Mr Nice Guy

Le tragiche costanti delle mie relazioni


Ripensando alle mie storielle passate, ci sono stati svariati motivi per cui le cose non sono funzionate. In sostanza, motivi diversi per ragazze diverse, come è giusto che sia. Ma per quanto riguarda le mie tre fidanzate storiche, a fare un’analisi in retrospettiva c’è da riconoscere alcuni punti di contatto. Cose che si sono ripetute nel tempo, che possiamo chiamare le “tragiche costanti”.In sostanza, come notavo tempo fa, continuo a fare le stesse cose ed ad ottenere gli stessi risultati, e sarebbe pure strano aspettarsi il contrario. Da quando ho capito che probabilmente la mia donna ideale non va bene, ho cercato di vedere se c’è dell’altro, e mi sono accorto di queste tre caratteristiche di tutti i miei rapporti:la mia passione per le secchione biondine e rotondette.Lo scaricamento di protesta.Il fatto che fossero tutte donne super impegnateIl primo punto può essere liquidato abbastanza in fretta come una cosa contingente ed inevitabile. Intanto sto in Veneto, dove le bionde sono almeno il 40%, poi mi piacciono le donne che mangiano, quindi per forza sono un po’ rotondette, e infine di una donna mi piace soprattutto la testa, quindi se una donna ha la testa buona, spesso è una secchiona. Se a questo aggiungiamo che per principio non rimorchio in palestra, in discoteca e che non ballo la salsa, ma che faccio almeno un corso all’anno, per forza di cose frequento solo un certo tipo di donne.In merito al secondo, le tre donne con cui ho vissuto e che mi volevo sposare, sono passate tutte attraverso uno “scaricamento di protesta”. Quando a fronte alla questione “di principio” non si trovava il modo di venirne fuori, ad un certo punto io le lasciavo. Chi lo sa, magari speravo che le cose sarebbero cambiate. Però siccome ero innamorato, dopo un po’ tornavo da loro, col problema ancora assolutamente intatto e la strada per il fallimento aperta e spianata. Anni dopo, lo stesso problema portava allo scaricamento definitivo. Ma del resto, se ad un bambino una cosa prima gliela togli e poi gliela ridai senza che sia cambiato niente, quello capisce che va bene, e quindi continua a fare come stava facendo.La terza costante, è la questione delle donne super impegnate. Le mie donne e le mie amiche sono sempre state carrieriste con le giornate strapiene, impegnate dal lunedì al sabato, e spesso anche la domenica. In compenso, nel loro tempo libero, avevano altri impegni e cose da fare. Avrei centinaia di episodi da raccontare, e quando dico centinaia, sono decisamente centinaia. Perché in 12 anni di fidanzamenti, gli episodi li conti in centinaia. Tuttavia bastano soltanto due esempi per farvi capire l’entità della questione.Il primo, è che in anni di convivenza, le mie fidanzate mi hanno preparato il pranzo o la cena soltanto 3 volte. Tre fidanzate, in 12 anni, una volta a testa. Potrei tirarla lunga a raccontare i perché e i per come, ma credo che i numeri parlino da soli. Una volta a testa, in 12 anni, perché non avevano tempo per farlo, sabati e domeniche comprese. Chi vi parla, si fa le trasferte in giro per l’Italia e lavora almeno 50 ore a settimana, ma i pasti si facevano tutti i giorni.Il secondo, è che mi sarebbe sempre piaciuto fare i finesettimana in giro. Partire il venerdì sera, rientrare la domenica, e stare due giorni al mare o in montagna. Perché non c’è niente di più bello che uscire dal lavoro, con la valigia pronta in macchina, e andarsene lontano da tutto, in riva al mare o in cima alla montagna. Mi sarebbe piaciuto così tanto, che ho sempre detto “pago tutto io”, viaggio, pernottamento e spese varie. Con una non c’è stato verso, con un’altra nemmeno, e con l’ultima solo un paio di volte. Perché non avevano tempo.E che ci crediate o meno, a me questa cosa del “non avere tempo” mi ha traumatizzato tantissimo. Perché io sono uno che si dà completamente, e quando dico che la donna che amo diventa il centro del mio universo, lo penso per davvero. Non si tratta di avere un rapporto simbiotico, si tratta di far entrare una persona nella tua vita. Insomma, più che di priorità, è una questione di condivisione. Un conto è averci una donna in casa, e un conto è avercela nella vita. Quando ce l’hai in casa, è una coinquilina, quando ce l’hai nella vita, è la tua compagna.Quando ho conosciuto la Miss, io queste costanti le ho osservate per bene. Intanto non è biondina e rotondetta, e poi ancora facciamo fatica a realizzare di avere una relazione, figuriamoci scaricarsi. Di certo però, per un motivo o per l’altro, è una di quelle super impegnate, e quando penso che lavora anche il sabato mattina, mi vengono un po’ i brividi. Fortunatamente mi ha già preparato due volte il pranzo, una volta la cena, e anche se non conta visto che non viviamo assieme, la cosa fa ben sperare. Inoltre ci siamo appena fatti un finesettimana a Berlino, quindi anche lì, dovremmo esserci.Metti che stavolta mi va di culo…