Mr Nice Guy

Le pari opportunità, le quote rosa e la festa della donna


Domani è l’8 marzo, festa della donna. Generalmente io questa cosa la faccio passare sotto silenzio, perchè c’è sempre qualche femminista che rompe le scatole. Tipo quelle che gli fai gli auguri, e ti attaccano la solfa sul fatto che ogni giorno dovrebbe essere la festa della donna. Mannaggia a loro. Senza contare le altre che fanno le disinteressate, e poi si incazzano se non gli regali le mimose. Però quest’anno fa eccezione, alla faccia delle pari opportunità.Intanto mi sembra opportuno premettere che se sono maschilista, lo sono tutto l’anno. Quindi non sarà certo una ricorrenza qualsiasi a farmi cambiare le mie idee sul genere femminile. Non è mica come Natale, che a Natale siamo tutti più buoni. A me l’8 marzo le donne fanno girare le balle come il 7 marzo, come il 9 marzo, e come i rimanenti 362 giorni dell’anno. Natale compreso. Perchè sarò anche più buono, ma le balle mi girano lo stesso.Poi, come gli altri tre miliardi e mezzo di uomini sul pianeta, mi sono sempre domandato come mai non esiste la festa dell’uomo. Perchè se esiste la festa della donna, visto che c’è addirittura il ministero delle pari opportunità, mi sembra sacrosanto che dovrebbe esserci pure la festa dall’uomo. E che non mi vengano a dire che la festa dell’uomo c’è tutti i giorni, perchè a me sinceramente non hanno mai regalato manco un rametto di spine, altro che le mimose. Che ne so, una macchinina, Big Jim, niente. Manco un francobollo. Quindi io le mimose le regalo lo stesso, ma rogno per tutto il tempo.Infine, trovo che se c’è una cosa che proprio non ha bisogno di essere festeggiata, sono le donne. Non tanto perchè io non apprezzi la compagnia femminile, sia chiaro. È più che altro per la disparità di trattamento. E soprattutto, perchè è assolutamente inutile che gli uomini festeggino le donne, quando le donne per prime si tirano delle coltellate a vicenda che nemmeno i miliziani somali. Appena hanno l’occasione di fregarsi il moroso, farsi i dispetti al lavoro o calpestarsi a vicenda, la solidarietà femminile finisce nello scarico del cesso. Ma di corsa, anche. Che ti rendi conto che se vuoi annientare veramente le donne, baste che le metti vicine. Poi fanno tutto da sole.Insomma, per come la vedo io, quando la metà del popolo italiano è composto da donne, il fatto che esista una festa dedicata è un gran brutto segno. Quando c’è pure un ministero apposta, è proprio grave. Vuol dire che nemmeno con la metà dei votanti le donne riescono a far qualcosa di utile per loro stesse. Che va bene le pari opportunità, ma fatevi due domande. Che poi, il ministero delle pari opportunità è fatto da donne, femministe, e sta sulle balle a tre quarti delle donne d’Italia. Le coltellate alla schiena che si tirano al ministero, io ci scommetto, sono qualcosa di spaziale.Perchè vedete, la questione delle pari opportunità prevede che siano per l’appunto pari. E il fatto che in una democrazia ci debba essere un ministero che tutela soltanto la metà della popolazione, mi sa poco di pari opportunità. E pure poco di democrazia. Tipo la pubblicità che fanno ultimamente, con quel cretino che si mette a sfogliare una rosa. Io non voglio entrare nel merito del femminicidio, ma è comunque un omicidio, e a dargli pene diverse mi sa pure un po’ di anticostituzionale. Perchè se con questa storia del femminicidio la tirano ancora lunga, allora quando viene ammazzato un uomo lo devono chiamare maschicidio. E ci devono essere le stesse pene. Non è che se ammazzi una donna è più grave che se ammazzi un uomo. E vaffanculo, anche. Già a sopportarla da viva, una donna, è un martirio. Anzi, Martirio, con la emme maiuscola.Senza contare le quote rosa. Quelle che bisogna obbligare una ditta, un istituto o un’istituzione a garantire una percentuale di posti alle donne. Che non dico che sulla roba tua, ci fai un po’ che cacchio ti pare, ma va a finire che pure la meritocrazia finisce nel cesso, insieme alla solidarietà femminile. Perchè non ci prendiamo in giro, come ci sono tanti lavori per cui le donne sono meglio degli uomini, ci sono altrettanti lavori per cui gli uomini sono meglio delle donne. Vogliono le quote rosa? Bene. Cominciamo a mettere le quote rosa a partire dalle imprese edili, dalle metalmeccaniche e dalle fonderie. Le fonderie con le quote rosa. Tipo le acciaierie di Terni, ma in rosa. Sticazzi.Senza contare poi, che le quote rosa non le vogliono nemmeno le donne. Mio fratello lavora in una grossa ditta, di quelle con più di 500 dipendenti. Al consiglio d’amministrazione, 7 uomini e 4 donne, una delle donne ha posto all’ordine del giorno la proposta di istituire le quote rosa. Per gli incarichi dirigenziali, perchè le quote rosa per i fattorini, non le vuole nessuno. Proposta bocciata con 7 voti contro e 4 a favore. Di quei 7 contro, 4 erano di uomini, e 3 di donne. Tutte le donne del consiglio hanno votato contro, tranne quella che l’ha proposto. Quando una delle donne del consiglio d’amministrazione l’ha raccontato a mio fratello, le parole testuali sono state “Già non sopporto di lavorare con le donne, ci manca pure che aumentino!”. Ahhh, senti lo sciacquone per la solidarietà femminile…E poi la gente dice a me che sono maschilista!