Mr Nice Guy

Le confezioni blisterate


Da 15 anni a questa parte, gli oggetti vengono venduti con le temibili confezioni blisterate. Quelle di plastica trasparente, che danno l’illusione di potersi aprire a mano, e invece vanno tagliate con la sega circolare. Io le odio, e tra l’altro ci trovo un’inquietante similitudine con la vita di tutti i giorni.Sono sicuro che tutti abbiano presente l’orrore di questi ordigni malefici: nella migliore delle ipotesi si aprono con bordi taglienti che nemmeno una scatoletta di metallo dell’anteguerra, nella peggiore chiedono un tributo di sangue da mani e dita. Tributo che si paga inevitabilmente la prima volta che si incontra una di queste confezioni, quando incautamente si prova ad aprirle a mani nude, e si rimane impigliati in una specie di tagliola per orsi.Intendiamoci, da un punto di vista tecnico, io le approvo. Alla fine dei conti, passo comunque metà del mio tempo sugli impianti produttivi, per cui ne apprezzo la semplicità e l’efficacia. Facili da realizzare, impermeabili, resistenti ed economiche per chi le utilizza, nonché ottimo antifurto per i rivenditori. Il primo che prova ad aprirne una a mani nude, ci lascia un dito. Un ottimo deterrente, non c’è che dire.In qualità di utilizzatore, tuttavia, ogni volta smadonno come un turco. Ieri ho trafficato per 5 minuti buoni per aprire la confezione della taglierina per documenti, che era racchiusa nella confezione stile spada nella roccia. Alla fine ho preso un cacciavite, ho cominciato a scavare il cartoncino del retro come un minatore, e dopo qualche minuto di sforzi notevoli, centimetro per centimetro, ho estratto la taglierina dalla scatola. Maledicendo il cacchio di blister per tutto il tempo.Ora, lo sanno tutti che per aprire quel guscio di impenetrabilità, l’unico sistema è tagliare lungo il bordo con delle forbici da carpentiere o con le cesoie del giardiniere. Si taglia lungo tutto il bordo (non solo da un lato, o l’effetto tagliola è assicurato) e successivamente si estrae l’oggetto dalla confezione. Quello, o il fuoco purificatore. Tuttavia io le forbici, non ce le avevo, così ho dovuto usare un cacciavite, a rischio di piantarmelo in una mano o in un occhio.Mentre effettuavo questa operazione, fra una bestemmia e l’altra, riflettevo sull’ironia di non avere strumenti taglienti per tagliare il blister di una taglierina. In quel momento, mi sono reso conto che quando comprerò un paio di forbici, queste mi arriveranno in una confezione blisterata, e allora lo strumento che mi servirà per aprire la confezione, sarà nel posto meno utile del mondo. Dentro la confezione.Un po’ come le situazioni ridicole che deve affrontare chi cerca lavoro per la prima volta, che non trovi lavoro se non hai esperienza, e non puoi fare esperienza se non lavori. Come dire “chi è vergine non può fare sesso”, insomma.Riflettendoci, non ho potuto fare a meno di pensare alla Miss, che sostiene di avermi ufficialmente “scaricato”, e non si fa sentire da 4 giorni. In realtà è solo arrabbiata perchè le ho chiesto di non tenermi al telefono tutte le sere dalle 22 alle 23:30, e quindi fa l’offesa. Perchè lei prima delle 22 è irreperibile, visto che fa sempre un sacco di cose. D’altra parte, un’ora e mezza al telefono tuttii giorni proprio nel momento in cui vorrei rilassarmi un po’ e meditare sugli eventi della giornata, magari addirittura scrivere un po’ sul blog, e va a finire che vado via di testa.Perchè se non ho un po’ di tempo per mettermi in pace a riordinare i pensieri, poi lo stress mi si accumula e non sto bene. Se ho due orette di pace a fine giornata, sono contento di sentire la Miss, ma se passo la sera al telefono con la Miss, poi non ho tempo per rilassarmi un po’, e allora stare al telefono con la Miss mi pesa. E la situazione è come le forbici nella confezione blisterata. Quando le forbici che ti servono per aprire la confezione sono all’interno della scatola, poi la devi aprire a mani nude, e va a finire che ti fai male.Certo, il maledetto blister non ti scarica di certo, al massimo ti taglia le dita, ma ci siamo capiti.