My Ghost In The Fog

Post N° 79


La donna che, uscita dall'ospedale, aveva preso un taxi, si stava dirigendo a una riunione di famiglia convocata da suo zio, il più ricco esponente.Quando suonò il campanello della villa di campagna le venne ad aprire Therese, una dolce vecchina, cameriera in quel residence da ormai cinquant'anni."Signora! Entri! Fa freddo!"Anche se in verità un'afa strana, e quasi inconcepibile nel londinese, si stava spargendo nell'aria da quella mattina (in contrasto al freddo pungente che aveva provato quella poveretta di sua sorella la notte che era stata uccisa, che burla...). Therese voleva solo essere gentile, o perlomeno alleviare in parte il peso delle parole che sarebbero calate sulla signora alla riunione da tutti i parenti.Essi infatti si erano sempre vergognati delle gemelle Charm, uniche che avevano sì fatto i soldi, sì aperto delle attività, ma in generi completamente diversi di vendita: possedevano un'intera catena di negozi d'abbigliamento con sede centrale a Camden Town, nel cuore di Londra, la via del metallo.Therese l'accompagnò dai carnefici canticchiando Loving You del Re. Si voltò di scatto davanti alla porta e, agitandole l'indice davanti al naso le disse:"1957, cara mia! 1957! Impara: always true, true to you. Mi ricordo quando eri piccola, ascoltavi quei gruppi lì...i Deep Porpul, i Deep Porpol...deriva tutto da là! Tutto tutto."E aprì la porta a vetri. La fece passare.Ogni sguardo di ogni persona nella stanza era puntato su di lei.