Mr Nice Guy

Le relazioni sul posto di lavoro


Visto che si parlava di relazioni “off limits”, anche le storie con i colleghi di lavoro le ho sempre guardate con un particolare sospetto. D’accordo che l’amore lo trovi fra le persone che frequenti, per cui se sul posto di lavoro ci sono parecchi esponenti dell’altro sesso, magari è anche probabile che qualcuno ti piace. Ma con tutta la gente che c'è al mondo, i colleghi sono la scelta peggiore.La gente dimentica sempre che la maggior parte delle relazioni finiscono male. Se le cose vanno male con un collega, poi non è che puoi ignorarti e tanti saluti a tutti. Ti tocca continuare a lavorarci a fianco, otto ore al giorno, per tutti gli anni a venire. E zitto, anche. Che già sopportare una collega col ciclo, che magari è una vipera per 2 settimane al mese, è come pulirsi il culo con la carta vetrata. Figuriamoci se è pure una ex. Roba che ti impicchi con le tue budella ancora prima della pausa caffè.Poi ho già avuto più di qualche amico e amica che hanno messo le corna al partner con un collega. Che io mi sono sempre detto, ma se proprio vuoi mettere le corna a qualcuno, santo cielo, almeno abbi il buon gusto di innamorarti. Mica è scritto da nessuna parte che non devi innamorarti, se la tua relazione è alla frutta. Insomma, se proprio vuoi metterlo da qualche parte, o vuoi farti impanare come una fettina, almeno che sia per un motivo valido. Ma se non c’è l’amore, e si tratta di una trombata estemporanea, andare con un collega è proprio raccattare gli avanzi per strada. Per la serie che uno manco fa la fatica di andare a cercare in giro.Ma quelle che proprio non ho mai sopportato, sono le donne che vanno a letto col loro capo, col superiore o col datore di lavoro. Quelle, si dividono in due categorie: le carrieriste e le stupide. Le carrieriste sono convinte che a darla a destra e a sinistra, faranno strada nel mondo del lavoro, e sono semplicemente zoccole. Capiamoci, lo so che il mondo è pieno di sgallettate convinte che con tette alte, culo sodo e faccia da zoccola si arrivi dappertutto, ma sono tutte stronzate. Non funziona così, niente da fare.Le stupide, sono quelle che oltre a darla a destra e a sinistra, si convincono che sono pure innamorate. Perchè non c’è assolutamente verso che un uomo prenda sul serio una dipendente che gliela dà. Non ci sono né santi né madonne, non esiste. Per quante dichiarazioni d’amore imperituro possano essere fatte, la dipendente che te la dà rimarrà sempre un benefit marginale, che ti arriva perchè le paghi lo stipendio.Perchè capiamoci, quando si parla di dipendenti, si parla di soldi e di lavoro. Se hai una dipendente, la paghi perchè il suo lavoro ti serve. Se te la dà è un bonus, ma la priorità resta sempre il lavoro. Se non ne apprezzi il lavoro, anche se te la dà non cambia niente: te la tieni fino a che non ne trovi una di meglio, e poi la lasci a casa. Ma soprattutto, tutte quelle che la mollano al loro capo, dimenticano una cosa importantissima: se il capo si stufa, ciao ciao al posto di lavoro.Ora, io capisco che il superiore ha sempre il suo fascino, così come hanno fascino tutte le figure di autorità o di potere. Persino un cuoco, mentre sta ai fornelli, il suo fascino ce l’ha di sicuro. Sei lì che fai le cose che ti vengono bene, hai l’aria di uno che sa il fatto suo, per cui un certo fascino ce l’hai per forza. E sono convinto che ognuno di noi conosce almeno una donna che il capo se l’è addirittura sposato. Però la fila di segretarie che restano amanti per tutta la vita, è lunga da aosta fino a lecce. E rimangono tutte segretarie, mica fanno carriera.L’unica eccezione è quando assumi la moglie o la fidanzata. Conti alla mano, oltre a poter passare più tempo insieme, come sistemazione è pure economicamente vantaggiosa, perchè i soldi rimangono in casa. Se tanto devi assumere qualcuno, meglio che sia moglie o fidanzata in cerca di lavoro, così invece di un capo tirannico, una donna si trova una persona che la ama e la rispetta, oltre ad apprezzarla per il suo lavoro. In quel caso diventa una specie di impresa familiare, e la priorità è la famiglia, non il lavoro. In tutti gli altri casi, se proprio dovete darla a qualcuno, datela ad uno sconosciuto.Un problema in meno, e una soddisfazione in più.