Motori, che passione
Discussioni su tutto quello che riguarda i motoriTra i numerosi scooter targati presenti sul mercato, Linhai Monarch 150 si distingue per essere un veicolo comodo ed estremamente economico, sia per quanto concerne il prezzo d’acquisto, sia per i costi di gestione, davvero contenuti.
Il suo design è piacevole e resistente al variare delle mode, perché basato su linee semplici ed ormai “classiche”, ed anche la dotazione ciclistica è in linea con quanto proposto dai protagonisti del suo segmento.
Ma più che per questi due, comunque importantissimi, elementi, il Monarch 150 GPL stupisce per il sistema di alimentazione, che viene affidato - è la prima volta che accade su uno scooter studiato per la produzione di serie - ad un moderno impianto a GPL realizzato e garantito dalla Lovato, azienda vicentina leader nel settore dell’alimentazione a gas di veicoli.
Più autonomia complessiva, un secco “no” alle targhe alterne in alcuni comuni italiani e prestazioni praticamente paragonabili alla tradizionale alimentazione a benzina, sono i fiori all’occhiello del Linhai Monarch 150 GPL by Lovato, che dimostra quindi di non avere solamente un prezzo d’acquisto invitante, ma anche una versatilità davvero eccezionale.
Il funzionamento dell’impianto a gas è ineccepibile. Il calo prestazionale è del tutto irrilevante e permette al “piccolo” Linhai di conservare inalterate tutte le sue caratteristiche dinamiche, che lo rendono piacevole da guidare all’interno delle mura cittadine e piuttosto comodo nelle gite fuori porta, grazie ad una eccellente protezione aerodinamica che devia in modo molto efficace i flussi d’aria altrimenti diretti su casco e spalle.
La voce autonomia, è sicuramente dalla parte del Monarch 150 a GPL, visto e considerato che oltre agli 11 litri di benzina, con cui si possono percorrere più di 250 chilometri, si aggiungono altri 120 km assicurati dal serbatoio di 5 litri dell’impianto GPL Lovato.
370 km lontani dal benzinaio, quindi, di cui 120 a costo dimezzato (il GPL costa poco più di mezzo euro al litro), con un occhio di riguardo per l’ambiente e lontano da quelle piccole ma grandi limitazioni della libertà di circolazione causate dalle numerose giornate di targhe alterne.
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Non lo fate anche voi quello che fà questo assassino con la sua moto piuttosto provate con una bicicletta anzichè di rovinare simili bellezze........
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FANTASTICO QUESTO VIDEO CHE HO TROVATO GUARDANDO LA GALLERIA VIDEO DI LIBERO.IT, RINGRAZIO VIVAMENTE WELCOMETOTHE_GIUNGLE PER QUESTA PERLA.
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Nuovo video della raccolta di tutti i minimezzi che sono riuscito a provare fino ad ora, ringrazio pubblicamente per la partecipazione di Omar per avermi aiutato a realizzare il filmato, senza il suo contributo non avevo la possibilità di poter dimostrare il limite che riescono a raggiungere questi fantastici mezzi.
Se qualcuno fosse interessato all'acquisto, può tranquillamente contattarmi all'indirizzo email stefanomotori@virgilio.it.............
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Quante volte avete visto la pubblicità di tanta gente che continua gridare ad alta voce ITALIA 1?
Anche noi del gruppo MOTORTEK siamo rimasti contagiati da questa nuova malattia di protagonismo assoluto e anche qui ci vogliamo mostrare......
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Il mondo delle due ruote affascina anche per la sua varietà: il costo (relativamente) basso della produzione di una moto concede ampio spazio all’artigianalità. Tuning, special su base di serie e custom sono solo alcuni esempi di lavorazione in serie ridotta, se non in esemplare unico, che spesso nasce dalla passione di qualche bravo meccanico.
Il “termometro” della sportività di una vettura o di una moto è, solitamente, il rapporto peso-potenza. Questo perché si tratta di un valore che analizza sia la bontà del propulsore che la leggerezza del telaio, esprimendo abbastanza bene la qualità globale del mezzo. Tanto per dare un’idea, le moto più sportive sfiorano il rapporto 1:1, potendo contare su circa un cavallo di potenza per ogni chilogrammo di peso.
Bene, la Martino Motor Company ha presentato Kamikaze. Tre ruote, una grafica samurai-style da urlo, ed il quattro cilindri della Suzuki Hayabusa dotato di turbocompressore ed intercooler. Il risultato? 1000 libbre di peso, circa 454 Kg, e ben 400 cavalli erogati dal 1.300 della “Busa”.
Un rapporto peso-potenza da moto con i vantaggi di una tre-ruote: deportanza aerodinamica garantita da profili appositi ed una maggior superficie di contatto con l’asfalto grazie ai tre pneumatici. Le prestazioni si preannunciano mozzafiato, la maneggevolezza e la rigidità del telaio in elementi di acciao saldato garantiscono doti dinamiche da go cart con il plus di un motore praticamente infinito
La produzione prevista parla di 100 esemplari, una serie piuttosto ridotta che alimenta il fascino della Kamikaze. Il prezzo di 80.000 dollari non è dei più bassi, se però provate ad immaginare gli sguardi della gente al vostro rombante arrivo potete ben capire che, tutto sommato, ne vale la pena…
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Il caldo e l'eccitazione aumentano gradualmente intanto che si aspetta davanti ai cancelli d'ingresso della pista, finalmente si entra tutti appassionatamente (si fà per dire) nel primo turno della mattina e si incomincia ad assagiare l'asfalto e a prendere confidenza con la pista stessa;
La pista sembra una dama che ti invita a danzare con lei curva su curva, a farti aprire il gas sempre di più e ha farti assaporare la velocità piano piano finchè non ti accorgi di iniziare a viaggiare tra la terza e la quinta marcia come niente e a sfiorare 170 - 175 km/h (per le grosse cilindrate anche di più) per poi affrontare due curve veloci oltre i 120 km/h;
Che dire, BELLISSIMO........
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E' arrivato il caldo struggente che scoglie pure l'asfalto, tempo ideale per tirare fuori dal garage, per poi cavalcare, la nostra stupenda agredendo i cordoli della pista di Castrezzato -Bs- (Prima tappa di una lunga avventura);
Sono le 10:00 del mattino tutto il nostro gruppo di baluardi eroichen piloten sta ultimando nei paddock i nostri possenti mezzi (tutti 125cc) prima di entrare in pista (unico mezzo che ha fatto fatica ad accendersi ovviamente era la mia dopo che era stata toccata dal moroso di mia sorella)...................
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ECCOMI ad evventurarmi sulle minimoto, o almeno cerco di andarci con le minimoto in qualche modo.....
........non stiamo proprio a guardare i dettagli delle cose......
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Nell’era delle depressione da parcheggio e del caro-petrolio, le citycar piccole ed economiche spopolano. I loro costi di gestione e le dimensioni contenute ne fanno delle vere e proprie regine del traffico cittadino, dove non contano tanto i cavalli bensì le doti di praticità e maneggevolezza. Considerando questi fattori, e miscelandoli con i noti vantaggi delle moto, BMW ha realizzato il C.L.E.V.E.R. Concept, in collaborazione con numerosi istituti europei. Un “ibrido” fra moto ed auto, a tre ruote, in grado di curvare inclinando l’abitacolo.
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Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 08:52
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 08:50
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 08:38
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 08:13
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 04:53