Mr Nice Guy

Quando uno pensa agli appuntamenti difficili, vengono in mente quelle volte in cui riesci ad uscire con una persona per cui hai una cotta pazzesca. Hai finalmente l’occasione d’oro, per cui bisogna provare l’impossibile per farla fruttare. Eppure, uscire con una donna a cui piaci, ma che non ti interessa, è altrettanto difficile. Comportarsi da gentiluomo, facendola divertire, senza però illuderla e permettendole di salvare la faccia, è davvero un’impresa.

Per quanto mio riguarda, ho avuto un appuntamento del genere proprio questo sabato. La donna in questione è la classica persona “off limits”. Amica di amici, per la precisione la migliore amica della fidanzata di un mio amico più giovane, è una di quei soggetti per cui se ci cominci una storia, dev’essere una storia seria. Quando si va a pescare all’interno delle compagnie di amici, a fare i pasticci con le donne c’è sempre un prezzo da pagare. Insomma, come le relazioni sul posto di lavoro, non è una di quelle cose che puoi fare alla leggera, tanto per passare il tempo, perchè poi ti devi rivedere comunque.

Sull’aspetto fisico, poi, semplicemente non è il mio tipo. Un viso garbato, niente di speciale, giusto un filo di trucco sugli occhi, occhiali, capelli lunghi e naturali, ma che hanno visto le mani di un parrucchiere solo per togliere le doppie punte. Poi sto sempre qui a dire che mi piacciono le bisteccone, e lei è piccolina, magrolina, niente seno, taglia 40, e non un grammo di ciccia nemmeno a cercarlo col microscopio. Non beve, non fuma, va in palestra tre volte a settimana. E ha 25 anni, che solo a scriverlo, mi sento un pedofilo.

Ci siamo conosciuti un paio di anni fa ad una cena di compleanno, e da allora ci siamo visti giusto un paio di volte in compagnia di altre persone. Tolta la classica amicizia su facebook, non abbiamo mai avuto modo di fare una conversazione che fosse possibile chiamare tale. A capodanno, era fra la ventina di invitati a casa mia per la classica cena che tengo tutti gli anni, con grigliata mastodontica, vino a fiumi e cannoni che nemmeno la battaglia di Gettysburg. Anche lì, abbiamo scambiato due parole giusto in un’occasione, ma ero in condizioni pietose e non mi ricordo nemmeno cosa le ho detto.

A dire le cose così, c’è pure da domandarsi come mi sono trovato ad uscire con una ragazza del genere. Il fatto è che mi ha invitato lei. Un paio di giorni dopo capodanno mi ha mandato un messaggio su facebook, chiedendomi delle informazioni su un argomento che avevo menzionato a cena. Il classico approccio con secondi fini, insomma. Da quel giorno, abbiamo cominciato a scambiarci qualche messaggio tutte le sere, e l’ho trovata una ragazza simpatica. Mi ha invitato un paio di volte ad uscire insieme a degli amici, ma ho sempre declinato, fino a quando non mi ha chiesto se le prestavo dei fumetti che ho a casa, e lì mi ha stretto all’angolo. Sabato scorso, mi è toccato uscirci.

Ora, la mia politica sulle donne, è di accettare sempre gli inviti, perchè le persone simpatiche sono una ricchezza, e una serata in allegria è comunque un piacere. Nel caso di questa fanciulla, però, mi sono trovato di fronte ad una grossa difficoltà. Uscire con una ragazza di 11 anni più giovane alla quale piaci palesemente, che però nella migliore delle ipotesi ti è indifferente, non è una cosa che mi va di fare tutti i giorni. Perchè la devi trattare bene per non ferire i suoi sentimenti, ma senza darle false speranze, o le cose ci complicano ulteriormente. Se poi non è un’uscita per un aperitivo, ma per il sabato dopocena, allora la difficoltà sale in modo esponenziale.

Un aperitivo è una cosa semplice e sbrigativa. Quattro chiacchiere, nessun impegno, e le formalità sociali sono espletate in modo rapido ed indolore. Ma se l’appuntamento con una donna che deve restare un’amica è per il dopocena, allora ti devi gestire 3 o 4 ore con una sconosciuta, cercando di farla divertire e tirando fuori un po’ di conversazione brillante. Tutto questo, senza ricorrere all’arsenale di trucchi da seduttore che hai perfezionato negli anni, e che sono eccezionali per fare una gran serata.

Perchè non prendiamoci in giro, per sedurre una donna ci vuole parecchia tecnica, ma quando l’hai appresa è tutta in discesa. Un po’ come un pezzo di teatro che hai recitato tante volte, e che puoi adattare di volta in volta per ottenere il risultato migliore. Ma se non lo puoi fare, allora vai a giocare con l’handicap, come direbbero i golfisti, e rischi di trovarti a fare l’equilibrista. Simpatico ma non troppo, interessante senza essere affascinante, distante ma non distaccato. Devi essere una persona a cui dare confidenza, ma a cui non salteresti addosso mentre ti strappi mutande e reggiseno.

E il passo falso, è sempre dietro l’angolo.