono costruiti con pazienza nel corso di tutta l'esistenza. E ci sono quelli che pensano che niente li tocchi, a parte le cose veramente serie (malattie, problemi familiari, lutti). Presuntuosi che credono nella forza della razionalità e del ragionamento,  che crollano emotivamente per una cosa stupida come la visione di una foto, sottoponendosi a una doccia di umiltà continua.Se io continuo così, mi escono le branchie...
Quanto so cogliona , mamma mia...