Una cosa che tutti dobbiamo affrontare, quando si arriva alla fine di una relazione, è la malevolenza delle persone che sono vicine all’altra metà della coppia, amici e parenti in primis. Ed è anche comprensibile, alla fine dei conti, in un modo o nell’altro stai facendo soffrire una persona cara. La fregatura è un’altra. Non importa se lasci o se ti scaricano: il disprezzo ti arriva comunque.Da scaricatore seriale, ero sufficientemente abituato a beccarmi ostilità varie ed eventuali. Tra l’altro, non ho mai condannato gli amici e le amiche delle mie ex, anzi, in fondo ho sempre pensato che avessero ragione. Già mi sentivo come uno che picchia i gattini, sicuramente non di condannavo le persone che dicevano male di me.Insomma, ho sempre pensato che quando ci si lascia, uno è la vittima, e l’altro il carnefice. Il carnefice è quello che lascia, e quindi si merita tutto il disprezzo del pianeta perchè fa soffrire una povera innocente. O meglio, io mi sono sempre sentito un carnefice, quindi ho sempre pensato di meritarmi tutte le eventuali invettive del caso. Quello che non mi aspettavo, magari, era che la stessa cosa succedesse anche se vieni scaricato.Come ha potuto constatare chi legge i commenti ai miei post, in questi giorni sono passate tre o quattro amiche della Miss, decisamente intenzionate a farmi sapere quanto il mio comportamento sia deplorevole. Con toni sufficientemente accesi, tra l’altro. E la cosa magari mi ha sorpreso un po’. Voglio dire, essendo sempre stato dall’altra parte, non avevo mai visto nessuno dei miei amici o amiche inveire contro le poverelle che avevo lasciato. In sostanza credevo che fosse un trattamento riservato a chi lascia. A quanto pare, non è così, e dopo averci riflettuto un po’, sono arrivato a capire come mai.Il punto è che inevitabilmente, quando due persone si lasciano, si crea una spaccatura ai lati della quali si raggruppano due schieramenti. Da una parte ci sono gli amici di lui, e dall’altra gli amici di lei. E se sono amici, per forza di cose prenderanno le parti della persona cara. Insomma, si creano come due fazioni. Per come la vedo io, non c’è niente di più naturale. Voglio dire, non me la vedo la scena di qualcuno che viene a dirti “ti sta bene, te lo meritavi!” sghignazzando allegramente. Cioè, magari succede, ma poi finisce a coltellate. Quindi, la posizione che viene naturale assumere, è che la “propria” fazione sia nel giusto, e l’altra no. Così, se parliamo di due fazioni che pensano di aver ragione, si crea un singolare paradosso. Tutti pensano di aver ragione, e tutti pensano che gli altri abbiano torto. Il che, a conti fatti, non è possibile.Visto che non possono aver ragione e torto tutti e due, verrebbe da dire che la verità sta nel mezzo, ossia che entrambi hanno le loro ragioni, e che entrambi hanno subito un torto. E un’affermazione del genere, nell’ottica di un certo relativismo, ha la sua attrattiva. Un po’ di sano cerchiobottismo, insomma. Magari non una cosa che puoi dire in faccia al diretto o alla diretta interessata, perchè ti mandano a quel paese in tempo zero, ma sicuramente un buon modo per far la parte degli “illuminati”.Il vero problema di tutta la faccenda, comunque, non è tanto chi abbia ragione o chi abbia torto. Alla fine, non importa. Il vero problema è la presenza di quelle persone impiccione che si mettono in mezzo. Insomma, quelle donne rompiballe che vengono da te, ti dicono che in tutta la faccenda hai torto marcio e che ti odiano tutti. E come ho detto all’inizio, vengono a romperti l’anima indipendentemente dal fatto se lasci o vieni scaricato. Ecco, quelle rompiballe, animate dal desiderio di giustizia, in realtà fanno più danni che mai.Ora, io non voglio dire che non si dovrebbero coinvolgere amici e parenti nelle faccende di coppia, intanto perchè non è possibile, e poi perchè la voglia di sfogarsi viene a tutti. Però sicuramente bisognerebbe spiegare a chiare lettere che, in tutto il discorso, non dovrebbero metterci bocca. Anche se pensano di fare il bene di qualcuno, le persone impiccione non fanno altro che peggiorare le cose. Perchè non importa se sei vittima o carnefice, se qualcuno viene pure a rincarare la dose, la faccenda non migliora di certo. Anzi.Ti girano solo le scatole.
Il disprezzo di amici e parenti
Una cosa che tutti dobbiamo affrontare, quando si arriva alla fine di una relazione, è la malevolenza delle persone che sono vicine all’altra metà della coppia, amici e parenti in primis. Ed è anche comprensibile, alla fine dei conti, in un modo o nell’altro stai facendo soffrire una persona cara. La fregatura è un’altra. Non importa se lasci o se ti scaricano: il disprezzo ti arriva comunque.Da scaricatore seriale, ero sufficientemente abituato a beccarmi ostilità varie ed eventuali. Tra l’altro, non ho mai condannato gli amici e le amiche delle mie ex, anzi, in fondo ho sempre pensato che avessero ragione. Già mi sentivo come uno che picchia i gattini, sicuramente non di condannavo le persone che dicevano male di me.Insomma, ho sempre pensato che quando ci si lascia, uno è la vittima, e l’altro il carnefice. Il carnefice è quello che lascia, e quindi si merita tutto il disprezzo del pianeta perchè fa soffrire una povera innocente. O meglio, io mi sono sempre sentito un carnefice, quindi ho sempre pensato di meritarmi tutte le eventuali invettive del caso. Quello che non mi aspettavo, magari, era che la stessa cosa succedesse anche se vieni scaricato.Come ha potuto constatare chi legge i commenti ai miei post, in questi giorni sono passate tre o quattro amiche della Miss, decisamente intenzionate a farmi sapere quanto il mio comportamento sia deplorevole. Con toni sufficientemente accesi, tra l’altro. E la cosa magari mi ha sorpreso un po’. Voglio dire, essendo sempre stato dall’altra parte, non avevo mai visto nessuno dei miei amici o amiche inveire contro le poverelle che avevo lasciato. In sostanza credevo che fosse un trattamento riservato a chi lascia. A quanto pare, non è così, e dopo averci riflettuto un po’, sono arrivato a capire come mai.Il punto è che inevitabilmente, quando due persone si lasciano, si crea una spaccatura ai lati della quali si raggruppano due schieramenti. Da una parte ci sono gli amici di lui, e dall’altra gli amici di lei. E se sono amici, per forza di cose prenderanno le parti della persona cara. Insomma, si creano come due fazioni. Per come la vedo io, non c’è niente di più naturale. Voglio dire, non me la vedo la scena di qualcuno che viene a dirti “ti sta bene, te lo meritavi!” sghignazzando allegramente. Cioè, magari succede, ma poi finisce a coltellate. Quindi, la posizione che viene naturale assumere, è che la “propria” fazione sia nel giusto, e l’altra no. Così, se parliamo di due fazioni che pensano di aver ragione, si crea un singolare paradosso. Tutti pensano di aver ragione, e tutti pensano che gli altri abbiano torto. Il che, a conti fatti, non è possibile.Visto che non possono aver ragione e torto tutti e due, verrebbe da dire che la verità sta nel mezzo, ossia che entrambi hanno le loro ragioni, e che entrambi hanno subito un torto. E un’affermazione del genere, nell’ottica di un certo relativismo, ha la sua attrattiva. Un po’ di sano cerchiobottismo, insomma. Magari non una cosa che puoi dire in faccia al diretto o alla diretta interessata, perchè ti mandano a quel paese in tempo zero, ma sicuramente un buon modo per far la parte degli “illuminati”.Il vero problema di tutta la faccenda, comunque, non è tanto chi abbia ragione o chi abbia torto. Alla fine, non importa. Il vero problema è la presenza di quelle persone impiccione che si mettono in mezzo. Insomma, quelle donne rompiballe che vengono da te, ti dicono che in tutta la faccenda hai torto marcio e che ti odiano tutti. E come ho detto all’inizio, vengono a romperti l’anima indipendentemente dal fatto se lasci o vieni scaricato. Ecco, quelle rompiballe, animate dal desiderio di giustizia, in realtà fanno più danni che mai.Ora, io non voglio dire che non si dovrebbero coinvolgere amici e parenti nelle faccende di coppia, intanto perchè non è possibile, e poi perchè la voglia di sfogarsi viene a tutti. Però sicuramente bisognerebbe spiegare a chiare lettere che, in tutto il discorso, non dovrebbero metterci bocca. Anche se pensano di fare il bene di qualcuno, le persone impiccione non fanno altro che peggiorare le cose. Perchè non importa se sei vittima o carnefice, se qualcuno viene pure a rincarare la dose, la faccenda non migliora di certo. Anzi.Ti girano solo le scatole.