Mr Nice Guy

50 sfumature di significato


Visto che continuo a definire “zoccole” tutte quelle che la danno via come se non ci fosse un domani, le donne mi accusano di  essere un maschilista retrogrado e potenziale femminicida. E può essere, mica dico di no. Soprattutto per la storia del femminicida. Eppure, da parte mia non c’è nessuna condanna morale. Ho un sacco di amiche zoccole, e le zoccole in generale mi stanno pure simpatiche. È semplicemente che uomini e donne, quando si tratta di zoccole, parlano di due cose diverse.Sul fatto che io non salti di gioia di fronte alla questione dei costumi femminili,  non è certo un mistero per nessuno. Del resto, mi rendo conto da solo che le mutande sono diventate uno scomodo intralcio alla vita sessuale di molte fanciulle. Che poi, se proprio vogliamo specificare, a fronte delle dimensioni minuscole della biancheria intima attualmente di moda, ci si mette molto di meno a scostarle che a toglierle, e non ti accorgi nemmeno della differenza. Roba tipo filo interdentale. Francobolli con gli elastici, ecco. Che apprezzo, eh, capiamoci. Ma vabbè.Tuttavia, le mie opinioni sui costumi sessuali provengono più dal Milleottocento che dal 2014. E trombavano anche allora, non è che Casanova se lo sono inventato a Hollywood, o che Justine o le disavventure della virtù, il buon De Sade l’abbia scritto l’anno prima di 50 sfumature di minchia. Solo, al tempo si riconosceva che un conto è concedersi, ed un conto è darla via. Che può sembrare una sottigliezza, ma fino ad un certo punto. Anche perchè al tempo la prostituzione era un fatto perfettamente normale, per cui le fanciulle si guardavano bene dal farsi accomunare alle professioniste.In ogni caso, proprio ieri stavo scambiando un paio di messaggi con una cara lettrice, e quella mi dice che per come la vede lei, quando dice che una donna è zoccola, quella è giusto ad un passo dalla professione vera e propria. Al di là del fatto che come continuo a ripetere, sono le donne per prime che si danno della zoccola a vicenda, non ho potuto fare a meno di accorgermi che i due sessi danno alla stessa parola dei significati radicalmente diversi. Per come la vedo io, e per come la vede la maggior parte del genere maschile, zoccole e professioniste sono due cose completamente diverse. Per le donne, è tutta un’altra storia.Tanto per dirne una, tutte le mie fidanzate gelose, quando mi si avvicinava una fanciulla single e potenzialmente minacciosa, non hanno mai esitato un secondo a definirla “quella zoccola della tua amica”. Che magari era zoccola per davvero, per carità, ma loro mica potevano saperlo. Senza contare che le mie ex non sono mai state semplici “ex”, sono sempre state definite “quelle zoccole delle tue ex”. Per quanto riguarda le amiche, invece, tutte quelle che non sopportavano una donna, la definivano istantaneamente “quella brutta zoccola”.Per un uomo, al contrario, una zoccola è semplicemente una donna che fa una particolare fatica a rimanere in contatto con la propria biancheria intima. Soprattutto vicino ad un uomo sessualmente attraente e ragionevolmente disponibile. In pratica, una che se può levarsi le mutande lo fa molto in fretta, o come si diceva l’altro giorno, che nel dubbio parte direttamente priva di eventuali intralci. Così, perchè non si sa mai. In sostanza, l’accezione dispregiativa del termine manca, e ci si riferisce più che altro ad un dato oggettivo: la dà via come i volantini dell’auchan.Non a caso, come dicevo all’inizio, molte delle mie amiche sono zoccole, e sinceramente la cosa non mi disturba affatto, anzi. Se sono mie amiche, è perchè gli voglio bene, e tutto sommato sono convinto che una donna abbia il diritto di disporre delle proprie grazie come meglio crede. Senza contare che è meglio una che te la dà tutti i giorni, rispetto ad un’altra che magari tocca compilare la domanda in triplice copia con la marca da bollo. Tuttavia, e qui si parla di preferenze assolutamente personali, per quanto mi riguarda preferisco le “meno zoccole”, piuttosto che le “più zoccole”. Più che altro per la storia che non mi piace essere l’ultimo di una lunghissima fila.In ogni caso, come dicevo uomini e donne attribuiscono alla parola “zoccola” due significati diversi. Per una donna, zoccola è sinonimo di stronza, e nella peggiore delle ipotesi sottintende anche dei risvolti materiali o addirittura economici. Per un uomo, è invece sinonimo di una donna disinibita e ragionevolmente poco legata alla biancheria intima. In pratica, significa soltanto che se gliela chiedi, lei te la dà, e anche in fretta. Sul perchè di questa differenza, sinceramente non ne ho idea, ma comincio a capire come mai le donne si arrabbiano tanto, quando parlo di zoccole. Il che, comunque, non cambia nulla.Se una donna te la tira dietro, per me è zoccola.