Mr Nice Guy

Il dilemma dell'innamorato


Credevo che la prima settimana da ufficialmente "disoccupato" sarebbe stata decisamente tranquilla, sonnolenta come un pigro risveglio dopo le vacanze. Magari potevo aspettarmi che sarebbe stata all'insegna dell'ansia, della preoccupazione e dell'angoscia esistenziale. Non potevo sbagliarmi di più. Mettersi in proprio, è come essere innamorato di due donne.Uno si aspetta che tornare libero dopo tanti anni di lavoro dipendente, sia un po' come diventare nuovamente single. Gli uomini che tornano single dopo anni di relazione, spesso si chiudono in casa, non vedono nessuno, e come gli orsi che escono dal letargo, ritornano alla vita sociale dopo parecchio tempo. C'è un dramma da superare, mica son bazzecole. Magari le donne al contrario si passano un paio di settimane a piangere e poi via! tutta vita! ceretta alla brasiliana, tutte le sere fuori e rimorchio selvaggio! Però gli uomini di solito no. O almeno, io non l'ho mai fatto, e chi passa di qua a leggere, lo sa.Invece, per quanto riguarda il lavoro, non è stato così. Sono rientrato dalle ferie con la Miss lunedì all'ora di pranzo, e da allora non sono stato fermo un secondo. Anche se nessuna agenzia immobiliare è stata incenerita dal fuoco purificatore, nè bersagliata da fulmini vaganti o esplosa in un attentato terroristico, io quando non sono in macchina, sono in giro a vedere uffici. Ancora non ho cominciato l'attività, e già c'è gente che preme per affidarmi dei lavori che non ho idea nè di quando potrò fare, nè di come farò a fatturare. Oggi vedo il commercialista, al quale ho addirittura messo fretta dicendo "devo cominciare!". Infine, ieri mi ha chiamato un'agenzia, per un posto di lavoro a tempo indeterminato.Che questa del posto di lavoro, mi ha messo pure un po' in difficoltà. La settimana scorsa l'Ingegnera mi chiama per segnalarmi un’offerta di lavoro e mi suggerisce di candidarmi perchè sono perfetto per il posto. “Non bisogna mai lasciar scappare le opportunità”, mi dice. Venerdì sera invio la candidatura, e ieri mattina mi chiamano. Praticamente come l'hanno letta, mi hanno telefonato. E lì, è scattata la crisi. Ho passato un anno a cercare un lavoro come quello che mi hanno offerto, 6 mesi fa avrei accettato al volo e anche per solo 1200 euro, eppure in quel momento mi sono trovato veramente in difficoltà.In sostanza, mi sono trovato di fronte al classico dilemma dell’innamorato. Uno corteggia per un sacco di tempo una donna di cui è innamorato, riceve una serie di 2 di picche grossi come tabelloni della Vodafone, fino a che ad un certo punto si mette l'anima in pace e inizia a guardare altrove. Dopo un po’ di tempo incontra una ragazza interessante, ma non appena inizia a frequentarla, l’altra si rifà viva e lo invita a cena e dopocena. Lì sorge il dilemma: cosa fare? Ignorare la vecchia fiamma, ritornare sui propri passi, o addirittura provare a tenere il piede in due staffe per qualche tempo?Qualcuno potrebbe dire che il lavoro e l’amore sono cose diverse, e che non si possono fare paragoni di questo tipo. Io non sono tanto d’accordo. Alla fine, la vita con la persona giusta, è tanto importante quanto un lavoro che ti dia da mangiare e un minimo di soddisfazione. Qualcun altro, che una cena senza il dopocena, anche per vedere solo che aria tira, sarebbe da fare comunque. Già lì sarei più d’accordo, magari non se si trattasse di due donne, perchè la correttezza per certe cose è fondamentale, ma per il lavoro, magari un semplice colloquio non fa di certo male a nessuno.Però il punto della questione è decisamente un altro. Nel momento stesso in cui uno si mette l’anima in pace, chiude un capitolo e decide di cominciare una cosa diversa, che sia lavoro o che sia amore, ci sono dei sospesi da troncare. Insomma, non c’è spazio per le indecisioni. La vecchia storia alla Karate Kid, espressa con le immortali parole del maestro Mihagi: “Se impari karate, bene. Se non impari karate, bene. Se impari karate ‘speriamo’, ti schiacciano come acino d’uva”.Chiaramente, è più facile imparare il karate che scegliere fra lavoro in proprio e lavoro dipendente, o scegliere fra la vecchia fiamma e la nuova. Quindi, anche se non andrei mai ad una cena con la vecchia fiamma che ha cambiato idea, due chiacchiere con quelli che mi hanno offerto il posto di lavoro le ho fatte comunque. Così ho scoperto che sono dei miei vecchi clienti, che però stanno ad un’ora di macchina da casa mia, e non ho voglia di farmela tutti i giorni andata e ritorno. Di sicuro, comunque, quando le opportunità capitano al momento giusto è un conto, ma quando capitano al momento sbagliato, è tutto più complicato.Perchè a tenere il piede in due staffe, poi si cade da cavallo.