Mr Nice Guy

Vantaggi e svantaggi del supporto morale


Uno dei problemi di avere amici sparsi per tutt’Italia, è che quando ti succede qualcosa, non li puoi aggiornare tutti contemporaneamente. Di conseguenza, sono circa tre mesi che mi tocca ripetere la stessa storia di come sono stato scaricato a tutti gli amici che vedo occasionalmente. Per fortuna, lo scopo degli amici è quello di fornire supporto morale. Purtroppo però, anche il supporto morale certe volte ti fa girare un po’ le balle.A farci caso, ci si accorge che quando finisce una relazione, non importa com’è andata, gli amici ti approvano sempre incondizionatamente. Anche se prima di scaricare qualcuno, magari gli hai messo più corna che ad una foresta di cervi, ci sarà sempre qualcuno pronto a giustificarti dicendo che “si vede che se lo meritava”. Anche perchè chiaramente, nessuna donna dirà mai all’amica “sei veramente una bagascia infame!”. Idem per i maschi. È qualcosa che sta scritto nelle condizioni del contratto.Se poi ti scaricano, oltre alle giustificazioni ti arriva anche il supporto morale incondizionato, arricchito da attestazioni di stima e di affetto che nemmeno alla consegna del premio Nobel. Il tutto, condito da frasi di circostanza stile comizio politico. Tuttavia, fra le frasi di circostanza che si pronunciano in quelle occasioni, ce ne sono un paio che sortiscono esattamente l’effetto contrario. Fra di queste, ci sono “tu meriti di meglio” e “non sa quello che si perde”.Per quanto riguarda il “tu meriti di meglio”, è decisamente micidiale. Prendi un’anima in pena, tutta disperata per l’amore perduto, dille che si merita di meglio, e tanto vale tirarle una coltellata. Quella penserà inevitabilmente che il meglio potevano pure tenerselo, e che si sarebbe anche accontentata di quello che aveva. Che insomma va bene il “meglio”, ma pure “abbastanza” sarebbe andato da Dio, e se lo teneva volentieri. Una volta l’ho detto ad una mia amica, e quella ha pianto per mezzora. Una cosa straziante. Mi sono sentito tipo un cane che le cagava in salotto.Il “non sa quello che si perde” invece fa direttamente girare le balle. Semplicemente perchè non è vera.  La verità, è che chi ti scarica, lo sa esattamente cosa si perde, altrimenti non ti avrebbe scaricato. E per quanto il tentativo di confortare l’amico o l’amica in difficoltà possa essere lodevole, chi viene scaricato lo sa benissimo che è così. Quindi  di fronte a questa consapevolezza, anche l’ego più modesto si rivolta in un impeto di orgoglio ferito. Quando l’hanno detto a me, mi sono girate le eliche come due turbine.Che per me e per il mio ego ci voglia un letto a due piazze, non credo sia un mistero per nessuno. Ho tonnellate di difetti, sono testardo, orgoglioso e presuntuoso, sono pieno di manie e fissazioni, e sopra a tutto questo, c’è pure il fatto che sono permaloso come una checca. Eppure, la concezione che ho di me in fatto di relazioni è decisamente alta. E non è che mi metto a dire che “sono alto, bello ed intelligente, senza contare che a letto ci so fare”, mi riferisco semplicemente ad alcuni fatti oggettivi.Perchè vedete, io dico sempre che ci sono tantissime persone meglio di me, ma non è che siano miliardi. Se ci limitiamo all’Italia, non è nemmeno che siano un esercito. A voler essere precisi, anche soltanto i single di 36 anni senza divorzio o figli a carico non è che te li tirano dietro, e quelli che vogliono mettere su famiglia, sono pure abbastanza rari. Professionisti e sani di mente, e il numero scende ancora. Che non sarà tutto, ma è il pacchetto completo del “buon partito”. Coi tempi che corrono, sputaci sopra. E tutto questo, tralasciando la mia personalissima opinione sulla faccenda “alto, bello, intelligente e ci sa fare a letto”. Quindi a sentire “non sa cosa si perde” il mio ego si ribella in un moto di orgoglio decisamente incazzoso.Per carità, non è che preferirei mi dicessero “ti sta bene perchè sei una merda”, intendiamoci. Se qualcuno mi dice una cosa del genere, non gli rivolgo più la parola. Garantito. Però mi accontenterei di qualcosa di meno impegnativo, che ne so, “probabilmente non eravate fatti per stare insieme”, oppure “certe volte le cose non vanno per il verso giusto”. Un’amica una volta mi ha detto “si vede che tu c’eri, ma lei no”. E mi va bene, mica mi devono confortare per forza. Mi va bene anche “tanto te ne trovi un’altra quando vuoi”. Alla fine, è pure la verità.Quindi, la prossima volta che un amico o un’amica vengono da voi con la storia che gli è finita una relazione, l’approvazione incondizionata va benissimo. E pure il supporto morale. Tuttavia, piano con le frasi di circostanza. Meglio optare per qualcosa di neutro. Anche perchè convincere una donna in lacrime che le è andata bene ad essere scaricata, è una rogna in ogni caso. Se ce la fate, è una coltellata. Se non ce la fate, si incazza di brutto. Nel dubbio, meglio andare sul sicuro, o si rischia l’effetto “cane che caga in salotto”. Che magari fa ridere, eh.Però, mica è divertente.