Mr Nice Guy

Restiamo amici


Siamo onesti, a me questa cosa che due persone si lasciano e poi restano amici, non mi ha mai convinto. Avete presente, quando fra persone mature ad un certo punto si arriva alla conclusione che il rapporto non funziona, e alla fine ci si lascia? A quanto pare, fra persone mature, c’è questa usanza di mantenere i contatti, sentirsi e addirittura vedersi di tanto in tanto, in veste di amici. Non trombamici, amici e basta. Amici con cui parli e basta, insomma. Quando non ci sono stati dei grandi torti, o dei motivi catastrofici che hanno portato alla fine di una storia, spesso due persone mature scelgono di  non ignorarsi definitivamente a vicenda. E a me, questa cosa, non mi ha mai convinto per niente.Ora, non ho grandi argomentazioni razionali da portare a sostegno delle mie motivazioni, però non mi piace lo stesso. Innanzitutto perché non sono una persona matura. Sono infantile, e quando una cosa non mi piace, voglio pestare i piedi, fare i capricci e dire che non mi piace senza sentir ragioni. Poi, perché ritengo che mollarsi col botto sia una soluzione estremamente comoda, rapida ed efficace. Un po’ come levarsi il cerotto a strappo: fa un gran male, tiri quattro madonne, ma in un attimo è finita e non ci devi pensare più. Del resto, sfido chiunque donnina qui presente a farsi la ceretta 1 cm al minuto, senza guadagnarsi un biglietto di sola andata per l’inferno a forza di bestemmie. E infine, perché questa cosa del restare amici è un’arma a doppio taglio.La base di tutto quanto, è che due persone che si amano, non è che smettono di volersi bene. Arrivano a trovarsi insopportabili, a desiderare di stare da sole, a volere aria, spazio e vita per conto proprio, ma non smettono di volersi bene. Serve il catalizzatore, per scatenare la separazione col botto, quella che azzera i sentimenti e spiana la strada ad una separazione senza strascichi. Che ne so, un paio di corna, oppure l’offesa imperdonabile, quella che ti fa desiderare azioni violente e catartiche. Intendiamoci, non sto sostenendo che tutte le separazioni dovrebbero finire nel sangue, però di certo ci sono i lati positivi. Tipo che se torni a casa, trovi tua moglie/fidanzata/compagna che si fa impanare dal lattaio, acchiappi il randello e li carichi di mazzate tutti e due. Poi te ne vai, felice e soddisfatto, pronto ad iniziare una vita nuova seppellendo il ricordo della tua ex sotto un bel mucchietto di odio imperituro. Senza voltarti indietro e senza avere ripensamenti.Se invece ti trovi impigliato in questa cosa del restare amici, allora è una vera fregatura. Perché ci sarà sempre un momento in cui ti ricorderai dei bei momenti che avete passato assieme, e magari andrai a sbirciare sulla sua pagina di facebook. O magari una telefonata, un aperitivo o chennesò, e in quel momento non ci sarà nessun comodo mucchietto d’odio da spargere in giro. Ammettiamolo, niente spegne i ripensamenti, meglio di una bella secchiata di sano disprezzo. Quando due persone non si sopportano più, ma non si odiano, è una situazione instabile. Sì, perché la sopportazione, per sua natura, può essere rinnovata, ed anche se i motivi che rendono l’altra persona insopportabile sono ancora tutti lì, un angolino del cervello la penserà diversamente. L’angolino della sopportazione, quello abituato a farsi carico degli scontenti, dirà che alla fine l’altra persona non ti ha fatto niente di male, e che comunque le vuoi bene. Che lui, l’angolino della sopportazione, magari potrebbe sopportare ancora un altro po’. E a quel punto, eccoli lì, arrivano in coppia nostalgia e ripensamenti. E ti passi un brutto quarto d’ora.Purtroppo non ho soluzioni da suggerire. Questa cosa di dovermi comportare da persona matura, un po’ mi mette in difficoltà. Ho seriamente accarezzato l’idea di tagliare tutti i ponti, ma ho paura di farci una brutta figura. Che magari non me ne dovrebbe fregare niente, visto che alla fine ci siamo pur sempre lasciati, ma anche se una parte di me rivendica il diritto ad un po’ di infantilismo, alla fine esito.Accetto suggerimenti.