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Le tre frasi agghiaccianti di una donna

Post n°224 pubblicato il 31 Luglio 2013 da Mr.Nice.Guy
 

Fra tutte le frasi che una donna può pronunciare, ce ne sono tre in grado di gelare il sangue nelle vene. Ognuna in un modo diverso, sono in grado di colpire un uomo come una mazzata e lasciarlo paralizzato dal terrore. Queste tre frasi sono  “dobbiamo parlare”, “aspetto un bambino” ed ultima, ma terribile come le due precedenti ,“non sai cosa mi è successo oggi”.

“Dobbiamo parlare” annuncia indicibili disgrazie, perché le donne non premettono mai il fatto che devono parlare. Le donne parlano e basta. Parlano di continuo, e quando dicono che c’è bisogno di parlare, vuol dire che prima ci hanno pensato a lungo. E non è mai un buon segno, quando una donna riflette a lungo prima di parlare, perché significa che è una cosa grossa. Non mi accetti per come sono, dobbiamo sposarci, ho scoperto che mi tradisci, la nostra relazione non ha futuro, passi troppo tempo coi tuoi amici, c’è un altro, ho bisogno dei miei spazi. Cose di questo calibro.

“Aspetto un bambino” è drammatica per le implicazioni, non per il messaggio. Significa “gravidanza indesiderata”, perchè quando una donna sposata annuncia una gravidanza, non utilizza mai la formula “aspetto un bambino”, casomai dice che è incinta, oppure che ce l’hanno fatta, e le più premurose dicono addirittura “diventerai papà”. Quando una donna dice che aspetta un bambino, vuol dire che in realtà non se lo aspettava per niente. Che non se lo aspettava nessuno, per la precisione. Con tutti i problemi del caso.

“Non sai cosa mi è successo oggi”, al contrario delle precedenti, non annuncia disastri o porta notizie inattese di particolare entità. Di solito è il resoconto dettagliatissimo della giornata lavorativa appena conclusa, con commenti a bordo campo, moviola ed interviste ai giocatori, il tutto condensato in un monologo di almeno un’ora che non lascia spazio all’interazione. Quello che rende agghiacciante questa frase, è che una donna la pronuncia tutti i giorni che Dio manda in terra. Nel momento in cui un uomo la sente, sa che lo aspetta un’ora di noia micidiale, in cui dovrà annuire e fare la faccia interessata. Una tortura.

La cosa che non cessa mai di stupirmi, è il desiderio morboso che hanno le donne di raccontare la loro giornata lavorativa appena conclusa, soprattutto ad una persona chiaramente disinteressata alla faccenda. E quando dico che è chiaramente disinteressata, intendo che si vede lontano un chilometro. Tipo che se passi di fianco ad una coppia al bar, te ne accorgi subito. Se vedi un uomo con l’espressione di quello che preferirebbe sedersi a culo nudo su un formicaio, sai che la sua donna gli sta raccontando quello che le è successo a lavoro. Garantito.

Eppure, a quanto pare nel cervello femminile non trova posto la consapevolezza che agli uomini non piace parlare di lavoro. Non gli piace parlare del proprio, non gli piace parlare di quello altrui, e non gli piace ascoltare i racconti degli altri. Per carità, ogni tanto lo fanno anche loro, ma si tratta di cose di 5 minuti, dentro ai quali appaiono alcune bestemmie, un paio di tette, dei soldi, qualcosa da mangiare, e che si concludono inevitabilmente con una risata o con un vaffanculo. Però siccome gli uomini si ostinano a non parlare della loro giornata lavorativa, la totalità delle donne decide di colmare questa incresciosa lacuna, parlando per tutti e due. E anche per tre, a volte.

La realtà, è che di fronte ad un resoconto di un’ora sulla conversazione con la collega, sulla trattativa commerciale o sui problemi di logistica e organizzazione dell’ufficio, il 99% degli uomini medita il suicidio in modi fantasiosi e pittoreschi. Che ne so, gettarsi da un comignolo vestito da babbo natale, darsi fuoco in una fabbrica di fuochi d’artificio o gettarsi nella vasca degli squali al parco acquatico. Il rimanente 1% ha invece perfezionato la nobile arte di ignorare la propria compagna, che consiste nell’annuire, fare la faccia interessata, e pensare alla formazione della Nazionale di calcio.

Il vero dramma in tutto questo, è che mentre “dobbiamo parlare” e “aspetto un bambino” capitano forse una manciata di volte nella vita, per cui si può solo sperare di sentirle il meno possibile, “non sai cosa mi è successo oggi” è una realtà quotidiana per tutti i maschi del pianeta. Capita a tutti, tutti i giorni, e l’unica speranza è di riuscire dove molti falliscono: ignorare completamente la propria compagna, sembrando comunque interessati.

Purtroppo, quella nobile arte non si puà insegnare, e ciascun uomo deve scoprire la Via con le proprie forze. Tipo il buddismo zen. Solo in pochi illuminati ci riescono. Quei saggi, avranno sicuramente una vita di coppia più felice.

Gli altri, sono condannati a soffrire.

 

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
La Ale il 31/07/13 alle 08:58 via WEB
Pensa invece che di solito evito fortemente di raccontare in modo dettagliato la mia giornata lavorativa, vuoi perchè me ne dimentico non appena chiusa la porta, vuoi perchè non voglio sfracellare gli zebedei a nessuno. Come va? Bene, questa è la mia risposta. Forse però avrò detto qualcosa di dettagliato alle amiche, quando dico: non sai cosa mi è successo oggi, ma avendo il dono della sintesi (sì perchè a scrivere son prolissa, nel parlare molto meno) dura a malapena 5 minuti
 
gook_luck
gook_luck il 31/07/13 alle 09:00 via WEB
;D bello questo post!!! cmq io non parlo praticamente mai di lavoro.. perchè è noioso!! ;) capita più spesso che ne parli Fabio.. perchè lo fanno incazzare ecc.. ma quando s'è ribaltato con l'escavatore non me l'ha detto!!! mi ha chiamata il suo amico/collega/capo squadra a dirmelo!! cmq cosa da 5 minuti.. dovreste far un monologo noiosissimo sul vostro lavoro, così le vostre lei la smettono di smazzottarvi i maroni!! ;D
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 31/07/13 alle 09:28 via WEB
io l'unico dialogo che ho regolarmente con una donna è mia madre...spesso quando racconta qualcosa parte da adamo ed eva piuttosto che entrare nei minimi dettagli del racconto. Spesso io fingo uno svenimento buttandomi a terra e devo dire che la cosa funziona...ahahah
 
kokka85
kokka85 il 31/07/13 alle 09:37 via WEB
Pure io parlo pochissimo di lavoro... più che altro perchè non c'è molto da dire, non succede mai niente qui e se succede è qls di brutto a cui preferisco decisamente non pensare una volta uscita!!!! cmq molte donne lo fanno perchè sentendosi hanno modo di ripercorrere i dettagli, eventuali sbaglie od eventuali gratificazioni... ma come hai scritto tu è un monologo, non importa a nessuna di essere ascoltata, solo che farlo davanti allo specchio potrebbe farle passare per matte cosi sperano che il loro compagno abbia sviluppato l'arte dell'annuire!!!!
 
kremuzio
kremuzio il 31/07/13 alle 10:27 via WEB
La frase/domanda che odio è "a cosa stai pensando" con quel che segue "a niente", "non è possibile, non me lo vuoi dire..." ecc ecc...
 
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 31/07/13 alle 10:37 via WEB
"dobbiamo parlare" bohhhh........ sì!! ecco quando l'ho detto!!!!! quando gli ho detto "o mi sposi o me ne vado!!!!" e lì lo so che ho corso un bel rischio, ma mi è andata bene!!!!!!! Non ho avuto bisogno di dirgli nulla quando "finalmente" il test di gravidanza è risultato positivo, del resto erano tre anni che ci si provava......... "non sai quel che mi è successo oggi" no, mai resoconti della giornata lavorativa... del resto lavoriamo insieme e quindi non avrebbe davvero senso.......... alla luce di quanto sopradescritto, mi sento di dire che, o devi rivedere le tue valutazioni sul genere femminile, oppure io sono una donna sui generis......
 
lalistadeidesideri79
lalistadeidesideri79 il 31/07/13 alle 12:01 via WEB
fabio invece da masochista mi chiede sempre di raccontargli come è andata la giornata!;)
 
card.napellus
card.napellus il 31/07/13 alle 13:59 via WEB
Noi non parliamo di lavoro se non è strettamente necessario. Una regola non scritta. Chiara parla molto, questo si, ma anch'io non scherzo, e se occorre parlare di cose importanti non usa darmi l'anticipazione. Per fortuna. In quanto alla gravidanza, la prima era inattesa, e si fece insieme il test (usando solo la sua urina). Dopo che quella non arrivò a termine, ci impegnammo come bestie per rimediare, un periodo che sotto il punto di vista puramente erotico ha lasciato in me un ottimo ricordo. La cosa più bella fu l'arrivo del secondo, Stefano, una sera mi disse: Andrea, ma quando mi dovevano venire le mestruazioni?
 
tiffany2021
tiffany2021 il 31/07/13 alle 14:13 via WEB
Allora...sulla prima hai ragione. Io quando dico "dobbiamo parlare" ho paura da sola, pensa te :DD Sulla seconda, per quanto mi riguarda, pure. Anche io quando ho pronunciato quella frase ho scatenato un putiferio, per tutti, tra l'altro, me inclusa. Sulla terza mi proclamo innocente, però: non sono quella che racconta la giornata dettagliatamente, no, magari solo qualche episodio ma lo faccio sempre in modo che poi la gente ride. A meno che sia un episodio tragico ( che solitamente riguarda rogne col padre di mia figlia ) ma in quel caso l'interazione è non solo ammessa ma indispensabile perchè chiedo consigli.Ecco, anche questa: io chiedo consigli. E a volte, ammetto, chiedere consigli comporta comunque una discreta rottura di maroni perchè magari l'altro di tutto ha voglia tranne che aiutarti a risolvere un problema...
 
emozioniCercasi
emozioniCercasi il 31/07/13 alle 14:21 via WEB
Tutte le donne che leggono questo blog non parlano mai della loro giornata lavorativa al compagno :)))))) Ma allora sei stato tu MrNiceGuy a istruirle occultamente :))) adesso scropriremo che leggendo tutte le lettere iniziali nei testi dei tuoi post invitavi le donne a tacere della loro vita lavorativa... sei un genio! :)
 
moon4ever
moon4ever il 31/07/13 alle 15:08 via WEB
La prima frase in realtà credo che sia unisex, o comunque sono certa di averla sentita già un tot di volte! :) Sul "non sai cosa mi è successo oggi" invece, per fortuna esistono le amiche del cuore che non si stancano mai di ascoltarti, evidentemente interessate anche ai dettagli più insignificanti. Certo, le bollette del telefono ringraziano, ma salvano anche dei matrimoni! ;)
 
sagredo58
sagredo58 il 31/07/13 alle 18:39 via WEB
Ti sei scordata la quarta: "Tu sei il mio migliore amico" che, almeno per gli eterosessuali, è la rovina.
 
to_revive
to_revive il 01/08/13 alle 13:32 via WEB
non ho ancor ben chiaro che razza di donne frequenti ma senza dubbio delle spaccamaroni!
 
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CHI È IL MISTER

Mr Nice Guy: espressione inglese per indicare il "classico bravo ragazzo".

Il mio punto di vista è quello di una persona assolutamente normale. Sono il classico bravo ragazzo. Se ci fosse una definizione di bravo ragazzo medio, nel dizionario, beh, ci sarebbe la mia foto di fianco. Ma nella mia esperienza, essere un bravo ragazzo non ha vantaggi di sorta. Solo sfighe.
E questo è il mio punto di partenza.

 

 

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Inviato da venus.veronensis il 30/10/08 @ 12:39 via WEB
Scendi tra noi umani qualche volta.

Inviato da marematite il 21/10/08 @ 10:45 via WEB
ma vaffanculo...

Inviato da  mr.controcorrente il 18/09/08 @ 13:15 via WEB
... e, aggiungo, da perfetto cattolico quale sei, dovresti sapere che uno dei 7 peccati capitali è la SUPERBIA.

Inviato da vargoli il 01/09/08 @ 16:31 via WEB
Beh, sai, forse hai trovato solo stronze egoiste perché, come si dice, "similes cum similibus congregantur".
 
 

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