All’interno di una relazione di coppia, prima o poi si affrontano dei problemi che non possono essere risolti. Facendoci caso, ci si accorge che possono essere divisi in due tipologie: quelli irrisolvibili, e quelli con soluzioni inaccettabili. Contrariamente a quanto si crede, quelli veramente fatali sono i problemi con soluzioni inaccettabili.Quando si parla di problemi irrisolvibili, generalmente si pensa a cose grosse o a questioni di principio. Mariti che picchiano le mogli, gioco d’azzardo, droga, ma anche la gelosia ossessiva o il rispetto della privacy. In realtà, spesso i problemi irrisolvibili sono un po’ delle sciocchezze. Tipo schiacciare il tubetto del dentifricio a metà, lasciare la tavoletta del water alzata o seminare calzini e mutande in giro per casa. E sono veramente irrisolvibili, mica scherzi. Provate ad insegnare ad una donna a schiacciare il tubetto del dentifricio dal fondo, e vi accorgerete che è più facile far ballare il tip tap ad un elefante.Durante una relazione, di tanto in tanto quindi ci si imbatte in un problema irrisolvibile. Non perché ci sia una colpa, quanto per l’incompatibilità della situazione. Magari uno dei due è disordinato, e l’altro è un maniaco di ordine e pulizia. Quando sbatti la faccia di fronte ad una cosa del genere, non c’è molto da fare. Non si può trasformare un casinista in un perfettino o viceversa, è una questione di carattere. Oppure metti che uno russa tipo un boscaiolo canadese, come il sottoscritto, e l’altra metà della coppia ha il sonno leggerissimo. Non ci sono tappi che tengano e cerotti per il naso che faranno smettere di russare, una cosa del genere, te la tieni e basta.Quando c’è un problema irrisolvibile, in sostanza l’unica soluzione è accettare la questione o rifiutarla. Perché non c’è una volontà, dietro al problema, è semplicemente un dato di fatto. E come recita un detto zen, “se un problema ha una soluzione, mettila in pratica e non pensarci più. Se non ha una soluzione, non ci pensare”. Quindi se il problema irrisolvibile è una cosa grossa, tanti saluti a tutti, ma se è una cosa accettabile, te la tieni e te ne fai una ragione. Tipo che se la donna che ti sta a fianco passa tutta la notte a girarsi nel letto come una trottola, o la scarichi dopo un mese, o te la metti via e ti abitui.È tutta un’altra storia, invece, quando il problema è risolvibile, ma la soluzione è inaccettabile. E la soluzione inaccettabile, si riconosce quando uno dei due, generalmente quello che viene accusato di essere causa del problema, dopo una serie di ragionamenti conclude con “non ci sono alternative”. Come la compatibilità degli orari della settimana scorsa, dove uno fa all’altro “i tuoi orari di lavoro sono terribili per la nostra coppia”, e l’altro risponde “dovrei cambiare lavoro, ma non lo trovo. Non ci sono alternative”. A quel punto, chi è scontento della situazione, chi ha sollevato il problema, se lo tiene, e lo deve accettare. E come cosa, è dura da mandare giù.Intendiamoci, le uniche cose veramente inaccettabili, sono quelle che ledono la dignità di una persona. Tutto il resto, problemi e soluzioni, può essere accettato. Quindi di solito, quando uno dice che non ci sono alternative, l’altro accetta il problema. Se il prezzo da pagare non è troppo alto, allora accetta. Si accontenta. Si sforza addirittura di trovare il lato positivo della cosa. Tuttavia, l’accettazione di un problema deve essere completa, totale ed incondizionata, senza ripensamenti.Il punto è che la disposizione ad accettare un problema, nel tempo vacilla inesorabilmente, così il problema prima o poi ritorna fuori. Solo che a forza di sopportare è lievitato, è diventato inaccettabile, e la situazione precipita. Una metà della coppia non capisce come si possa insistere su un problema che non ha alternative, e l’altra non capisce come non si voglia mettere in atto una soluzione.Insomma, se un problema irrisolvibile è il classico elefante nella stanza, un problema con una soluzione inaccettabile è più simile ad una tregua armata. Puoi ignorare l’elefante, puoi addirittura riderci su, ma non puoi ignorare l’esercito appostato lungo i confini che continua ad armarsi, pronto a farti secco. Ed è questa è la vera fregatura dei problemi con soluzioni inaccettabili. Anche se li vedi da lontano, con margini di anticipo più che abbondanti, o li risolvi, o prima o poi ti attaccano a tradimento.Paradossalmente quindi, i problemi irrisolvibili sono meno gravi dei problemi che hanno una soluzione. Perché puoi accettare che una cosa non abbia una soluzione, ma non che una persona si rifiuti di metterla in atto. Quello, ti fa veramente arrabbiare.E tutto sommato, è pure comprensibile.
I problemi irrisolvibili
All’interno di una relazione di coppia, prima o poi si affrontano dei problemi che non possono essere risolti. Facendoci caso, ci si accorge che possono essere divisi in due tipologie: quelli irrisolvibili, e quelli con soluzioni inaccettabili. Contrariamente a quanto si crede, quelli veramente fatali sono i problemi con soluzioni inaccettabili.Quando si parla di problemi irrisolvibili, generalmente si pensa a cose grosse o a questioni di principio. Mariti che picchiano le mogli, gioco d’azzardo, droga, ma anche la gelosia ossessiva o il rispetto della privacy. In realtà, spesso i problemi irrisolvibili sono un po’ delle sciocchezze. Tipo schiacciare il tubetto del dentifricio a metà, lasciare la tavoletta del water alzata o seminare calzini e mutande in giro per casa. E sono veramente irrisolvibili, mica scherzi. Provate ad insegnare ad una donna a schiacciare il tubetto del dentifricio dal fondo, e vi accorgerete che è più facile far ballare il tip tap ad un elefante.Durante una relazione, di tanto in tanto quindi ci si imbatte in un problema irrisolvibile. Non perché ci sia una colpa, quanto per l’incompatibilità della situazione. Magari uno dei due è disordinato, e l’altro è un maniaco di ordine e pulizia. Quando sbatti la faccia di fronte ad una cosa del genere, non c’è molto da fare. Non si può trasformare un casinista in un perfettino o viceversa, è una questione di carattere. Oppure metti che uno russa tipo un boscaiolo canadese, come il sottoscritto, e l’altra metà della coppia ha il sonno leggerissimo. Non ci sono tappi che tengano e cerotti per il naso che faranno smettere di russare, una cosa del genere, te la tieni e basta.Quando c’è un problema irrisolvibile, in sostanza l’unica soluzione è accettare la questione o rifiutarla. Perché non c’è una volontà, dietro al problema, è semplicemente un dato di fatto. E come recita un detto zen, “se un problema ha una soluzione, mettila in pratica e non pensarci più. Se non ha una soluzione, non ci pensare”. Quindi se il problema irrisolvibile è una cosa grossa, tanti saluti a tutti, ma se è una cosa accettabile, te la tieni e te ne fai una ragione. Tipo che se la donna che ti sta a fianco passa tutta la notte a girarsi nel letto come una trottola, o la scarichi dopo un mese, o te la metti via e ti abitui.È tutta un’altra storia, invece, quando il problema è risolvibile, ma la soluzione è inaccettabile. E la soluzione inaccettabile, si riconosce quando uno dei due, generalmente quello che viene accusato di essere causa del problema, dopo una serie di ragionamenti conclude con “non ci sono alternative”. Come la compatibilità degli orari della settimana scorsa, dove uno fa all’altro “i tuoi orari di lavoro sono terribili per la nostra coppia”, e l’altro risponde “dovrei cambiare lavoro, ma non lo trovo. Non ci sono alternative”. A quel punto, chi è scontento della situazione, chi ha sollevato il problema, se lo tiene, e lo deve accettare. E come cosa, è dura da mandare giù.Intendiamoci, le uniche cose veramente inaccettabili, sono quelle che ledono la dignità di una persona. Tutto il resto, problemi e soluzioni, può essere accettato. Quindi di solito, quando uno dice che non ci sono alternative, l’altro accetta il problema. Se il prezzo da pagare non è troppo alto, allora accetta. Si accontenta. Si sforza addirittura di trovare il lato positivo della cosa. Tuttavia, l’accettazione di un problema deve essere completa, totale ed incondizionata, senza ripensamenti.Il punto è che la disposizione ad accettare un problema, nel tempo vacilla inesorabilmente, così il problema prima o poi ritorna fuori. Solo che a forza di sopportare è lievitato, è diventato inaccettabile, e la situazione precipita. Una metà della coppia non capisce come si possa insistere su un problema che non ha alternative, e l’altra non capisce come non si voglia mettere in atto una soluzione.Insomma, se un problema irrisolvibile è il classico elefante nella stanza, un problema con una soluzione inaccettabile è più simile ad una tregua armata. Puoi ignorare l’elefante, puoi addirittura riderci su, ma non puoi ignorare l’esercito appostato lungo i confini che continua ad armarsi, pronto a farti secco. Ed è questa è la vera fregatura dei problemi con soluzioni inaccettabili. Anche se li vedi da lontano, con margini di anticipo più che abbondanti, o li risolvi, o prima o poi ti attaccano a tradimento.Paradossalmente quindi, i problemi irrisolvibili sono meno gravi dei problemi che hanno una soluzione. Perché puoi accettare che una cosa non abbia una soluzione, ma non che una persona si rifiuti di metterla in atto. Quello, ti fa veramente arrabbiare.E tutto sommato, è pure comprensibile.