Mr Nice Guy

La maledizione dell’orso mannaro


Siamo onesti, i blogger sono gente strana. Voglio dire, non è che siamo anormali, però siamo strani forte. Innanzitutto passiamo il nostro tempo a scrivere “la mia vita & altre vaccate” in pubblico, che già questo non è propriamente normale. Poi abbiamo tutti quanti una dipendenza da internet più o meno marcata, che anche qui, ci sarebbe da discutere. Ma la caratteristica che più ci contraddistingue è la maledizione dell’orso mannaro. Ogni luna piena veniamo presi da incontenibili attacchi di orsite.Che la categoria dei blogger fosse una un po’ particolare, non ci vuole molto a capirlo. Amici blogger, guardatevi in faccia, guardatevi allo specchio, guardatevi dentro, guardatevi con gli occhi di un estraneo, e poi abbiate il coraggio di dire che non vi sentite almeno un po’ fuori fase rispetto al resto del mondo. Non è che siamo tutti uguali nemmeno fra di noi, s’intende, ma una cosa è proprio al di là di ogni ragionevole dubbio: siamo diversi dagli “altri”.Con proporzioni diverse, tolti i tecnologicamente esclusi e gli adolescenti, possiamo dividere il popolo di internet in 3 grossi gruppi: i surfer (o “lurker”), i blogger e i social. I surfer o lurker sono quelli che internet lo usano per leggerci le cose, andare su youtube o frequentare i forum, i social sono quelli che passano il tempo appiccicati a facebook o twitter sul cellulare, magari a sparare cazzate su quanto sono fighi, e i blogger sono quelli come me. Dei 3 gruppi, i blogger sono quelli che gli altri li guardano e dicono che sono strani. E hanno pure ragione.Per carità, anche passare il tempo a strisciare il dito sul tablet o su un cellulare grosso come un vassoio da caffè non è proprio da gente tutta dritta nel cervello, ma si sa che la normalità è un concetto statistico. La massa definisce la normalità, quindi i social sono normali, secondo lo standard e il sentire comune. I surfer o i lurker sono abbastanza invisibili, si fanno le loro cose su internet, magari frequentano i loro forum, ma in sostanza se ne stanno a chiacchierare fra di loro o a leggere gli altri, e nessuno gli dice niente. Sono gli insospettabili, insomma. Poi magari hanno una dipendenza da chat o soffrono di masturbazione compulsiva, ma non lo sa nessuno e quindi va bene.Per quanto riguarda i blogger, invece, storia diversa. Tralasciando il fatto de “la mia vita & altre vaccate”, che è talmente grossa che la gente ci fa le tesi di laurea, già con la dipendenza da internet siamo all’artiglieria pesante. Anche se sono fermamente convinto che ci siano più masturbatori compulsivi che blogger, la differenza è che noi, la nostra dipendenza, la abbracciamo in pieno. Tanto per dirne una, io giro col portatile sempre in valigia, e non vado in un albergo se non c’è la wi-fi.Qualche tempo fa dicevo alla Ale che anche solo questo fa di noi dei casi umani. Poi magari gli altri blogger, come me su internet ci guardano solo i blog degli amici, la posta e i film in streaming, ma non prendiamoci in giro. La maggior parte dei blogger col computer già ci lavora, quindi il fatto che quando torniamo a casa ci mettiamo nuovamente al piccì, già dovrebbe suonare come un campanello d’allarme. Eppure, credetemi, io non me ne faccio assolutamente un problema.Infine, c’è la caratteristica saliente di ogni vero blogger: la maledizione dell’orso mannaro. Ogni blogger che si rispetti, di tanto in tanto, piuttosto che passare il tempo in compagnia di parenti o amici, preferisce starsene a casa a farsi gli affari suoi. Esattamente come un orso che va in letargo, periodicamente ci infiliamo nella tana pronti a ringhiare a tutti quelli che si avvicinano. Perché vogliamo “i nostri spazi” per fare “le nostre cose”, che generalmente sono qualche hobby assurdo da fare in completa solitudine.Certo, è difficile conciliare gli attacchi di orsite per esempio con la vita matrimoniale, ma non è un caso che la maggior parte di noi sia single oppure comunque viva da solo. Siamo animali solitari, come gli orsi. Certo, abbiamo la nostra vita sociale e la vita di relazione, ed esattamente come gli orsi ci incontriamo con gli altri e possiamo addirittura essere ammaestrati. Però la vera natura dell’orso ogni tanto viene fuori, soprattutto quando ci piglia l’incazzatura oppure abbiamo un dispiacere.A quel punto, io come tanti altri blogger, preferisco isolarmi dal resto del mondo. Perché divento una creatura spiacevole, un orso incazzato con l’umore di un gatto bagnato e l’irritabilità di una vespa con la sindrome premestruale. Per il bene degli altri, è meglio se non mi faccio vedere in giro. Meglio se mi chiudo nella tana, fino a quando non è passata la luna piena, e la maledizione dell’orso mannaro sparisce per un altro po’ di tempo. E guai se qualcuno mi cerca, non voglio vedere nessuno e non voglio parlare con nessuno. Non voglio nemmeno scrivere, ed è per questo che i post li scrivo sempre in anticipo.Perché scrivere con gli artigli, non sembra, ma è un bel casino.