Mr Nice Guy

Le cose che mi fanno sentire vecchio


Dati alla mano, decisamente non sono vecchio. Certo non sono più un ragazzino, ed è verissimo che mi sento vecchio dentro da quando ho 25 anni, ma anche se veleggio verso i 40, non ne ho ancora compiuti 37. Senza contare che senza moglie e figli, continuo mio malgrado a far festa come se avessi vent’anni. Che anche un po’ mi pesa, oggettivamente. Tuttavia, anche se non sono vecchio, ci sono delle cose che mi fanno sentire vecchio. Una su tutte, la tecnologia. Soprattutto perchè l’ho vista cambiare.Ieri sera stavo comodamente spaparanzato sul divano del soggiorno, intento a guardare un telefilm con un occhio aperto ed uno chiuso. Mentre ero lì, lo sguardo mi è caduto su una videocassetta abbandonata in un angolo della mensola: Matrix, regia dei fratelli Wachowski, con Keanu Reeves. Quel film mi è piaciuto così tanto che l’ho visto 3 volte al cinema, e poi ne ho addirittura comprato una copia. Mi sono alzato, l’ho presa in mano, e mi sono accorto che la data di produzione è del 1999. Sono passati 15 anni.Mentre tenevo in mano quella videocassetta, mi sono accorto di alcune cose. Innanzitutto, che non ho più un lettore VHS. Poi, che non ho nemmeno un lettore DVD, visto che l’ultimo l’avevo collegato ad un televisore a tubo catodico da 22”. Così, ho guardato la mia televisione attuale, e mi sono accorto è un televisore da 42” al plasma, collegato ad un computer portatile. In quel momento, mi sono reso conto di quanta tecnologia stessi usando per vedere un telefilm scaricato da internet, e mi sono sentito veramente un fossile. Non tanto per la videocassetta, quanto per le cose che mi ricordo della tecnologia del passato.Io nella tecnologia ci sono sempre stato in mezzo, tanto che il mio primo computer l’ho avuto nel 1986. Al tempo i CD non li avevano ancora inventati, e funzionava solo coi floppy da 3,15”, che erano già era roba avanti. Era un Olivetti pc 128S, non IBM compatibile, che funzionava in basic, niente hard disk e 128 KB di memoria RAM. È l’equivalente di 10 secondi di una canzone in mp3, oppure un foglio di word di due o tre pagine. Un post di questo blog, con la foto piccola. E ci girava un computer. Quando penso che sono arrivati sulla luna con meno tecnologia di quella che io uso per fare una telefonata, mi sembra passata un’era geologica.Tanto per dirne qualcuna, io sono nato prima della diffusione di internet, e appartengo all’ultima generazione che si ricorda il mondo com’era prima dell’era digitale. Ho scritto lettere di carta fino a 19 anni, quelle che ci mettevi quasi 2 settimane per avere una risposta. Ho raggiunto la maturità sessuale prima dei siti porno. Quando ero ragazzo io, al massimo c’erano i giornaletti zozzi, e per comprarli bisognava avere 18 anni. C’era una storica rivista di annunci che si chiamava “Fermoposta”, fallita miseramente nel 1998 con l’avvento di internet e delle email.A pensarci un attimo, mi sono accorto che le cose che mi fanno sentire una reliquia del passato ce le ho intorno tutti i giorni. Ad esempio, i cellulari. Non tanto perchè non ho idea di cosa faccia la metà della roba che c’è nel mio telefonino, o perchè da ragazzo non ce l’avevo. Per i gettoni telefonici. Una volta in giro per la città c’erano cabine telefoniche ad ogni angolo, spesso c’era anche la coda, ed andavano a gettoni. Quelli da 200 lire. Quando hanno introdotto le schede telefoniche avevo 14 anni, e mi era sembrata  un’innovazione pazzesca. Adesso non ci sono più nemmeno le cabine, altro che schede o gettoni.E infine, la televisione. La televisione al plasma da 42” che c’è nel mio soggiorno è una televisione normale per gli standard attuali, e concettualmente non è tanto diversa dalle televisioni di 20 anni fa. È solo più grande, più piatta e si vede meglio. Quella che avevo in camera da bambino, era in bianco e nero, e non solo non aveva il telecomando, ma la frequenza si sintonizzava a mano con una levetta. La prima televisione a colori, a casa mia ce l’abbiamo avuta agli inizi degli anni 80, e il primo videoregistratore che è entrato in casa, praticamente l’ultimo ritrovato della tecnologia, registrava al massimo per 2 ore. Adesso se uno fa l’abbonamento Sky, gli danno una scatoletta che basta dirle cosa ti piacerebbe vedere, e registra stagioni intere di telefilm. Da sola. Così, a sfregio.Per carità, io mi rendo conto che 37 anni di tecnologia, ai ritmi moderni, non sono per niente pochi. Quindi è normale che io mi ricordi le cose com’erano anni fa, e che al confronto con quelle di adesso sembrino praticamente ritrovamenti etruschi. Soprattutto poi se uno la tecnologia la vede da vicino, i cambiamenti che sembrano rapidi ma graduali, appaiono enormi sull’arco di qualche decennio. Di certo però ripensare ai gettoni telefonici o alla televisione in bianco e nero non mi fa sentire esattamente un giovincello.Valà, fortuna che invecchio bene.