My Ghost In The Fog

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Sono un’idiota sono un’idiota sono un’idiota!!! Nascosta nella camera di Paul, tra le sue braccia a piangere le lacrime più amare che siano mai sgorgate dai miei occhi e la certezza che mia sorella può tutto, mentre io non posso nulla (Sore: “Devo proprio far la parte della Bestia e tu di Bell?).Paul passa la sua grande mano tra i miei capelli, mi sussurra parole in inglese che non ho nemmeno la forza di tradurre e questo mi dispiace molto, perché so che lui fa tutto questo per me, in buona fede. Perché non mi sono innamorata di uno come lui, questo colosso di dolcezza, questo gigante di bontà? Fedele, incorruttibile, che sa ciò che vuole, non barcolla, non lascia agli altri il tempo di distruggerlo. Odo il suo cuore battere accanto al mio orecchio, perché sono raggomitolata sul suo ventre, la testa appoggiata sul petto, eppure nessuno mi vedrebbe da fuori, le sue braccia sono talmente grandi da coprirmi tutta.Qualcuno bussa alla sua porta e la voce di Dani si insinua attraverso il buco della serratura nella calda camera, mia fortezza:“Paul, apri! So che è lì dentro.”Lui si alza dopo avermi fatto sedere su una poltrona, poi si dirige verso la porta e la apre un poco, giusto per vedere Dani.“Cosa vuoi? Non ti basta dimostrare a tutti quanto sei scemo?”Fiumi sgorgano dalle labbra di quello stronzo, continua a scusarsi e a dire che I*** era ubriaca e lui non sapeva quello che stava facendo e che gli dispiace…ogni suo “per favore” è una lacrima sul mio pigiama e Paul se ne accorge, tanto che chiude l’uscio in faccia al suo amico e lo chiude a chiave. Torna poi da me a domandarmi cosa mi serve. Ho tanto sonno, gli rispondo. Lui mi prende in braccio, mi porta al suo letto, si infila anche lui tra le coperte e spegne la luce, ma non tenta di fare qualcosa, solo mi abbraccia e rimaniamo così per tutta la notte e ora fa caldo e mi sento bene, sono protetta da lui e i pugni i Dani sulla porta non sono più un mio problema, perché ora c’è Paul a difendermi.