Mr Nice Guy

God bless Viagra


Per qualche inspiegabile ragione, più di qualche mia amica mi considera una specie di atlante della sessualità maschile. Non che vogliono toccare con mano per verificare i particolari, intendiamoci, ma a quanto pare molte ritengono che il modo migliore per togliersi un dubbio sulle faccende di letto, sia raccontarmi le loro disavventure scoperecce e chiedere spiegazioni. Che sarebbe quasi una cosa lusinghiera, se non fosse per i dettagli. Infatti quello che viene fuori dai vostri racconti è così particolareggiato e specifico, che nemmeno un documentario di Piero Angela con il commento di Moana Pozzi. Ed è terrificante.Ora, io capisco benissimo che una persona che non si imbarazza per certe cose, viene in qualche modo apprezzata, e mi rendo anche conto che trovare un uomo a cui fare tutte le domande di questa terra sull’argomento, possa essere un evento abbastanza raro. Che sia pure etero, un mezzo miracolo. Voglio dire, puoi finalmente fare le domande direttamente ad un uomo e toglierti un sacco di dubbi, e magari capire non tanto cosa piace “al tuo uomo”, quanto cosa piace agli uomini in generale. E quando ti ricapita? Perché effettivamente quando vi riunite fra di voi a discutere di “teoria e tecnica della manovella”, che sembrate un team di ingegneri nella redazione di Cosmopolitan, vi manca un po’ il riscontro oggettivo. Anche se l’amica che ha succhiato più fave che caramelle è sempre un’autorità in materia, non può fornire di certo fornire il parere “di prima mano”. Ecco, io lo capisco, non crediate, solo che certe volte esagerate proprio.Fatta la domandina imbarazzante, appurato che non ci sono reazioni strane, a quel punto vuotate il sacco e lo arricchite di dettagli e di particolari innominabili. Seriamente fanciulle, quando vi ci mettete, siete terribili, ed io in questi anni ho sentito veramente le peggio cose. Perché siete tutte a cinguettare “ah! l’amore…” con occhietti sognanti, ma quando si parla di mortaio e pestello o di battere il tappeto, siete meglio di Biscardi con la moviola in campo e la giuria del Processo del lunedì. Va da sè, che 9 volte su 10, noi maschietti ci facciamo una figura veramente tragica. La lista di gaffe maschili che ho sentito raccontare è imbarazzante, per non parlare poi di commenti su durata, modalità e qualità del rapporto. Se soffrissi particolarmente di ansia da prestazione, sarei un uomo finito.Ora, va da sé che in qualità di uomo, la cilecca non mi è sconosciuta. Non è mai stata un problema, ma ogni tanto capita a tutti. Poi ho 35 anni, vado per i 36, per cui non ho più l’ormone galoppante pronto a sostenermi nel momento del bisogno, senza contare che lavoro alla scrivania da anni, quindi non ho di certo la prestanza fisica di Tarzan. Il fatto che a letto me la sia sempre cavata bene, è quindi solo di magra consolazione quando rifletto sul mio futuro erotico-sentimentale. Se penso a tutto quello che mi hanno raccontato, con la telecronaca e il commento a bordo campo, ogni tanto mi viene un brivido.Per fortuna, quando mi succede, mi ricordo delle meraviglie della scienza e della medicina, di cui il più fulgido esempio è senza dubbio il Viagra. A pari merito con il Cialis, anche se mi hanno detto che è pure meglio. E allora mi tranquillizzo. Se un giorno dovessi accorgermi che l’attrezzatura dà segni di pigrizia, che le fiamme del desiderio ardono un po’ fiacchette, nessun problema, c’è la diavolina in pillole.  In quel momento realizzo che se proprio dovessi averne bisogno, grazie alla pillolina miracolosa mi sarà risparmiato di diventare l’ennesimo aneddoto buffo da raccontare alle amiche. Dopo tutte quelle che ho sentito, fatemelo dire, grazie a Dio c’è il viagra, perché niente ti stronca un’erezione come una donna che ti racconta i dettagli.Perchè insomma, uno ha pure un orgoglio da difendere.