Mr Nice Guy

Il Fratello a caccia


Da quando è ritornato in Italia, lo scopo del Fratello è quello di trovarmi una morosa. È un acceso sostenitore del fatto che, in qualità di bravo ragazzo, stare da solo mi faccia male. La sua argomentazione preferita è che una persona che, come me, non è mai rimasta senza una donna per più di tre mesi negli ultimi 15 anni, a stare single in qualche modo non sia più autosufficiente. Una sorta di menomato sociale, un disoccupato sentimentale.Per questo motivo, da un paio di mesi mi trascina fuori in giro per locali tutti i venerdì, i sabati e le domeniche, tipo bambino che si porta dal dentista. Per carità, è anche divertente, si conosce un sacco di gente e ce la passiamo allegramente, ma potendo ne farei anche a meno.La cosa che trovo più interessante di tutte, in ogni caso, è osservare mio fratello mentre effettua approcci su approcci, senza sbagliare mai un colpo. Passo parecchio tempo ad osservarlo, come si muove, cosa dice e cosa combina. È come guardare un documentario di discovery channel, dove uno sta lì a osservare il leone mentre sta per assalire la gazzella, affascinato dalla naturale ferocia del predatore, e dalla sua infallibile efficienza. Ecco, il Fratello mi ricorda un predatore nel suo ambiente naturale.Quando aveva 20 anni, era in grado di uscire con 10.000 lire in tasca, senza sigarette, e tornare a casa ubriaco, che aveva fumato per tutta la sera, e con 10.000 lire in tasca. Molto semplicemente andava a sedersi ad un tavolo con delle ragazze, cominciava a dire qualche cazzata, e loro gli offrivano da bere, si facevano scroccare le sigarette, e alla fine della serata gli infilavano pure la lingua in bocca. Così, tanto per gradire.A 10 anni di distanza, ha sviluppato la mortale e spietata efficienza di Schwarzenegger in Terminator 1, 2 e anche 3. Preciso come un cecchino a Sarajevo, rapido come un cobra, fiuta la preda da un lato all’altro di un locale e si avvicina col passo sicuro del padrone di casa. La vittima non ha possibilità di reagire.Probabilmente un cervo che sta per essere investito da un camion, mentre osserva i fari in arrivo con gli occhi sbarrati e la certezza di una morte inevitabile, riuscirebbe ad essere più espressivo della poveretta di turno vittima di mio fratello. Con sguardi increduli, pagano le sue consumazioni, ridono alle sue battute, gli toccano il culo, scrivono il proprio numero di telefono su foglietti di carta apparsi magicamente dalle tasche del Fratello, e mentre lui se ne va per andare dalla prossima vittima, gli gridano dietro con vocetta tremula “chiamami, mi raccomando!”.E per fortuna che rimorchia per tutti e due, che se fosse per me, staremmo freschi!Qualcuno potrà dire che magari ci prova solo con le cessone. No. Quando uno è figo, è figo.