Mr Nice Guy

Torno fra 10 minuti


Stamattina mi sono svegliato con il pensiero di metter giù due righe. Mi era già capitato qualche volta nel corso dell’anno e mezzo passato lontano da qui, ma non è che avessi molto da dire, in effetti. Non è che ce l’abbia nemmeno adesso, se proprio dobbiamo andare a spaccare il capello. Poi per quanto possa sembrare strano, per scrivere qui mi ci vogliono sia le cose da dire, che la voglia di dirle, e non avevo nessuna delle due. Il che è perfettamente normale, visto che qui ci scrivo praticamente ad anni alterni.Però mi sento una specie di responsabilità addosso, e per quanto non preveda grandi ritorni di espressività nei prossimi mesi, non si sa mai. Così mi pare giusto almeno lasciare un foglietto appeso per quelli che magari di qui ci passano di tanto in tanto. Tipo quando vai in un negozio e sulla porta ci trovi quello attaccato con lo scotch che dice “torno fra 10 minuti”. Tu lo sai benissimo che il tizio se n’è andato a farsi i cavoli suoi, e col cacchio che torna fra 10 minuti, quindi mentalmente ti dici “torno dopo” e invece vai da un’altra parte. Però sai che prima o poi il tizio torna, e va tutto bene. In altre parole, eccomi qui per dire che sono ancora vivo, e nella migliore tradizione degli “aggiornamenti dal fronte”, butto lì un paio di notizie su vita, amore e lavoro. Casomai qualcuno fosse curioso.Vivo ancora nella casetta in montagna dove mi sono trasferito un paio di anni fa, e il posto è speciale come sempre. Siamo solo 238 abitanti, non ci arrivano né televisione né c’è campo per il cellulare, però ho internet, e questo basta e avanza. Dopo aver perso il vecchio cellulare, con rubrica e foto, sono passato ad uno di quelli di nuova generazione, quindi ho whatsapp, e il problema di sms e telefonate si è risolto da solo. La televisione non la  guardo da anni, però ho fatto Netflix. Gran lusso.Per quanto riguarda il lavoro, a luglio dell’anno scorso ero abbastanza in crisi con la nuova attività, e mi hanno offerto un lavoretto di tutto riposo in una grande azienda, una di quelle con sedi negli angoli più sperduti del mondo. Sarebbe dovuto essere una cosa facile facile che mi lasciava tempo anche per l’attività privata, e invece in un anno e mezzo mi hanno caricato di compiti e responsabilità una dietro l’altra. Insomma, addio attività privata. Adesso pare che sono nel direttivo, “Responsabile qualità, ambiente e sicurezza”. Ho persino il biglietto da visita in inglese con scritto “QHSE Manager”, che sembra pure una cosa seria, mica pizza e fichi.Perchè lo so che non sembra, viste le enormi cagate che sparo, ma sono bravo. E non è che abbia avuto molta voce in capitolo, su questa faccenda: io me ne volevo stare tranquillo per un po’, ma questi mi hanno promosso e basta, e a tempo di record. Per la serie “da domani fai anche questo”, e poche storie. Oh, mi pagano bene, intendiamoci, visto che promozioni e aumenti sono andati a braccetto. Però il lavoro è passato da “tutto riposo” a “tutta gastrite” in modo direttamente proporzionale al mio stipendio, e sempre più spesso mi scopro a pensare al mio famigerato piano C. Sole, mare, una ballerina di samba e il baracchino per i turisti. Chiamatemi scemo.La questione soldi che mi preoccupava un paio d’anni fa si è risolta da sola in modo estremamente rapido. Considerato che vivo da solo e che sono ancora in modalità “austerity”, visto che quando ti pigli lo spauracchio dei soldi è difficile uscirne, il mio conto in banca è lievitato come un panettone. Non mi azzardo a toccarlo per paura di scoprire che in realtà è un sufflè, e magari mi si sgonfia fuori dal forno, però ogni tanto lo guardo e mi dà una certa sicurezza. Non ci faccio nulla, ma vedi mai, metti che ne ho bisogno.Il che ci porta all’ultimo argomento, e cioè l’amore. Qui niente di nuovo, due anni e ancora calma piatta. Un paio di errori qualche sera che magari mi sono sentito solo, ma per l’appunto si parla di errori. D’altra parte la morosa prima la devi volere, e poi te la devi andare a cercare. A me non va nessuna delle due cose. Esco poco la sera, quando capita preferisco stare con gli amici, e mi va bene così. Attualmente sono indeciso fra abbracciare la vita dello scapolo, una lunga serie di compagne fino a 70 anni e niente di permanente, oppure fare un ultimo tentativo di accasarmi prima dei 40, ma ultimo per davvero. Entrambe le ipotesi mi sembrano poco attraenti, e quindi non faccio nulla.In generale le cose vanno bene, tralasciando le incazzature furibonde che mi fanno venire al lavoro, e se non consideriamo la persistente sensazione di non avere una particolare direzione nella vita. Per quanto riguarda le incazzature è semplice, in un modo o nell’altro, mentre per la questione direzione nella vita è più complicato. Il che va bene, intendiamoci, se posso permettermi un pensiero del genere vuol dire che non ho niente di più serio di cui preoccuparmi, però a me piace sapere che c’è un senso in quello che faccio. Che c’è una strada da percorrere che mi porta da qualche parte. In questo momento non la vedo, e mi sento un po’ perso.Speriamo nell’anno nuovo, e auguri a tutti!