Mr Nice Guy

Sonno o Sesso?


Siamo onesti, non mi sono mai illuso di essere perfetto. Però ho sempre avuto la ferma convinzione di essere almeno molto decente. Decente sia fisicamente che di carattere, decente come persona a tutto tondo. Certo, ho i miei difetti, e anche tanti, che vanno da un naso vittima di due fratture dalle quali non è uscito certo indenne, bensì storto e che di notte mi fa russare peggio di una motosega (lo so, lo so, non commentate…), al fatto che sono puntiglioso e perseguitato da tante piccole fissazioni, come quella di non riuscire a dormire se ci sono i piatti sporchi nell’acquaio o quella di rifare il letto tutte le mattine perché non sopporto di trovare la camera da letto in disordine. Ma, nel complesso, sono sempre stato convinto che tutti i miei difetti fossero comunque in proporzione sufficientemente ridotta, per numero e per gravità, rispetto ai miei pregi, e che tutto sommato il risultato finale fosse molto soddisfacente. Tipo quando uno fa il bilancio dare/avere, e vede che i conti vanno parecchio bene. Peccato che l’altra sera abbia avuto la prova certa e inconfutabile di sbagliarmi, e pure di parecchio…Faccio questa riflessione alla luce di una convinzione chiara ed elementare, e cioè che puoi avere tutti i pregi di questo mondo, ma esistono dei requisiti minimi e fondamentali che bisogna possedere e/o rispettare per ottenere almeno il “punteggio minimo”, quando si fa il bilancio fra pregi e difetti.Come una macchina di lusso, puoi avere gli interni in pelle, i fari allo Xeno, il motore superincazzato e anche le turbine per il decollo verticale, ma se i freni non funzionano o lo sterzo è bloccato, persino metterla in garage diventa una rogna.Ebbene, qualche sera fa ho dato dimostrazione a me stesso e a quella poveretta dell’Attivista che i miei requisiti minimi come maschio non sono rispettati. Non è che debba andare a parare tanto lontano, parlo proprio di cose terra terra, e cioè il Requisito Numero Uno per ogni maschio che si rispetti. Requisito che si può esprimere in una frase decisamente essenziale, e cioè “quando te la vogliono dare, prendila”.Poche storie, quando hai la morosa nuda nel letto che vuole un po’ di attenzioni, sia che dica “facciamoci un po’ le coccole”, sia che dica “scopiamo”, la risposta è e deve essere una sola, chiara, semplice e diretta: Sì.Ora, io potrei anche chiamare in causa le attenuanti generiche tipo “ho avuto una giornata pesantissima”, o magari cercare di accampare qualche flebile scusa come “sono le 2 di notte, ora che finiamo si fanno le 3 e la sveglia mi suona alle 6 e 45…”, ma la nuda verità è che le attenuanti non cancellano il fatto. Anche se qualche anima pia, piena di buona volontà, potrebbe arrivare a spendere un briciolo di comprensione nei miei confronti, nondimeno sono andato a mancare su uno dei requisiti di base per ogni maschio degno di questo nome. Quando la morosa te la vuole dare, prendila. Sei chiamato all’ordine, e come Garibaldi la risposta può essere soltanto “Obbedisco”.Invece, ho dimostrato a me stesso di essere una vergogna per il genere maschile, una vera e propria offesa al concetto di maschio virile e arrapato: a trentun’anni, con una donna nuda e attizzata nel letto, ho desiderato con tutte le mie forze di riuscire ad addormentarmi, e questo solo per non dover patire un po’ di stanchezza la mattina dopo. E la cosa grave, è che se quella poveretta dell’Attivista non avesse continuato imperterrita a fare le fusa, anche di fronte alle mie proteste e ai miei tentativi di sottrarmi ai miei compiti e doveri, determinata nonostante tutto, ce l’avrei anche fatta. Sarei riuscito ad addormentarmi senza il minimo rimorso. Per fortuna che, a forza di manifestazioni, quella donnina è abituata a tirare dritto. Però, gente, che sonno da spavento...