Dopo la doverosa dichiarazione programmatica di ieri, mi sembra giusto cominciare ad introdurre gli elementi fondamentali della nostra storia. Un po’ come in una commedia, ci sono i protagonisti, i comprimari, l’ambiente e le vicende che si svolgono.Partiamo dai protagonisti, o meglio, dal Protagonista, e visto che la vita è mia, mi sembra come minino doveroso che il protagonista della mia vita sia Io.Ho 31 anni, per cui cominciare a raccontare di me da quando avevo 5 anni mi sembra prenderla un po’ troppo alla lontana. Cominciamo “in media res”, e cioè da oggi.Le cose da dire su di me sono incredibilmente poche.Vivo da solo, ho un lavoro che mi piace, e sono single. Incredibile come si possa condensare la vita di una persona in così poco spazio, ma tant’è, le cose fondamentali da sapere su di me sono queste tre.Vivo fuori di casa ormai da quasi 10 anni, e cioè da quando ho avuto abbastanza soldi per pagarmi un affitto e comprarmi da mangiare nello stesso mese. Questo fa di me una specie di esperto in faccende di casa e al supermercato mi muovo con la consumata scioltezza di una vera massaia. Certo, dovermi stirare le camicie non è che mi esalti più di tanto, ma in cucina sono un mito.Dopo aver cambiato qualche lavoro, spaziando in vari campi, sono approdato a quello attuale. Lavoro in un piccolo studio di consulenza, che è diventato la mia famiglia adottiva, visto che senza dubbio passo più tempo con i miei colleghi di quanto non faccia con genitori e parenti. E in effetti i rapporti fra di noi sono proprio come quelli di una famiglia.Siamo in 5, il Capo, la Zia, Io, il Barba e l’Ariano. Intorno allo studio girano altre 3 persone, lo zio Pino, il cugino Walter e l’Ingegnera, un po’ mascotte e un po’ nipotina.Sul fatto di essere single, si può riassumere tutto in poche parole. L’anno scorso ho lasciato la mia fidanzata storica, dopo 6 anni che stavamo assieme. Negli ultimi mesi ho avuto 3 storielle, che sono andate una peggio dell’altra, e ho capito una grande verità. Un amico mi ha detto che quando diventi single a 30 anni, poi ti sposi a 40, perché non ti va più bene niente: è dannatamente vero…
The Story So Far...
Dopo la doverosa dichiarazione programmatica di ieri, mi sembra giusto cominciare ad introdurre gli elementi fondamentali della nostra storia. Un po’ come in una commedia, ci sono i protagonisti, i comprimari, l’ambiente e le vicende che si svolgono.Partiamo dai protagonisti, o meglio, dal Protagonista, e visto che la vita è mia, mi sembra come minino doveroso che il protagonista della mia vita sia Io.Ho 31 anni, per cui cominciare a raccontare di me da quando avevo 5 anni mi sembra prenderla un po’ troppo alla lontana. Cominciamo “in media res”, e cioè da oggi.Le cose da dire su di me sono incredibilmente poche.Vivo da solo, ho un lavoro che mi piace, e sono single. Incredibile come si possa condensare la vita di una persona in così poco spazio, ma tant’è, le cose fondamentali da sapere su di me sono queste tre.Vivo fuori di casa ormai da quasi 10 anni, e cioè da quando ho avuto abbastanza soldi per pagarmi un affitto e comprarmi da mangiare nello stesso mese. Questo fa di me una specie di esperto in faccende di casa e al supermercato mi muovo con la consumata scioltezza di una vera massaia. Certo, dovermi stirare le camicie non è che mi esalti più di tanto, ma in cucina sono un mito.Dopo aver cambiato qualche lavoro, spaziando in vari campi, sono approdato a quello attuale. Lavoro in un piccolo studio di consulenza, che è diventato la mia famiglia adottiva, visto che senza dubbio passo più tempo con i miei colleghi di quanto non faccia con genitori e parenti. E in effetti i rapporti fra di noi sono proprio come quelli di una famiglia.Siamo in 5, il Capo, la Zia, Io, il Barba e l’Ariano. Intorno allo studio girano altre 3 persone, lo zio Pino, il cugino Walter e l’Ingegnera, un po’ mascotte e un po’ nipotina.Sul fatto di essere single, si può riassumere tutto in poche parole. L’anno scorso ho lasciato la mia fidanzata storica, dopo 6 anni che stavamo assieme. Negli ultimi mesi ho avuto 3 storielle, che sono andate una peggio dell’altra, e ho capito una grande verità. Un amico mi ha detto che quando diventi single a 30 anni, poi ti sposi a 40, perché non ti va più bene niente: è dannatamente vero…