Mr Nice Guy

Le cose che non puoi raccontare


In qualità di maschio adulto, impari che quando si tratta di sesso e di relazioni, ci sono delle cose che semplicemente non puoi raccontare. Alcune cose non sta bene sbandierarle in giro, altre a dirle ci fai la figura del fesso, e poi ci sono quelle che non ti crede nessuno. A farne una che se non ti credono non sta bene, e se ti credono ci fai la figura del fesso, ci vuole decisamente talento.Le cose che non puoi raccontare perché non è opportuno sono facili da individuare. Se la prima sera che esci con una ragazza ci vai a letto, e poi la timbri da tutte le parti per buona parte della notte, molto semplicemente non puoi andare a dirlo in giro. Nel senso, magari puoi accennare la cosa agli amici, ma ad aggiungere troppi dettagli non ci fai una bella figura, e la povera disgraziata passa inevitabilmente per zoccola. Che magari è un tesoro di ragazza, ma se l’ha pigliato davanti, dietro, sopra, sotto e pure al volo al primo appuntamento, a raccontarlo non sta bene.D’altra parte, anche se succede il contrario non è il caso di andare a sbandierarlo ai quattro venti. Andare clamorosamente in bianco o la cilecca capitano a tutti, ma per quanto riguarda le defaillance a letto, meglio stendere un velo di pietoso silenzio. Metti che organizzi la seratina romantica, offri la cena, fai conversazione interessante, e poi ti becchi un due di picche colossale o sul più bello l’attrezzatura ti va in sciopero, se lo racconti, è proprio una figura misera. QuindiuQuiQuuusdfgvihQui potendo, sorvolerei.Per quanto riguarda le cose che poi la gente non ti crede, tante volte la realtà supera la fantasia, anche per le faccende di letto. Senza voler aggiungere troppi particolari alla questione, diciamo che tutti quanti abbiamo una mezza idea di almeno un paio di esperienze che se le racconti, poi ti guardano con l’aria incredula. Quelle storie che nove volte su dieci, ci fai la figura del cazzaro. Visto che non mi pare il caso di convocare i testimoni, anche in quel caso io eviterei.Tuttavia, ho scoperto sulla mia pelle che ci sono degli episodi per cui non importa se o cosa racconti, alla fine è comunque un problema. Metti ad esempio la prima sera che esci con la ragazza che ti piace, che finisci sul letto a chiacchierare fino all’alba, oppure la seconda volta che la vedi, che ci passi tutto il week end appiccicato, in quei casi devi stare molto attento a cosa racconti. Se accenni al fatto che in tutto il tempo ti sei tolto di dosso solo le scarpe, la gente magari si fa un’idea sbagliata, e non sta bene. Se aggiungi però che non c’è stato niente altro che uno sbaciucchiamento continuo, va a finire che non ti crede nessuno.Prendi due adulti consenzienti, 70 anni in due, che prima passano una notte sul letto fino all’alba e dopo un intero week end appiccicati con la colla, e non ti crede nessuno che non hai timbrato il cartellino. Ripetutamente, tra l’altro. Quindi se lo dici, la gente pensa che li prendi per il culo e non ti crede. Ma se per caso riesci a convincere chi ti ascolta che hai veramente fatto l’adolescente appiccicoso senza combinare nulla, inevitabilmente ci fai la figura del fesso. Da qualsiasi parte la guardi, è una fregatura.Insomma, ammettiamolo, è ragionevolmente inverosimile. Non esiste al mondo che due persone adulte e vaccinate fanno i piccioncini così spudoratamente, con gli occhioni a cuoricino e il sorrisetto ebete, con tanto di pomiciata al parco, e poi non combinano nemmeno. Non per giorni interi e non a 30 anni suonati da un pezzo. Ma se ti credono, è peggio.In quei casi, c’è una sola cosa da fare: bisogna mentire.Per evitare situazioni imbarazzanti, io e quell’altra poverella abbiamo quindi concordato la versione ufficiale dell’accaduto, quella da raccontare ai curiosi. La versione che non ci costringerà a spiegare perché, per come, e soprattutto che verrà accettata da tutti senza ulteriori domande. Una storia sufficientemente banale, che non ci esporrà al rischio di non essere creduti, o peggio, di essere creduti. La versione ufficiale, è che alla fine abbiamo fatto l’amore. Niente dettagli, niente spiegazioni.Perché a spiegare i sentimenti, poi la gente non capisce.