Mr Nice Guy

Aggiornamenti dal fronte: ASAP?


Anche aprile è andato, ed è stato un mese intenso, ma particolarmente breve. L’altro giorno ero in ufficio che compilavo la nota per i rimborsi spese, e mi sono accorto che fra trasferte, viaggi e festività, ho passato alla scrivania soltanto 9 giorni. Magari qui non se n’è accorto nessuno, perché comunque in un modo o nell’altro un post al giorno l’ho quasi sempre pubblicato, però vi posso assicurare che i chilometri di questo mese me li sento tutti sulla schiena. E visto che mi hanno chiuso il centro massaggi cinese, non ci posso nemmeno fare niente.In ogni caso oggi è il mio compleanno, e ne faccio 36, per cui oggi senza dubbio mi sento un anno più vecchio. Già me ne sentivo 50 da quando ne ho 25, adesso che ho superato la metà dei 30 e punto verso i 40, praticamente mi sembra di essere una mummia egizia, con tanto di fasciatura integrale e maledizioni a corredo. Che sarà pure vero che il bello di essere uomini comincia dopo i 30 anni, ed io mi sento di confermarlo, ma se ne avessi 31 invece di 36, sarei decisamente più contento.Tanto per dirne una, da quest’anno in avanti, tutte le ragazze entro i 29 anni mi sembreranno troppo giovani per poterci avere una relazione. Sarà perché i miei hanno 6 anni di differenza fra di loro, sarà che la mia fidanzata più giovane aveva al massimo 6 anni meno di me, ma per me 6 anni di differenza sono decisamente il massimo all’interno di una coppia. Quindi la mia prossima fidanzata non potrà avere meno di 30 anni, e dopo 18 anni di relazioni con le ventenni, questa è un po’ la fine di un’epoca. Per carità, mio fratello che ne ha 34, sta con una ragazza di 23, ma siamo onesti, io sinceramente ancora mi domando di che cavolo parlano, con tutta quella differenza d’età.In ogni caso, la questione “amore & relazioni” decisamente non si pone, visto che ancora sono mezzo in lutto per l’ultimo matrimonio che ho deciso di schivare, e soprattutto ho altri pensieri per la testa. Certo, il fatto che la mia ultima ex già sia felicemente innamorata di un altro, magari mi fa pensare che prendo questa cosa con un po’ troppa serietà, ma tutti i giorni mi sveglio nella casa che avevo comprato per farci una famiglia, e non posso fare a meno di pensarci. Senza contare che la questione lavoro, assorbe decisamente tutte le mie risorse mentali.Ad essere proprio sinceri, sono abbastanza esaurito. Nel senso di esaurito per davvero, esaurito nella testa. Tante volte mi domando se non ho un esaurimento nervoso soltanto perché nella mia vita ne ho passate veramente tante, comprese situazioni in cui la mia aspettativa di vita si era improvvisamente ridotta a 5 anni, oppure se in realtà sono una pappamolla lamentosa, pericolosamente incline alla depressione ed incapace di stringere i denti di fronte alle umiliazioni per più di qualche anno. Ultimamente me lo domando spesso.Fatto sta che dopo averci pensato per un anno, e dopo aver fatto tutti i conti fra ferie accumulate e periodi di preavviso, alla fine di questo mese dovrei dare le dimissioni dallo studio, per trasferirmi ai primi di settembre e aprirmi l’attività in proprio. Lo devo fare per la mia salute mentale, e soprattutto per la mia salute fisica, visto che ho una gastrite micidiale e non mi faccio una risata decente da aprile dell’anno scorso, cioè da quando mi hanno retrocesso da direttore tecnico a scribacchino. In un modo o nell’altro me ne devo andare da qui. Certo, avrei preferito trovare un posticino in qualche fabbrichetta nell’alto vicentino, ma la crisi è quella che è, e 2 anni di mobbing, con tanto di riduzione dello stipendio, mi sembrano decisamente abbastanza.Quindi questo mese andrò dai sindacati per la prima volta in vita mia, presenterò il mio caso, e mi farò dare una mano con la lettera di dimissioni. Perché a quanto pare, la riduzione di stipendio l’hanno fatta solo a me. Poi se sarà opportuno, a settembre vedrò se vale la pena fare qualche azione contro il mio titolare per la faccenda della retrocessione e dello stipendio, ma sinceramente non è che me ne frega molto. Certo, si parla di una decina di migliaia di euro, ma in questo momento sono più preoccupato per la nuova attività.Perché siamo onesti, per come sto messo io, e per come sta messa l’economia, l’ultima cosa di cui ho voglia è andare a cominciare un’attività in proprio, con alcune buone prospettive, ma nessuna sicurezza. Per carità, non ho moglie e figli da mantenere, sono abituato a campare con poco, ho addirittura qualche soldo da parte e ho persino coperto la questione del mutuo di casa passandolo a mio fratello. Quando mi trasferirò a Bassano, lui  lascerà l’appartamento dove sta in affitto e andrà a casa mia, senza spendere un centesimo in più e guadagnandoci un giardino, un bagno aggiuntivo e altri 80 metri quadrati di spazio. Che mi sembra pure un affare, peccato per i vicini rompicoglioni.Tuttavia, anche se razionalmente mi rendo conto di avere delle buone carte da giocare e delle ragionevoli possibilità di successo, con niente da perdere e tutto da guadagnare, sinceramente ne farei a meno. Ma tant’è, non è che si può avere tutto, e nella vita si vince e si perde, anche se più spesso si perde.In ogni caso, questa sera vado a festeggiare fuori con un paio d’amiche e si va al ristorante giapponese, venerdì vado a farmi il tatuaggio di cui parlavo un paio di mesi fa (mai scelta fu più azzeccata), e questo mese fra una trasferta e l’altra dovrebbe (in teoria) filare via abbastanza agevolmente. Che a volerci proprio pensare, se filasse via abbastanza bene da far slittare le dimissioni di un altro po’, nemmeno mi dispiacerebbe. Perché non ne posso più, ma l’alternativa mi mette parecchia angoscia.Incrociamo le dita!